PiazzaParola: è dedicata a Frankenstein la nona edizione – 23-27 ottobre a Lugano

Nona edizione – Lugano, LAC  Lugano Arte e Cultura 23-27 ottobre 2019

Meravigliosa creatura

Frankenstein 201 anni dopo

«Stiamo per raccontarvi la storia di Frankenstein, un eminente scienziato che cercò di creare un uomo a sua immagine e somiglianza, senza temere il giudizio divino. È una delle storie più strane mai narrate, tratta dei due grandi misteri della creazione: la vita e la morte. Vi colpirà, potrebbe anche inorridirvi! Se pensate che non sia il caso di sottoporre a una simile tensione i vostri nervi, allora sarà meglio che voi… be’, vi abbiamo avvertito!» (Frankenstein, regia di James Whale, 1931).

Dal 23 al 27 ottobre si terrà a Lugano la nona edizione di PiazzaParola, festival di letteratura e società. La nona edizione si terrà nella Hall del LAC Lugano Arte e Cultura, luogo di ritrovo e di incontro per tutti gli appassionati di cultura. L’evento – che prevede una anteprima a Locarno il 26 settembre con lo scrittore Alessandro Zaccuri – è realizzato in coproduzione con LAC Lugano Arte e Cultura, nell’ambito del progetto LAC edu.

Come ogni anno, il programma prende vita da un classico della letteratura internazionale.

FRANKENSTEIN. UN’ICONA DELLA MODERNITÀ

Grande protagonista dell’edizione 2019 del festival sarà Frankenstein, figura letteraria che, per la sua originalità e la sua straordinaria attualità, è considerata un’icona della modernità. Scritto da un’aristocratica inglese all’epoca appena diciannovenne, Mary Shelley, moglie del grande poeta romantico Percy Shelley, “Frankenstein ovvero il Moderno Prometeo” è stato pubblicato nel 1818 e in seguito ristampato migliaia di volte. Sull’arco di oltre 200 anni l’opera ha conosciuto una impressionante quantità di riscritture e trasposizioni e ha appassionato un numero crescente di lettori, estimatori e imitatori. La “creatura” di Mary Shelley continua a offrire sempre nuovi e molteplici spunti di riflessione, e costituisce ancora una eccezionale fonte di ispirazione, non solo per il cinema (sono oltre settanta i film che dal 1910 a oggi sono stati dedicati a Frankenstein, cui vanno aggiunte le numerose parodie!), o il teatro (il primo di una lunga serie di adattamenti per il palcoscenico risale al 1823). Frankenstein si ritrova infatti anche nei videogiochi, nei manga giapponesi, nei Gormiti e nei Supereroi.

“IT’S ALIVE!” – È VIVO!

 Questa l’esclamazione di stupore mista a terrore dello scienziato Viktor Frankenstein quando vede la sua creazione prendere vita. E in effetti Frankenstein è vivo, oggi più che mai. Nell’era dell’intelligenza artificiale e della robotica, le tematiche contenute in questo straordinario classico della letteratura ottocentesca, considerato il primo romanzo di fantascienza, si rivelano più che mai attuali.

I TEMI DEL FESTIVAL

PiazzaParola andrà alla riscoperta del romanzo gotico e del ruolo delle scrittrici nella nascita e nello sviluppo di questo genere letterario, di cui Mary Shelley fu una sorta di antesignana. Si parlerà del concetto di bellezza – e dei suoi opposti: l’orrido e il difforme. Ci si interrogherà sul mostruoso insito nell’umano: perché Frankenstein può essere letto come il catalogo di tante umane paure, prima tra tutte la paura del diverso. E sui timori che suscita ancora ai giorni nostri lo strapotere della scienza e dei molti pericoli e rischi che la ricerca scientifica, e ogni tipo di progresso, comportano. Si parlerà anche di robotica e intelligenza artificiale, temi di grandissima attualità: il personaggio creato da Mary Shelley è infatti una sorta di robot, il primo della storia.

