RECALL: “Addosso – Le parole dell’omofobia” di Antonio Mocciola, presentazione al Teatro Zona Vomero, martedì 24 ottobre ore 18.30

martedì 24 settembre, ore 18.30

TEATRO ZONA VOMERO

VIA MARIO DE CICCIO, 18 (parallela via Cilea)

 PRESENTAZIONE

PROGETTO EDITORIALE FOTOGRAFICO

ADDOSSO

LE PAROLE DELL’OMOFOBIA

di Antonio Mocciola

Foto di Carmine Miceli

iemme edizioni


Dopo il successo delle presentazioni di Milano, Roma, Firenze, Torino e Berlino, torna a Napoli il libro di Mocciola, 

già alla seconda ristampa a un solo mese dall’uscita

Interverrà l’autore Antonio Mocciola

Performance live a cura di Marco Prato con Ivan Improta, Marina Billwiller ed Andrea Russo

Si consiglia la visione ad un pubblico adulto

“ADDOSSO”

un libro fotografico di ironia e di denuncia

120 frasi omofobe “vip” su 120 corpi nudi, quando l’odio lascia tracce

Addosso” é un progetto fotografico di sconvolgente attualità, dal forte impatto e che farà discutere: sui corpi nudi di uomini e donne il giornalista Antonio Mocciola ha scritto 120 frasi omofobe, tratte dall’ampio repertorio di personaggi politici, ecclesiastici, istituzionali. Da Alessandra Mussolini (“Meglio fascista che frocio”) a Joseph Ratzinger (“I matrimoni gay sono un pericolo per la pace”), arrivando a Gianfranco Fini (“I gay non possono fare i maestri di scuola”), queste frasi, gravissime perché amplificate dai media, hanno contribuito all’isolamento sociale di tante persone e dato fiato al bullismo verso tanti giovanissimi che, nei peggiori dei casi, non hanno saputo reggere al dolore inferto da una società invelenita.

Utilizzando la tecnica della scrittura su corpo, Mocciola scrive queste frasi addosso ai suoi modelli gridando il proprio sdegno e denunciando la condizione di deplorevole degrado in cui versa l’italia degli anni ’10, amplificando con il candore dei corpi imbrattati la violenza del messaggio omofobo.

Addosso!” gridavano i fascisti al nemico del giorno; che fosse un dissidente politico, un omosessuale o un povero eritreo era uguale. “All’armi! All’armi! All’armi siam Fascisti/ Terror dei comunisti / addosso ai socialisti che non si son mai visti e poi per far la pari addosso ai popolari”.

Addosso alla nostra pelle portiamo le cicatrici della vita, e le cose che ci hanno ferito. Nella vita, e in televisione, e sui giornali, ne ho ascoltate e lette tante, troppe, di parole contro i gay. E allora mi sono vendicato. Ho raccolto un centinaio di frasi, le ho dipinte sul corpo inerme, come fosse una bandiera bianca, di meravigliosi artisti o attivisti o scrittori o gente comune, e le ho esibite, impudiche più dei corpi nudi, davanti ai vostri occhi. Non mi é stato difficile trovarle. In rete, sui giornali, su youtube, nella mia memoria. Sono frasi odiose, razziste, disgustose, esibite con orgoglio, spesso davanti a una canaglia inferocita, che con lo stesso livore si scaglia poi su donne, stranieri, nani, obesi, calciatori avversari, vicini di casa. Tutti gli odii hanno la stessa radice.

E se vi faranno impressione, al primo impatto, i corpi nudi, leggete bene la frase che indossano: è lì, e solo lì, lo scandalo. E lì, e solo lì, l’oscenità”. (Antonio Mocciola)

Antonio Mocciola, (Napoli, 1973), è autore di teatro e di narrativa. Tra i suoi successi, “Le belle addormentate”, viaggio tra i borghi-fantasma d’Italia (primo posto su Amazon – viaggi) ed il romanzo “Il tempo degli amaranti” (primo posto su Kobo – glbt). Tra le opere teatrali “Mediterranea Passione” per Piera Degli Esposti, “Bella da morire” per Rosaria De Cicco”, “La cella zero” sullo scandalo delle carceri italiane, “Leopardi amava Ranieri” e “Gli amici se ne vanno” sulla vita di Umberto Bindi. Scrive i booklet di diversi cd di Giuni Russo e del Dvd di Franco Battiato “La sua figura”. 



HERMES COMUNICAZIONE

Gianmarco Cesario (3804932026)

Antonio Mocciola (3920368048)

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