Racconto breve di Matilde Maisto: “Nonna Matilde”

Un racconto breve di Matilde Maisto che parla dell’amore esistente tra nonni e nipoti.

Nonna Matilde

Il vento sibilava, anzi ululava, i vetri delle finestre tremavano, quando mi sono avvicinata per chiudere le imposte che sbattevano con un tonfo sinistro, guardando fuori, ho visto gli alberi del giardino che si piegavano quasi sino a terra, i fiori venivano brutalmente agitati, , il gatto con il pelo ritto ed arruffato stava cercando rifugio nella rimessa, e, tuttavia, il sole in cielo era quasi abbagliante, i suoi raggi non erano sufficienti a scaldare la terra, ma c’era una luce brillante che faceva ben sperare.

E’ stato in quel momento che ho visto un auto entrare nel viale che porta all’ingresso principale della villa, mi sono incuriosita, ma non mi sono mossa dal posto in cui mi trovavo e dalla finestra della mia camera, protetta dai tendaggi, ho potuto vedere il signor  Ambrogio che aprendo la portiera dell’auto, dava la mano ad una distinta signora di mezza età dall’aria sofisticata e dignitosa,   con un viso dolcissimo ed amorevole.

Allora d’impulso sono corsa giù per le scale, per andare ad accogliere con un grande abbraccio nonna Matilde. Il nostro incontro è stato prorompente, sono saltata al collo della nonna con impeto e se non ci fosse stato il forte braccio di Ambrogio a sostenerla, certamente l’avrei fatta cadere. Ma lei mi sorrideva dicendo: “calma piccola Sofia, una principessa come te deve saper mantenere sempre il proprio contegno”.

Le sue erano semplici parole, ma come sempre, mi avevano già scaldato il cuore, perciò le dissi: “Nonna, mia cara nonnina, tu non sai quanto mi sei mancata! Ti ho aspettata per tanti giorni ed ora finalmente sei qui con me!”.

In effetti nonna Matilde mancava da casa da circa un mese, il suo grande cuore aveva fatto i capricci ed il dottore Giordano aveva consigliato il suo ricovero nella clinica del sole, dove avrebbe ricevuto le cure appropriate e si sarebbe messa nuovamente in forma.

E così, ora, eccola qui… dolcissima, ma come sempre regale nel suo contegno riservato      , mi guardava con occhi  teneri e premurosi dicendomi: fatti guardare bene, sei sempre bellissima mia piccola Sofia, ma sei cresciuta, sei diventata più alta,  i tuoi capelli sono morbidi e più lunghi, gli occhi grandi e luminosi come sempre, sei splendida, bambina mia, sei il mio orgoglio e la mia gioia, ti adoro con tutto il cuore.

Poi entrambe, strette in un tenero abbraccio siamo entrate in casa, dove il resto della famiglia ci attendeva a braccia aperte e con larghi sorrisi. Una grande festa per il ritorno di nonna Matilde, tutti felici di averla nuovamente a casa.

E la vita continua…!

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