Rassegna “Anche le Formiche nel loro piccolo… crescono” al Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli

NUOVO TEATRO SANCARLUCCIO
Via San Pasquale a Chiaia, 49 NAPOLI

Dopo l’anteprima dello scorso 26 novembre, con l’intenso “Ad un passo dal cielo – W la mafia” di e con Aldo Rapè, continua al Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli la programmazione della rassegna “Anche le Formiche nel loro piccolo… crescono”, che intende celebrare i dieci anni del festival di corti teatrali La Corte della Formica con un mini-cartellone comprendente tre spettacoli di lunga durata tratti da altrettanti corti che hanno partecipato alle passate edizioni del festival più una serata speciale di chiusura in cui saranno presentati due corti che, con autore regista e cast identici, nel 2012 e nel 2014 hanno ottenuto grandi consensi dalla giuria e dalla critica.

Questo il prossimo spettacolo in scena

9 – 10 dicembre ore 21,15

PICCOLO E SQUALLIDO CARILLON METROPOLITANO

Testo e Regia: Davide Sacco
con:Orazio Cerino Giovanni Merano Eva Sabelli
Scene: Luigi Sacco
Costumi: Silvia Tagliaferri
Vincitore all’edizione 2013 del premio per il Miglior Attore (Orazio Cerino) e per la migliore scenografia (Luigi Sacco)
Un nucleo familiare lesionato nel suo nocciolo e in cui il disagio, la solitudine quanto l’affetto sono protagonisti della scena. Tre fratelli abbandonati a se stessi, ma che contemporaneamente, per alcuni versi, sentono il peso del dovere, della responsabilità. Soli, senza un genitore che possa supportarli, soli a fare i conti con i problemi di un’esistenza e di una società per le quali il ritardato o l’omosessuale sono ai margini. <Ci si abitua ai dolori che la vita ti costringe a buttare giù, ci si abitua a tutto: alla fame, alla miseria, alla solitudine; ci si abitua a tutto>. Sono queste le parole pronunciate da uno degli attori. Ci si abitua al degrado, a vivere in uno spazio claustrofobico, alla sporcizia, a dover dormire due ore a notte per portare i soldi a casa. Simbolo del loro isolamento è, senza ombra di dubbio, un pesce rosso in un’ampolla che da anni dorme; ovvero è morto. Metafora del bisogno di racchiudersi in un luogo ovattato e protetto, come quelle quattro mura di un monolocale, perché, come sottolinea sul finale uno degli attori, <Siamo soli, questa è la verità. Tutti quanti, soli.(…) Siamo lontani, soli nelle nostre ampolle di vetro. >.
La programmazione della rassegna continuerà coi seguenti titoli:

13 – 14 Gennaio 2015 ore 21,15

TRASH EXPRESS
Testo e regia: Luigi Cesarano
con Cinzia Annunziata Valeria Impagliazzo Roberto Ingenito Adelaide Oliano
Make-up: Romualdo Petti, Luca Zecconi

20 Gennaio 2015 ore 21,15

EPOCHÈ
POMODORI CAMPBELL
due corti scritti da Giovanna Pignieri
regia Lella Lepre
con Paola Bocchetti, Ivana D’Alisa, Daniela Ioia, Lella Lepre

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