Nell’immaginario collettivo Frankenstein identifica comunemente la creatura mostruosa e non più il suo creatore, lo scienziato Viktor, vittima della sua sete di conoscenza. Come scrive Nadia Fusini nella sua introduzione all’edizione italiana del 2018 del romanzo Chi è Frankenstein, lo scienziato o il mostro? E in chi ci identifichiamo noi oggi – nel creatore o nella sua creatura?”

GLI OSPITI DELLA NONA EDIZIONE

Dal 23 al 27 ottobre scrittrici e scrittori, saggisti, giornalisti e scienziati esploreranno varie possibili interpretazioni di questa magnifica opera, straordinariamente ricca di significati: scoprirne le tante implicazioni equivale a ritrovarsi in una vera e propria Wunderkammer. A PiazzaParola 2019 parteciperanno, tra gli altri, la scrittrice e critica letteraria Nadia Fusini, la psicologa Silvia Vegetti Finzi, la scrittrice Lidia Ravera, il filosofo Vito Mancuso, il giornalista e saggista Ezio Mauro, lo storico dell’architettura Cesare De Seta, il professor Gianfranco Pacchioni, chimico e ricercatore, Giovanni Pellegri, neurobiologo e divulgatore scientifico.

Oltre a importanti esponenti del mondo letterario e scientifico italofono, PiazzaParola proporrà anche quest’anno una rosa di scrittori e scrittrici svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Tra i rappresentanti delle letterature svizzere ci saranno in particolare la vincitrice del Gran Premio svizzero di letteratura 2019, Zsuzsanna Gahse, la vincitrice del Premio svizzero di letteratura Christina Viragh, la scrittrice Isabelle Flükiger, nonché due esponenti dell’area culturale romancia: Rico Valär e Gianna Olinda Cadonau.

Al centro di tanti incontri ci sarà naturalmente anche lei, Mary Shelley, e la sua emblematica biografia. All’epoca della pubblicazione del romanzo, la notizia che l’ideatrice di una vicenda tanto orribile fosse una giovane donna suscitò enorme scalpore. Piazzaparola seguirà le tracce di Mary Shelley e dei suoi compagni nel viaggio che nel 1816 compirono attraverso l’Europa, riscoprendo il mito letterario del Grand Tour, ripercorrendo anche un tratto di questo itinerario attraverso la Svizzera italiana. La nascita di Frankenstein è infatti strettamente legata alla Svizzera. L’idea della creatura si affaccia alla mente di Mary Shelley mentre soggiorna in una villa sulle sponde del lago di Ginevra con suo marito, il poeta Percy Bysshe Shelley, Lord Byron e il medico di quest’ultimo, John William Polidori. È giugno, ma il freddo è glaciale e piove di continuo: la catastrofe climatica ha costretto il gruppo di amici a interrompere il loro Grand Tour attraverso l’Europa. Durante questa sosta forzata, Lord Byron propone ai compagni una singolare sfida letteraria: scrivere un racconto di terrore. In una gelida notte di giugno alla mente di Mary si palesano lo scienziato Viktor Frankenstein e la sua creatura: un mostro senza nome, terrificante e infelice, il primo essere umano “non nato da donna”. Quella notte, la giovane scrittrice darà vita a un nuovo genere letterario: il racconto fantascientifico, che rivoluzionerà l’immaginario occidentale. Polidori, il medico di Byron, scriverà Il Vampiro; alla fine dell’Ottocento, tramite lo scrittore irlandese Bram Stoker, autore di Dracula, anche questo genere di personaggio diventerà, come Frankenstein, un’icona del moderno.

FRANKENSTEIN AL CINEMA E A TEATRO

In programma anche una lettura scenica dell’opera: curata e interpretata dall’attrice Margherita Saltamacchia, con musiche originali di Christian Zatta, si terrà il 25 ottobre alle ore 19.

La rassegna cinematografica, invece, realizzata in collaborazione con luganocinema93, riproporrà alcuni dei classici della cinematografia ispirati al personaggio di Frankenstein: il primo film del ciclo, anteprima di PiazzaParola 2019, sarà il 22 ottobre con Frankenstein Junior di Mel Brooks. Il cinema sarà anche protagonista della serata d’apertura del festival, che offrirà l’occasione di rivedere alcuni spezzoni di pellicole dell’epoca del muto dedicate a Frankenstein, sonorizzati dal vivo dal violoncellista Zeno Gabaglio.

