Raffaele Mazzitelli presenta “Storie di famiglia”: mezzo secolo di storia della città di Caserta, nel seminario Diocesiano

Entrando nella Biblioteca del seminario Diocesiano di Piazza Duomo, questo ultimo mercoledì di ottobre, a non sapere ci fosse una presentazione, si sarebbe pensato ad una riunione della comunità casertana: gli esponenti delle più disparate eccellenze della città, tutti assieme, per accogliere il libro di Raffaele Mazzitelli, “Storie di famiglia”, edito da Cervino Edizioni e curato dalla figlia Claudia Mazzitelli.

A dire di Raffalele Mazzitelli si rischia di apparire affettati, per le troppe qualità che racchiude in un solo uomo fatto di entusiasmi, di grandi passioni, dedizione per tutte le cose che ama che sono tante: agronomo, sportivo, passando dalla pratica personale all’allenamento, all’arbitraggio e ancora la nota passione per l’allevamento di piccioni viaggiatori. Di certo, una su tutti, vi è quella per la sua terra, la sua città. Al di là di tutti i suoi impegni e riconoscimenti ciò che colpisce di Raffaele Mazzitelli è il come ha svolto la sua opera, la leggerezza e la dedizione al tempo stesso, la generosità: una persona che appare scanzonata, nonostante abbia veduto scorrere qualche anno, modesto e molto amato dalla comunità, come testimonia la sala della biblioteca, che non riesce a contenere gli amici accorsi per questo incontro.

Dopo l’introduzione di Elisabetta Luise, presidente dell’Auser di Caserta seguono interessanti e accorati gli interventi, in primis dello storico Angelo Calabrese, che dedica alla figlia Claudia e al libro splendide parole, riconoscendo un esempio di come si può fare storia minima, con aneddoti che hanno fatto una città. Conclude dicendo che “Raffaele Mazzitelli è un uomo responsabile dell’umanità e quelli che ne seguono le orme finiscono con essere uomini destino degli uomini.”

L’intervento di Michele De Simone, esponente immemore del Coni, amico dell’autore e anch’egli cittadino casertano illustre, si avvia con un simpatico excursus delle attività commerciali che sfilavano su corso Trieste accanto a Mazzitelli Piante e Fiori, da Croce Libreria, Vignola Dischi, passando per il Bar Gorizia, Agovino, Sgueglia per i dischi, il Barbiere Carola, per finire a Nittoli, un momento nostalgico in cui si ricordano un’imprenditoria con le famiglie di Caserta che ormai è sparita e, come afferma De Simone, “Corso Tieste è diventato un “Corso triste.” Arrivano immancabili gli elogi della figura dell’amico Raffaele, e fra i tanti meriti vuole ricordare quello di aver realizzato uno dei più bei campi di calcio della provincia, quando ha curato l’erba di quello della Casertana. L’agronomo però non si ferma qui, e racconta quando per realizzare in tempi proibitivi il tappeto erboso del campo di calcio di Avellino, fa il primo esperimento in Italia di esportazione delle zolle, prelevata dalla zona antistante il lago Matese.

Raffaele Mazzitelli è un ciclone, ha infinite storie e una memoria prodigiosa, “Storie di famiglia” è un contenitore di oltre mezzo secolo di storia casertana, delle sue famiglie, dell’imprenditoria, dello sport, dalle squadre degli istituti superiori, a quelle della città. Ne dice ancora Franco Tontoli, vicepresidente dell’Associazione Provinciale della Stampa, sull’incredibile storia dell’abbattimento dei maestosi platani che restano un ricordo nelle antiche foto su Viale Carlo III. Anche in questo caso l’amico “Luccio” è stato determinante nell’individuare il terribile fungo che colpì gli imponenti alberi, decretandone la fine. La decisione di abbatterli suscitò non poche polemiche all’interno della comunità e delle cronache casertane.

La mano dell’artista Claudia Mazzitelli, promotrice di attività sempre raffinate, si denota già dalla cura di questo incontro, oltre che del volume presentato. Sorride vedendoci in prima fila, come resistere ad un suo invito. Con grazia chiude la presentazione, è lei che ha spinto suo padre a realizzare il libro, offrendogli supporto, trovandosi infine in un’esperienza che ha reso più dolce il loro rapporto. “Sono cresciuta con persone che si possono definire non comuni, cose che non avevo capito da bambina”: introduce così il suo intervento dolce e accorato. Spinge per promuovere l’intento sociale legato al libro, rispetto all’emergenza verde che oggi caratterizza la nostra città. Il ricavato della vendita del libro, difatti, sarà devoluta per realizzare il verde a Caserta. Sognano in grande papà e figlia Mazzitelli e lo dicono fra uno scroscio di applausi: una Caserta capitale del verde!

Lucia Dello Iacovo

 

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