Ospedale di Caserta. La crioenergia per il trattamento della fibrillazione atriale

Il Dipartimento delle Scienze cardiologiche e vascolari dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, diretto dal cardiologo Franco Mascia, è la prima struttura in Campania ad applicare la crioenergia di ultima generazione nel trattamento della fibrillazione atriale, disturbo sempre più frequente anche nella popolazione più giovane. Tale aritmia ha una notevole rilevanza clinica, aumentando il rischio trombo-embolico del paziente.

La nuova metodica, utilizzata dal gruppo di Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione guidata dal cardiologo Miguel Viscusi, semplifica ulteriormente l’intervento mininvasivo di ablazione transcatetere dell’aritmia, rendendolo tra l’altro più sicuro.

Domani giovedì 6 ottobre alle ore 13.30, presso l’Aula Magna della Cardiochirurgia nel padiglione C del nosocomio casertano, verranno presentati dal cardiologo Annibale Izzo i dati dello studio Blitz-AF relativi ai pazienti afferenti per tale aritmia presso l’Azienda e dallo specialista milanese Gaetano Fassini i risultati dello studio “Fire&Ice” sull’efficacia della crioablazione. Tale studio ha dimostrato la superiorità della crioablazione in termini di recidive aritmiche e di ospedalizzazioni rispetto all’ablazione con radiofrequenza.

 “Questa tecnica ablativa è ormai consolidata, con oltre 150.000 pazienti trattati nel mondo”. Così dichiara Miguel Viscusi che, con la sua équipe, composta dai colleghi Saverio Ambrosino, Debora Di Maggio e Marcello Brignoli, da più di sei mesi svolge con successo le procedure presso il laboratorio ospedaliero. “La crioablazione consiste nel raggiungere per via venosa, con un sottilissimo catetere, l’atrio sinistro del cuore e introdurre in corrispondenza dell’ingresso delle vene polmonari, dove si trovano i maggiori focolai di fibrillazione, un minuscolo palloncino di 28 mm di diametro, che viene gonfiato e raffreddato tra -35° e -50°C per tre/quattro minuti. In questo modo l’area malata viene ibernata e isolata dal resto del tessuto cardiaco. La novità del criopallone di ultima generazione – conclude Viscusi – è che permette al medico di vedere in diretta l’esito dell’applicazione e quindi di ottimizzarla in tempo reale, riducendo i tempi procedurali e aumentando le possibilità di successo per il paziente”.

L’offerta sanitaria dell’Aorn di Caserta – sottolineano i Commissari Straordinari Cinzia Guercio, Michele Ametta e Leonardo Pace – è stata potenziata sia, come si vede, sotto il profilo delle best practices, sia sotto l’aspetto strumentale e diagnostico.

A breve, infatti, si darà notizia dell’attivazione di importanti ed attesissime attrezzature, in corso di collaudo.

 

L’addetto stampa (Enzo Battarra)

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