SULLE ORME DI MARY SHELLEY – Il Grand Tour e la Svizzera italiana

Sabato 12 ottobre si terrà una passeggiata creativa sulle orme di Mary Shelley condotta dal giornalista Pietro Berra.

Nel 1840 Mary Shelley attraversava la Svizzera, diretta in Italia. Le impressioni di questo viaggio sono contenute nei diari intitolati A Zonzo per la Germania e l’Italia 1840, 1842, 1843. Alcune pagine dell’opera sono dedicate a Lugano e al Canton Ticino, in particolare all’avventura legata all’attraversamento del lago in un giorno di tempesta. Ripercorreremo parte di questo itinerario seguendo le annotazioni della scrittrice e i testi dei numerosi scrittori, poeti, artisti e rivoluzionari che in quegli anni passarono da Lugano.

UN MODO ORIGINALE DI RILEGGERE I CLASSICI

Il festival PiazzaParola è stato fondato nel 2011 dalla Società Dante Alighieri della Svizzera italiana con l’obiettivo di promuovere da un lato la riscoperta e la rilettura dei classici, dall’altro di contribuire alla conoscenza e alla diffusione delle quattro letterature svizzere.

La manifestazione è curata da Yvonne Pesenti Salazar e Natascha Fioretti.

Dopo aver esplorato le opere di grandi autori del passato quali Omero, Dante, Boccaccio e Ovidio, PiazzaParola ha avviato dal 2016 un ciclo che pone al centro della manifestazione alcuni personaggi archetipici della letteratura, divenuti miti fondanti della cultura occidentale. Il 2016 è stato l’anno di Don Chisciotte, il 2017 quello del dissoluto Don Giovanni. Nel 2018 la magnetica e inquieta protagonista è stata Madame Bovary.

Sin da suoi esordi, nel 2011, PiazzaParola è diventato un appuntamento fisso anche per il Locarnese: ogni anno, grazie alla collaborazione con il Dipartimento Formazione e Apprendimento della SUPSI, viene realizzato un programma specifico rivolto agli allievi delle scuole della regione.

Tutti gli eventi sono gratuiti
Per informazioni
  www.piazzaparola.ch info@piazzaparola.ch

 

 

PIAZZAPAROLA 2019

 

AUTRICI E AUTORI OSPITI

 

 

 

GIANNA OLINDA CADONAU

Nata nel 1983 a Panaji, in India, è cresciuta a Scuol in Engadina. Dopo gli studi in Relazioni internazionali (MA 2007) all’Institut des Hautes Etudes Internationales di Ginevra, nel 2010 ha conseguito un master in Cultural Management alla ZHAW di Winterthur (MAS). Dal 2007 ha diretto varie produzioni musicali e teatrali, in particolare, dal 2010 al 2015, per la casa di produzione Stranger in Company, della quale è co-fondatrice. Dal 2010 lavora quale responsabile della promozione culturale della Lia Rumantscha. Co-presidente del piccolo teatro La Vouta di Lavin dal 2011, dal 2016 è membro della commissione cultura del Cantone dei Grigioni. Nel 2017, è stata insignita dal Premio Terra Nova della Fondazione svizzera Schiller per la sua raccolta di poesie Ultim’ura da la not / Letzte Stunde der Nacht, pubblicata nel 2016.

 

ANNA MARIA CRISPINO

Giornalista, ha fatto parte della redazione del mensile Noi donne, del settimanale Rinascita, del quotidiano l’Unità. Nel 1986 ha fondato la rivista culturale Leggendaria. Libri, Letture, Linguaggi di cui è tuttora direttore ed editrice. È tra le socie costituenti della Società Italiana delle Letterate (SIL). Ha pubblicato saggi di politica delle donne e di critica letteraria in varie riviste e opere collettanee. Tra i suoi volumi più recenti, la cura di Oltrecanone. Per una cartografia della scrittura femminile (2003) e La scrittura della differenza (2008). Con Silvia Neonato ha pubblicato il volume Lady Frankenstein e l’orrenda progenie, del 2018.

