QUANDO CI FIDIAMO E PERCHE’? LO CHIEDIAMO ALLA PSICOLOGA TANIA PARENTE CON UNA INTERVISTA RIGOROSAMENTE VIRTUALE.

“La fiducia, come l’arte, non viene mai dall’avere tutte le risposte, ma dall’essere aperta a tutte le domande”.
(Earl Grey Stevens)

 

CANCELLO ED ARNONE (Redazione) – LA rubrica #RitroviAMOci: cultura, territorio e tradizioni  a cui partecipano la giornalista Matilde Maisto, direttore responsabile del giornale on line Cancello ed Arnone News, la Psicologa Tania Parente, e la dottoressa Lucia Petrella, rispettivamente Presidente e Vice Presidente della Onlus Don Milani di Grazzanise, non rinunciano ai loro consueti incontri e, sebbene in modo virtuale, in questa sede vogliono affrontare il problema della FIDUCIA: QUANDO CI FIDIAMO E PERCHE’.

Nei momenti di maggiore difficoltà, quasi tutti siamo portati a pensare e a dire: “Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio”, ma poi ci chiediamo sarà vero?  A volte si vivono momenti in cui la fiducia non è una pura chimera, ma qualche cosa di tangibile. Sperimentiamo che è meglio fidarsi perché gli altri non possono farci soffrire, anzi pensiamo che possiamo solo ricevere aiuti dalle persone giuste. Ebbene dopo questa breve introduzione, mi fa piacere riprendere con la dottoressa Parente il discorso interrotto qualche giorno fa.

 

  1. QUALI SONO LE REGOLE DELLA FIDUCIA?

La fiducia è un sentimento che proviamo verso qualcuno quando pensiamo di poter contare su questa persona. Ovviamente non abbiamo certezze, perché non siamo sicuri di cosa farà davvero, ma se abbiamo fiducia, vuol dire che crediamo che si comporterà nel modo migliore. Infatti il senso è proprio questo: ci aspettiamo qualcosa di buono dall’altro, quindi ci fidiamo.  Si tratta di un atteggiamento, verso altri o verso se stessi, che risulta da una valutazione positiva di fatti, circostanze, relazioni, per cui si confida nelle altrui o proprie possibilità, e che generalmente produce un sentimento di sicurezza e tranquillità.

 

 

  1. PERCHE’ CI FIDIAMO DI ALCUNE PERSONE E NON DI ALTRE ALLORA?

  – Le persone hanno le nostre stesse regole e si comportano come ci comporteremmo noi.

   – Condividiamo valori o ideali di vita e crediamo nelle stesse cose

 –  Vediamo comportamenti che ci piacciono e notiamo coerenza nel tempo.

  – Abbiamo visto risultati che ci portano a credere che quella persona ha le capacità che cerchiamo.

 – Ci aspettiamo che le persone possano darci le cose di cui abbiamo bisogno.

 – Potremmo anche definirle regole della fiducia. Partiamo da questo: troviamo subito le tue regole. Farlo è semplice.

 Pensiamo a una persona di cui ci fidiamo ciecamente.

Pensiamo invece a una persona di cui non ci fidiamo affatto

Ora rispondiamo a queste semplici domande:

Cosa ha fatto la prima persona per meritarsi la fiducia che non diamo alla seconda?

Cosa dovrebbe fare questa per ottenere la nostra fiducia? In sostanza, mi fiderei di lei se…

Cosa mi farebbe perdere fiducia nella prima persona?

Come vediamo sono tre domande semplici e se risponderemo con precisione, scopriremo le regole di massima sulla base delle quali concediamo la nostra fiducia agli altri.

  1. PERCHE’ E’ DIFFICILE FIDARSI DEGLI ALTRI?

Il motivo principale è uno solo: abbiamo paura.

Di cosa? Di rimanere delusi, è ovvio!

Se mi fido di te e tu tradirai le mie aspettative, resterò deluso, il che significa che non solo non otterrò quel buono che mi aspetto, ma soffrirò anche del tuo comportamento Quante volte hai sofferto per la delusione nata dai comportamenti degli altri?

Ti aspettavi qualcosa, un certo comportamento, magari il loro amore, e loro invece ti deludevano. Mi sbaglio?

Il motivo per cui non ci fidiamo è proprio questo: paura di soffrire. Ma non solo. Spesso non ci fidiamo perché pensiamo che le persone non sapranno darci quello che vogliamo, ciò che ci aspettiamo da loro. Il problema è l’incertezza.  Non posso avere la sicurezza assoluta che tu farai quel che mi prometti. Anche se mi fido di te, in realtà, non ho garanzie. Il problema sorge però solo quando ciò che mi aspetto dagli altri è per me importante. Più abbiamo bisogno degli altri per raggiungere qualcosa di importante, più fidarci diventa un rischio, più abbiamo paura a farlo. Immaginiamo un  amico che ci chiede di prestargli 5 euro per un suo investimento. Lo conosciamo da tanto e sappiamo che ci li ridarà. Ci fidiamo, non c’è problema. Ma se ci chiedesse tutto quello che possediamo? Lui è sempre una persona fidata, che conosciamo da tanto. Eppure ci penseremmo molto di più e, probabilmente, rifiuteremmo di prestargli questi soldi. Non ti fidi di me? Ci chiederà. No, non ci fidiamo di lui. Non lo ammetteremo mai, diremo che è troppo e non possiamo, ma in realtà il rischio è troppo per poterci fidare. Quindi, il problema è il rischio, la posta in gioco. Infine c’è un altro fattore per cui tendiamo a non fidarci degli altri: non crediamo che i loro interessi siano i nostri.

