Paese senz’acqua: nel mirino gli allacci abusivi

Il sindaco annuncia controlli a tappeto: “Altrimenti saremo sempre a secco”“

E’stata una settimana davvero complicata sul fronte acqua a Cancello ed Arnone. Seppur la ditta sia riuscita a fronteggiare l’emergenza, i problemi di approvigionamento dell’acqua continuano, in minima parte, a persistere: vittime soprattutto alcune famiglie del centro urbano e qualche zona poderale.“

“Partiranno, a breve, controlli serrati per combattere gli abusi e gli sprechi, poiché solo in questo modo si potrà giungere, in un periodo che ci auguriamo breve, a risolvere definitivamente questa atavica piaga”. Chiaro il commento sulla vicenda da parte del sindaco Raffaele Ambrosca che poi spiega: “Il problema acqua nel nostro paese, mi viene da dire, è più difficile comprenderlo che risolverlo. Non che sia semplice liberarsene, si badi. Però, la difficoltà maggiore è rappresentata dalla necessità di coinvolgimento di tutta la popolazione, che deve sentirsi partecipe nella collaborazione, affinché si riesca, finalmente, a venirne a capo. Attualmente disponiamo, ogni giorno, di circa 2000 metri cubi di acqua. Tradotto, per ogni cittadino (5700 abitanti) significa un’attribuzione di oltre 300 litri di acqua al giorno, laddove gli standards regionali ne prevedono 150 al giorno, per ogni persona. Dunque, non è la insufficienza di acqua l’unico problema”.

“Il nostro comune conta circa 150 allevamenti con, più o meno, 33mila capi bufalini, 14 caseifici e oltre 300 attività commerciali – continua il primo cittadino -Complessivamente, poco meno di 2000 utenze. Va da sé che con questi numeri è obbligatoria una gestione oculata dell’acqua di cui si dispone, che, tuttavia, a fronte, come detto, di un non trascurabile quantitativo, deve fare i conti con le peculiarità e la tipologia delle nostre esigenze, che impongono una gestione attenta e giudiziosa del servizio. Senonché, i motori per tirare abusivamente l’acqua dalla condotta, l’accumulo eccessivo, spesso in enormi quantità (a volte in più  cisterne), diminuiscono o azzerano, in taluni casi, la possibilità che l’utenza immediamente successiva riesca ad approvvigionarsi, o a farlo sufficientemente. A ciò devono aggiungersi i cosiddetti bypass, che nessuno immagina quanti ne siano, attraverso i quali l’acqua non passa neppure al contatore (quando c’è) e quindi non viene contabilizzata. Ecco, allora, il via al festival dello spreco. Tutto questo ci costringe a una gestione non ottimale dell’acqua a disposizione. Occorre chiudere e riaprire l’acqua per due volte nelle 24 ore, e ciò significa colpi di ariete, con rotture inevitabili delle condotte cittadine, spreco di energia elettrica per pompare l’acqua al torrino, per l’accumulo e la necessaria spinta che occorre a dare pressione”.

“Entro fine mese contiamo di avere, per mano della ditta di gestione del servizio idrico, una integrazione della portata, di alcuni litri al secondo, che consentirà una maggiore disponibilità di acqua in rete. Nel medio periodo, ci assicurano entro la primavera prossima, di allacciarci alla costruenda condotta Grazzanise-Castel Volturno. Nel medio-lungo periodo (ci auguriamo entro l’estate prossima) è attesa la riqualificazione della rete Falciano-Cancello ed Arnone. Avremo, così, fonti di approvvigionamento alternative e concorrenti”, conclude il sindaco Ambrosca.

Intanto giovedì 23 gennaio, alle 17,30, si terrà presso la sala consiliare del Comune una pubblica riunione sulla questione, aperta oltre che a tutti i cittadini, anche alle forze politiche sul territorio.

Fonte: CasertaNews

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