 

CESARE DE SETA

Storico dell’arte e dell’architettura moderna e contemporanea. È professore emerito di Storia dell’architettura all’Università di Napoli Federico II, dove ha fondato il Centro di ricerca sull’iconografia della città europea. Ha insegnato all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, al Politecnico Federale di Zurigo, alla Columbia University di New York e in vari altri atenei. È autore di numerosi saggi. Ha tra l’altro curato due volumi degli Annali della Storia d’Italia. Tra le sue molte opere si segnalano le più recenti: Ritratti di città. Dal Rinascimento al secolo XVIII (2011); Venezia e Moby Dick (2015); Capri. Una biografia (2016); Napoli. Dalle origini all’Ottocento (2016). L’Italia nello specchio del Grand Tour (2014) e L’arte del viaggio (2016).

 

ISABEL FLÜKIGER

Nata nel 1979, ha studiato Scienze politiche all’Università di Friburgo. Ha esordito nel 2003 con il romanzo Du Ciel au ventre, che narra le vicende di una giovane donna che per fuggire la noia esistenziale si lancia in una folle corsa alla ricerca di paradisi artificiali. La sua seconda prova letteraria, L’Espace vide du monstre, misura la distanza tra la banalità e la mostruosità, introducendo il lettore nella mente di una giovane donna presa nella spirale del crimine.

 

NADIA FUSINI

Insegna Letterature comparate alla Scuola Normale di Pisa. È saggista, traduttrice e autrice di diversi romanzi. Ha tradotto e commentato grandi autori, tra cui Shakespeare, Samuel Beckett, Mary Shelley, Wallace Stevens. Per i Meridiani Mondadori ha curato i due volumi dedicati a Virginia Woolf (1998) e la pubblicazione delle opere del poeta inglese John Keats (2019). È autrice di numerosi saggi, tra cui: Nomi. Undici scritture al femminile (2012), La figlia del sole. Vita ardente di Katherine Mansfield (2012), Hannah e le altre (2013) e Vivere nella tempesta (2016). Ha esordito come narratrice nel 1996 con La bocca più di tutto mi piaceva. Il suo ultimo romanzo, Maria, è uscito nel 2019. Collabora alle pagine culturali del quotidiano La Repubblica.

 

ZENO GABAGLIO

Violoncellista, ha conseguito il master in improvvisazione libera e il bachelor in filosofia. Si dedica alla musica in tutte le sue sfaccettature, con una predilezione per gli indirizzi musicali autentici e innovativi. Ha pubblicato quattro dischi, realizzato le musiche per una ventina di produzioni cinematografiche e teatrali e preso parte a concerti in Europa, America e Asia. È inoltre attivo come critico musicale, organizzatore e docente. È membro del Consiglio SUISA, professore al Conservatorio della Svizzera italiana e collaboratore di RSI Rete Due e Radio Gwendalyn.

 

 

 

ZSUZSANNA GAHSE

Nata a Budapest nel 1946, è fuggita dall’Ungheria con la famiglia nel 1956. Scrittrice e traduttrice dall’ungherese al tedesco, è stata insignita di numerosi premi, tra cui il Literaturpreis der Stadt Stuttgart (1990), il Premio della Città di Zugo (1993), il Premio Adelbert-von-Chamisso (2006), il Premio Johann-Heinrich-Voß e il Premio Italo Svevo (2017). Ha esordito nel 1983 con il romanzo Zero, cui sono seguite oltre 40 opere, tra cui: Berganza (1984), Abendgesellschaft (1985) Nachtarbeit (1992), Durch und durch (2004). Tra i suoi più recenti lavori: Die Erbschaft (2013), Jan, Janka, Sara und ich (2015), Hundertundein stillleben (2016), Siebenundsiebzig Geschwister (2017). Nel 2019 ha ricevuto il Gran Premio Svizzero della Letteratura.

