Paglia scrive al sindaco Russo sulla questione della carenza idrica

CASAGIOVE – Antonio Paglia, padre del Tenente Colonnello Gianfranco, M.O.V.M., ha inviato una lettera di Pasqua, che qui riportiamo integralmente, al Sindaco pro-tempore di Casagiove Elpidio Russo: “Sindaco ho appreso con preoccupazione dalla stampa che lei ha intenzione di istituire un tavolo tecnico per studiare il problema della carenza idrica in questo comune, la cosa mi crea un pochino di apprensione proprio in virtù del fatto che lei vuole studiare, le suggerirei di andare all’istituto comprensivo Rocco, cav. Cinquegrana di Sant’Arpino dove parlando con una ragazzina F.D. e con il suo compagno di classe P. C., saranno in grado di darle dei suggerimenti validi per studiare il problema, perché loro per esprimere  il loro pensiero istituzionale hanno scritto una lettera all’Arma dei Carabinieri e la ragazza ha fatto un disegno dove era figurato un carabiniere in divisa, io le suggerisco, sinceramente, di andare presso questa scuola però non seduto ai banchi ma dietro la lavagna, sindaco pro-tempore, perché lì probabilmente ascolterà meglio i parlando invece del problema dell’acqua in maniera più seria le devo dire che lei istituzionalmente rappresenta poco gli abitanti di Casagiove, anzi non li rappresenta proprio lei ha detto al funzionario della Prefettura la dott.ssa Ciaramella che si era creata una bolla d’aria, la sua e un’affermazione ridicola e mi permetta di aggiungere che la sua espressione è una bolla di sapone. Come è una bolla di sapone l’andata via dei servizi ASL in piazza degli Eroi e lei non ha fatto niente sindaco pro tempore, come non ha fatto niente per la caserma dei Carabinieri di via Bologna e ancora il problema dell’acqua. Le chiedo una cortesia, non le ho dato il mio voto cinque anni fa e sono contento di non averlo fatto, anzi le dico che sono proprio felice, le chiedo solamente una cortesia a nome anche di coloro che non lo hanno votato se ne vada casa subito con la sua ciurma  non aspetti giugno, fa un bene all’umanità e soprattutto agli abitanti di Casagiove, quando l’altra sera mi sono rivolto al funzionario di turno vice prefetto dott.ssa Ciaramella  la stessa pochi minuti dopo mi ha ricontattato dicendomi che lei aveva parlato di una bolla d’aria e le ripete la sua era una bolla di sapone e poi giustamente la dott.ssa Ciaramella mi ha detto guardi noi ci occupiamo di ordine pubblico, giustamente,  non si  possono occupare dell’acqua e mi sono chiesto vuoi vedere che ho sbagliato interlocutore non dovevo chiamare la Prefettura ma si giusto devo chiedere all’operatore ecologico Matteo e alla postina della zona Patrizia che recapita la corrispondenza perché sono molti mesi che la nostra cittadina ha carenze e interruzioni continua di acqua anche non programmata come ieri che ci viene erogato, dopo diverse ore di chiusura dell’acqua alle 17.30 e alle 18,30 tolta definitivamente per poi ritornare alle 05,30 del giorno successivo. Le istituzioni, quelle gestite da gente seria, sicuramente metteranno il naso in questa triste e squallida vicenda dell’acqua, si potrebbe ipotizzare il reato di interruzione di pubblico servizio con dolo. Sindaco protempore Russo, assessore Rotunno lei e le sue autobotti, assessore Terraccia, per favore andatevene a casa andatevene a casa fatelo per l’umanità. Un’ultima cosa Sindaco quando partecipa a processioni religiose o manifestazioni canore indossa la fascia, guardi che i colori riportati non sono a caso ma rappresentano il nostro tricolore la nostra patria ma lei fa confusione mi dispiace”.

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