Nuova linfa per Special Olympics in Campania. Lepore: “il nostro obiettivo è l’inclusione”

“Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze”. Questo il giuramento che 4 milioni di Atleti Special Olympics conoscono molto bene. Lo recita un Atleta a nome di tutto gli altri in occasione di ognuno delle decine di migliaia di eventi organizzati ogni anno per loro. Special Olimpycs, un programma educativo che propone ed organizza allenamenti ed eventi per persone con disabilità intellettiva e per ogni livello di abilità. Dal generale al particolare cos’è, appunto, Special Olympics? La si potrebbe definire una grande famiglia ma è necessario saperne di più per entrarne a far parte. A partire dal nazionale, fino ad arrivare alla costola regionale e poi provinciale, questa organizzazione ha al centro l’Atleta circondato da una vera e propria famiglia allargata che comprende dirigenti, educatori ed insegnanti, tecnici sportivi, volontari, che lo prepara nelle discipline sportive e lo avvia agli eventi di cui dovra’ essere protagonista. Da pochi giorni una fresca linfa scorre nell’organizzazione campana con a capo il nuovo direttore regionale Antonio Gambacorta, funzionario e alto dirigente regionale. Organizzazione campana la cui sede si trova presso il Liceo Statale Alessandro Manzoni di Caserta nonché sede del CTS (Centro Territoriale di Supporto) con diligente Adele Vairo.

 “Sono il nuovo Direttore Regionale di Special Olympics da circa un mese, – ha precisato Gambacorta – l’obiettivo è quello di dare nuovo impulso e diffusione al movimento in Campania. Lo considero un incarico prettamente di servizio in quanto la priorità è permettere la piena inclusione sociale di persone con difficoltà oggettive attraverso un’organizzazione che da anni ha potuto determinare i benefici dell’inserimento nella societa’, quando venga agevolato dall’attività motoria e dallo sport in generale. Un occhio di riguardo sarà dato particolarmente a quei ragazzi che non sono già seguiti; vogliamo essere di supporto a realtà più sconosciute o di nuova formazione e porci come aiuto ai giovani e alle loro famiglie con personale specializzato. E per fare questo lavoriamo in team”.

Ma quali sono i benefici dello sport sulle persone con disabilità intellettiva lo abbiamo chiesto a Pierluigi Gargiulo, consulente regionale Area Medico Psicologica e Pedagogica, che ha prontamente risposto: “Le correlazioni mente-sport come le correlazioni tra benessere sia fisico che mentale, sono una certezza in ambito scientifico. Così come un movimento muscolare regolare e costante si traduce in una produzione di neurormoni salutari e benefici. In particolare endorfine cerebrali, serotonina e dopamina, queste ultime due riconosciute a pieno titolo come garanti del piacere. A questo si aggiunge che l’attività motoria potenzia il tono e il trofismo dei muscoli portando al miglioramento dell’equilibrio, della postura e dell’autostima”

Instancabile il direttore provinciale Caserta Antonio Lepore che ha precisato: “Stiamo portando avanti una serie di contatti con Associazioni che si occupano di disabilità intellettiva e pluridisabilità per portare allo sport tutta una fascia di persone che ad oggi, pur avendone estremo bisogno, ne sono state escluse. Intendiamo collaborare in stretta sinergia con il Comitato Olimpico e Paralimpico, con Federazioni, Enti di Promozione, lavorando insieme al piu’ ampio mondo dello Sport e della Scuola nella nostra regione. Il nostro approccio vuole essere educativo-formativo, piuttosto mirato ad utilizzare lo sport come mezzo di crescita e di inclusione sociale. Da ben tre cicli olimpici proponiamo infatti l’Unified Sport, nel Calcio, Basket, Volley, Bocce, Bowling, Badminton e lo stiamo sperimentando in altre discipline. Si gioca e gareggia insieme, superando le differenze, Atleti con e senza disabilità, per costruire un mondo migliore”.

 

Adele Consola

Giornalista freelance

Ordine dei Giornalisti della Campania N. 144519

 Mail adeleconsola2@gmail.com

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