 

GILBERTO ISELLA

Poeta, traduttore, studioso e critico letterario. È membro di redazione della rivista “Bloc notes”, di cui è stato uno dei promotori nel 1979, vicepresidente del Centro Pen della Svizzera Italiana e animatore culturale. Collabora a diversi giornali e riviste, con articoli di critica letteraria. Si è occupato di autori del passato (da Dante all’Ariosto) e contemporanei (Piero Bigongiari, Guido Ceronetti, Jacques Dupin, ecc.).

Tra le innumerevoli pubblicazioni si segnalano Le vigilie incustodite (con una prefazione di Guido Ceronetti; Bellinzona, Casagrande, 1989), Discordo (Locarno, Dadò, 1993), Nominare il caos (con una prefazione di Jean-Jacques Marchand; Locarno, Dadò, 2001), Fondamento dell’arco in cielo (Lugano, Alla chiara fonte, 2005), Corridoio polare (Castel Maggiore, Book Editore, 2006), Mappe in controluce (Book Editore, 2011), Liturgia minore (Lietocolle, 2015), Arepo (Book Editore, 2015).

 

VITO MANCUSO

Saggista e teologo, il suo pensiero è oggetto di discussioni per le posizioni non sempre allineate con le gerarchie ecclesiastiche, in campo etico e in campo dogmatico. È stato docente di Teologia moderna e contemporanea presso la Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano e docente di Storia delle dottrine Teologiche presso l’Università degli Studi di Padova. Tra le sue opere, che suscitano notevole attenzione da parte del pubblico, citiamo in particolare L’anima e il suo destino (2007), Io e Dio. Una guida dei perplessi (2011), Il principio passione. La forza che ci spinge ad amare (2013), Dio e il suo destino (2015): veri e propri bestseller da oltre centomila copie con traduzioni in varie lingue e un importante rassegna stampa, radiofonica e televisiva. Nell’opera Il coraggio di essere liberi indaga il tema della libertà per costruire un rapporto autentico con se stessi e con gli altri. ll suo ultimo libro, La via della bellezza, è uscito per i tipi di Garzanti nel 2018. Collabora con il quotidiano La Repubblica e dal 2019 scrive per Il Foglio.

 

EZIO MAURO

Ha iniziato la professione di giornalista nel 1972. Nel 1988 inizia a collaborare con La Repubblica, come corrispondente dall’URSS. Dal 1990 è condirettore del quotidiano La Stampa, che dirigerà dal 1992 al 1996. È stato direttore de La Repubblica dal 1996 al 2016. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio Ischia Internazionale di Giornalismo (2004), il Premio Cherasco, il Premio Andrea Barbato, il Premio Giovanni Spadolini (tutti nel 2017); è inoltre stato insignito della Légion d’honneur dalla Presidenza francese. Autore, con Gustavo Zagrebelsky del volume La felicità della democrazia. Un dialogo (2011), e, con Zygmunt Bauman, del saggio Babel (2015). Nel 2017 è uscito L’anno del ferro e del fuoco. Cronache di una Rivoluzione e, nel 2018, L’uomo bianco.

 

SILVIA NEONATO

Giornalista, vive a Genova. Ha debuttato su il manifesto, ha diretto il magazine Blue Liguria e fa parte della redazione di Leggendaria. Ha lavorato per il settimanale Noi donne, Rai2 (nella trasmissione tv Si dice donna) e Radio3 (a Ora D), e Il Secolo XIX, dove ha diretto le pagine della cultura. Fa parte del direttivo di Giulia, rete di giornaliste italiane. Ha partecipato con suoi scritti a diversi libri collettanei. Con Anna Maria Crispino ha curato la pubblicazione del volume Lady Frankenstein e l’orrenda progenie, del 2018.

 

GIANFRANCO PACCHIONI

È Professore Ordinario di Chimica generale e inorganica e Prorettore alla ricerca nell’Università di Milano-Bicocca, dove è stato direttore del Dipartimento di Scienza dei materiali. Per le sue ricerche ha ricevuto numerosi premi internazionali, fra cui l’Humboldt Award e la medaglia Pascal della European Academy of Sciences. Oltre alle numerose pubblicazioni scientifiche, è autore varie opere a carattere divulgativo, tra cui: Idee per diventare scienziato dei materiali (2006), Quanto è piccolo il mondo (2008) e Scienza, quo vadis? (2017). Il suo libro più recente, intitolato L’ ultimo sapiens. Viaggio al termine della nostra specie, è uscito nel 2019.