Inoltre quando  vogliamo scoprire le regole della fiducia, spesso ne viene fuori una davvero fondamentale: l’amore.

Ci fidiamo delle persone che ci amano. O almeno che dimostrano di amarci, che ce lo fanno credere. Questo per un semplice motivo: amandoci vogliono il meglio per noi, vogliono che noi siamo felici e quindi possiamo fidarci di loro.

In fondo è probabile che ci si fidi di più di coloro che sono interessati, siinceramete, a noi che di persone a cui non importa nulla di  noi. Ovvio no? Ovvio, sì.

Facciamo il punto, ecco cosa rende così difficile fidarsi degli altri:

Abbiamo paura che possano deluderci e farci soffrire.

Non crediamo che potranno darci quello che desideriamo.

Se la posta in palio è troppo alta, aumenta la paura.

Non pensiamo siano davvero interessati a noi.

Il passo più importante è quindi imparare come difenderci dalla sofferenza.

 

 

  1. IN REALTA’ ANCHE SE NON SEMBRA, OGNI PERSONA E’ INCLINE A NON FIDARSI DI NESSUNO. PERCHE?

 

In effetti esiste una sostanziale differenza tra la fiducia, che non diamo mai a nessuno (neanche a noi stessi) e la delega. Anche se sembra strano, in realtà noi non ci fidiamo mai degli altri. Non ci fidiamo di un amico, ma dei suoi comportamenti. Ci fidiamo perché egli si comporta in un certo modo, e fino a che continuerà a farlo, noi ci fideremo di lui. In parole più semplici non ci fidiamo delle persone, ma dei loro risultati: se ad esempio ho vinto un sacco di premi nel mio campo, è di questi che ti fidi, non di me. Nel caso io li avessi comprati, oppure se avessi imbrogliato, ti fideresti comunque di me per via dei miei risultati, perché sono quello che vogliamo vedere.

  1. COSA SIGNIFICA FIDUCIA

Esistono due tipi di fiducia: la fiducia condizionata, ossia quella che si basa su cosa fanno gli altri e la fiducia incondizionata, quella che nasce, invece, per ciò che le persone sono. La prima io la chiamo delega, perché è esattamente questo. La seconda possiamo chiamarla amore. Fiducia condizionata significa delegare agli la nostra vita: la nostra felicità, il senso del nostro valore personale, il senso della nostra vita, la nostra sicurezza, l’amore, i nostri successi. In pratica la nostra vita dipende dagli altri. Non è che ci fidiamo di loro, neanche per sogno, è che abbiamo bisogno del loro aiuto e gli affidiamo alcuni importantissimi incarichi. Ecco perché è così difficile affidarsi agli altri ed ecco perché abbiamo tanta paura a fidarci degli altri: in pratica noi mettiamo la nostra vita nelle loro mani, delegando tutta la nostra vita ad altre persone.

 

  1. ED ECCO QUINDI PERCHE’ FIDARSI E’ BENE, MA NON FIDARSI E’ MEGLIO: LA FIDUCIA IN NOI STESSI NON E’ MAI PERICOLOSA VERO?

Si in effetti siamo portati a fidarci degli altri delegando a loro responsabilità che spettano a noi. Ma fino a che la nostra vita dipende dagli altri, finché felicità, sicurezza, amore, soddisfazione sono delegate a chi ci sta vicino, non ci si potrà mai fidare di nessuno. Il primo passo, quindi, è comprendere che tutto quello che di solito deleghiamo, le cose che ci aspettiamo dagli altri, sono in realtà una nostra responsabilità.

 

  1. COSA BISOGNA FARE PER RIPRENDERE IL CONTROLLO DELLA PROPRIA VITA?

 

Tutte le emozioni che si provano, amore, felicità, infelicità, delusione dipendono da noi, è necessario tenere sempre presente:

come gestire le emozioni e trasformarle in positive (tutte le emozioni che proviamo, amore e felicità, ma anche infelicità o delusione dipendono solo da noi);

come essere felici (possiamo essere sempre felici, nonostante difficoltà, problemi e comportamenti degli altri. Nessuno o niente può toglierci o darci felicità, dipende solo da noi);

migliorare l’autostima (Si delega agli altri la propria vita anche perché spesso non crediamo davvero in noi stessi, nelle nostre possibilità, nel nostro valore e migliorare la propria autostima ci fa comprendere che si ha tutto quello che serve per vivere la migliore esistenza possibile);

prendere consapevolezza di quella che è la realtà ( Se si ha una visione distorta delle cose, non si riuscirà mai a fidarsi né di sé stessi né di nessun altro

Con la dottoressa Tania Parente oggi abbiamo parlato di un argomento molto interessante, che potrà essere approfondito nel caso qualche persona dovesse richiederne l’esigenza.

Dal canto nostro saremo sempre lieti di essere utili ai nostri carissimi lettori ai quali, al momento, diamo appuntamento ad un prossimo, piacevole incontro.

Buona lettura a tutti!

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