 

BARBARA PIATTI

Nata nel 1973 a Basilea, ha conseguito un dottorato in Letteratura tedesca. È stata Fellow presso il Wissenschaftskolleg zu Berlin. Dal 2006 al 2014 ha lavorato come direttrice di ricerca all’Istituto di Cartografia e Geoinformazione del Politecnico di Zurigo. Autrice di numerosi libri, tra cui: Die Geographie der Literatur. Schauplätze, Handlungsräume, Raumphantasien (2008), e: Es lächelt der See. Literarische Wanderungen in der Zentralschweiz (2013), che presenta il paesaggio del Lago dei Quattro Cantoni e la regione del San Gottardo da un punto di vista letterario. Nel 2016 ha pubblicato Von Casanova bis Churchill. Berühmte Reisende auf ihrem Weg durch di Schweiz.

 

LIDIA RAVERA

Dopo gli studi, raggiunge presto la notorietà con Porci con le ali. Scritto a quattro mani insieme a Marco Lombardo Radice (con lo pseudonimo di “Antonia”) e pubblicato nel 1976, il romanzo, una storia d’amore tra due adolescenti, traccia un affresco sulla vita dei “fratelli minori” della generazione del Sessantotto. Autrice di numerosi romanzi, tra cui Ammazzare il tempo (1978), Due volte vent’anni (1992). Ha inoltre pubblicato vari saggi e racconti, tra cui In quale nascondiglio del cuore. Lettera a un figlio adolescente (1993) e Piccoli uomini. Maschi ritratti dell’Italia d’oggi (2011). Tra le sue opere più recenti ricordiamo Le seduzioni dell’inverno (2007), finalista al Premio Strega 2008, Piangi pure, vincitore del Premio Nazionale Letterario Pisa del 2013, Gli scaduti (2015) e Terzo tempo (2017). Ha collaborato a numerose sceneggiature per il cinema e per alcune serie televisive della RAI. Dal 2013 al 2018 è stata Assessore alla Cultura e Politiche giovanili della Regione Lazio. Nel 2019 è uscito il suo ultimo romanzo, intitolato L’Amore che dura.

 

MARGHERITA SALTAMACCHIA

Nata a Rapallo, ha studiato a Milano, laureandosi in drammaturgia teatrale. Nel corso della sua carriera si è confrontata con maestri come Carmelo Rifici, Daria Deflorian, Antonio Tagliarini, Mohamed El Kathib, Sandro Lombardi, Francesca Della Monica. Da circa un decennio lavora prevalentemente nella Svizzera italiana. Ha collaborato con Lugano in Scena, il Teatro Sociale di Bellinzona, il Teatro D’emergenza e Cambusa Teatro. È attiva come doppiatrice e presta la voce a programmi radiofonici di approfondimento e cultura. Tra i suoi ultimi lavori il monologo teatrale, Il fondo del sacco, tratto dal romanzo di Plinio Martini, di cui è autrice, interprete e regista (con il fisarmonicista e percussionista Daniele Dell’Agnola).

 

MAGÌ SCANZIANI

Dopo gli studi classici, si è laureata in Lingue e Letterature straniere all’Università Bocconi di Milano e in Lettere italiane all’Università di Roma. Si è occupata attivamente di giornalismo e relazioni pubbliche, poesia, pedagogia, musica. Per trent’anni ha insegnato Letteratura e Lingua italiana al Liceo Cantonale di Mendrisio. Accanto a una ricca attività giornalistica e saggistica, ha pubblicato, col nom de plume di Gaia Grimani, tre raccolte poetiche: All’amore, l’amore (1995), Diario spagnolo (2013) e Il frutto proibito (2018).

 

SILVIA VEGETTI FINZI

Nata a Brescia nel 1938. Laureata in Pedagogia, si specializza poi in Psicologia clinica all’Università Cattolica di Milano. Dal 1975 è docente di Psicologia Dinamica presso l’Università di Pavia. Nel 1980 aderisce al Movimento femminista, impegnandosi nella “Università delle donne Virginia Woolf” di Roma e collaborando con il Centro Documentazione Donne di Firenze. Nel 1990 è tra le fondatrici della Consulta di Bioetica. Eccellente e notissima divulgatrice, nel 1986 inizia a pubblicare articoli su temi legati alla psicologia, dapprima sul Corriere della Sera e, successivamente, su varie riviste. Esperta di problematiche psicologiche, è, tra l’altro, titolare di una rubrica su SkyTV e sul settimanale Azione. Per le sue opere di psicanalisi, nel 1998 ha ricevuto il Premio Cesare Musatti e il Premio Giuseppina Teodori per la Bioetica.

 

CHRISTINA VIRAGH

Nata a Budapest nel 1953, vive a Roma. È immigrata in Svizzera nel 1960 insieme alla sua famiglia. Ha studiato filosofia e letteratura francese e tedesca. Traduttrice dal francese, inglese e ungherese, ha tradotto in particolare le opere di Péter Nádas, Imre Kertész e Sándor Márai. È stata insignita del Premio europeo della traduzione (2012(, del Premio della fiera del libro di Lipsia e del Premio della letteratura e traduzione “Brücke Berlin”. Autrice di numerosi romanzi, ha pubblicato tra l’altro: Unstete Leute (1992), Rufe von Jenseits des Hügels (1994) Mutters Buch (1997), Pilatus (2003), Im April (2006) e Eine dieser Nächte (2018). Nel 2019 le è stato conferito il Premio svizzero di letteratura.

 

CHRISTIAN ZATTA

Chitarrista, compositore e band-leader è nato a Lugano nel 1993 e attualmente risiede a Zurigo. Dopo la maturità scientifica ha frequentato il Pre-College presso la Swiss Jazz School di Berna. Presso la Hochschule di Lucerna ha conseguito il Bachelor of Arts in Music e, nel 2018, il Master of Arts in Music in Performance e Composizione. Ha completato la sua formazione musicale a New York, dove ha studiato con alcuni dei migliori musicisti jazz della scena internazionale, come Mike Stern, Ben Monder, Gilad Hekselman, Nir Felder e Nitai Hershkovits. Attivo in varie formazioni – tra cui il trio NOVA, suo progetto principale – è un artista che già vanta una notevole esperienza, sia dal vivo che in studio. Ha registrato sei dischi e si è esibito in Svizzera, Italia, Austria, Germania, Repubblica Ceca e Stati Uniti. Nell’autunno 2019 partirà con la band NOVA per una tournée che toccherà la Svizzera, la Russia, la Polonia e l’Ucraina.

 

Anteprima

I classici possono ancora cambiare il mondo?

Incontro con
RENATO MARTINONI e ALESSANDRO ZACCURI

26 settembre ore 18.15
Biblioteca cantonale di Locarno

Appuntamento giovedì 26 settembre alle 18.15 presso la Biblioteca cantonale di Locarno, con l’anteprima della nona edizione del festival letterario Piazzaparola, in programma  dal 23 al 27 ottobre nella Hall del LAC Lugano Arte e Cultura.

Una serata dal titolo provocatorio “I classici possono ancora cambiare il mondo?” che prende spunto dalle celebri parole di Italo Calvino: «un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire». Ma quanto è ancora attuale questa affermazione? I capolavori della letteratura sono ancora in grado di fornire valide risposte alle nostre domande? E come far parlare i classici nella società e nella scuola di oggi?

Ospiti Renato Martinoni – Professore emerito di Letteratura italiana all’Università di San Gallo – e Alessandro Zaccuri – giornalista, narratore e saggista, autore del libro “Come non letto. 10 classici + 1 che possono ancora cambiare il mondo” –  che racconteranno come opere immortali, che hanno affascinato milioni di lettori e segnato la storia della cultura occidentale, oggi possano aiutarci a leggere in modo diverso la realtà, per affrontare le sfide del tempo presente.

 

La serata è realizzata in collaborazione con la Biblioteca Cantonale di Locarno.

 

Come ogni anno, Piazzaparola dedica un evento speciale alle scuole elementari del Locarnese: venerdì 27 settembre 2019 a partire dalle 9, al Palacinema di Locarno circa 400 allieve e allievi di quarta e quinta elementare assisteranno a “La vera storia del dottor Victor Frankenstein, che creò un uomo ma non gli venne tanto bene”. Lo spettacolo curato da Silvia Demartini e Adolfo Tomasini, è stato realizzato con il sostegno del DFA (Dipartimento formazione e apprendimento) della SUPSI.

 

PIAZZAPAROLA 2019

La nona edizione di Piazzaparola. Un classico e voci contemporanee è in programma dal 23 al 27 ottobre al LAC di Lugano. Come ogni anno, il programma prende vita da un classico della letteratura internazionale. Grande protagonista dell’edizione 2019 sarà Frankenstein, figura letteraria che, per la sua originalità e la sua straordinaria attualità, è considerata un’icona della modernità.

Per informazioni  www.piazzaparola.ch info@piazzaparola.ch

 

Renato Martinoni

È professore emerito di Letteratura italiana all’Università di San Gallo. Ha insegnato contemporaneamente Letteratura comparata a Ca’ Foscari a Venezia. È stato Decano della Facoltà di Scienze culturali dell’Università di San Gallo, Consigliere Centrale della «Società Dante Alighieri» a Roma e Presidente del «Collegium Romanicum» (Società svizzera degli studiosi di lingue e letterature romanze). Fra i suoi libri più recenti, l’edizione delle Poesie fantaisistes di Ernesto Ragazzoni (2000, introduzione di Sebastiano Vassalli) e quella dei Canti Orfici di Dino Campana (2003/20189); L’Italia in Svizzera. Lingua, cultura, viaggi, lette- ratura (2010); La lingua italiana in Svizzera. Cronache e riflessioni (2011, presentazione di Luca Serianni); Troppo poco pazzi. Leonardo Sciascia nella libera e laica Svizzera (2011); Il ristoro della fatica. Erudizione e storia letteraria nel Settecento (2014). Ha recentemente curato la pubblicazione delle Rime milanesi di Carl’Antonio Tanzi (2016). Il saggio Orfeo barbaro. Cultura e mito in Campana è uscito nel 2017, mentre è del 2019 l’opera Antonio Ligabue. Gli anni della formazione (1899-1919). È attivo anche sul versante della scrittura creativa (Premio Schiller, 1998).

 

Alessandro Zaccuri

Narratore e saggista, è nato a La Spezia nel 1963, ma vive a Milano dal 1972. Nel 1986 si è laureato in Lettere classiche all’Università Cattolica, ateneo in cui ha anche insegnato per alcuni anni “Informazione culturale”. Giornalista professionista dal 1992, è inviato culturale del quotidiano Avvenire. Ha pubblicato diversi romanzi, tra cui Il signor figlio (Mondadori, 2007, premio Selezione Campiello), Dopo il miracolo (Mondadori, 2012), Lo spregio (Marsilio, 2016, premio Mondello Giovani e premio Comisso) e Nel nome (NN Editore, 2019); è anche autore di numerosi saggi dedicati a temi chiave nel panorama socio-culturale contemporaneo e al valore della letteratura, quali In terra sconsacrata. Perché l’immaginario è ancora cristiano (Bompiani, 2008), Non è tutto da buttare. Arte e racconto della spazzatura (La Scuola, 2016) e Come non letto. 10 classici più 1 che possono ancora cambiare il mondo (Ponte alle Grazie, 2017).


CON IL SOSTEGNO DI


SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI DELLA SVIZZERA ITALIANA LUGANO

 

 

 

 

 

Ufficio stampa:

Ellecisuisse

Paola Carlotti: paola.carlotti@ellecisuisse.ch – 078 6677630  –  +39 335 7059871

Chiara Lupano: chiara.lupano@ellecisuisse.ch- 078 7146702  –  +39 335 7835403

 

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