Recitare fa bene, i grandi vecchi sempre in scena

Da Franca Valeri a Herlitzka, la fatica rivitalizzante del palco

(di Paolo Petroni) (ANSA) – ROMA, 19 APR – Un anno speciale per il teatro questo 2020, con ben due mostri sacri classe 1920 che compiono cento anni: lunedì 20 aprile Gianrico Tedeschi e il 31 luglio Franca Valeri, che ancora va davanti al pubblico, anche se solo per raccontare il suo secolo di storia dai Gobbi a oggi. Con loro va ricordato Glauco Mauri, in scena anche questa stagione a 94 anni suonati con un ”Re Lear’, il quale poco dopo l’inizio di ogni spettacolo si rivitalizza a vista e ritrova la sua profondità di interprete. Recitare allora fa bene, allunga la vita? Probabilmente è la creatività a fare da elisir, se si guarda anche alle altri arti, dove spesso si incontrano grandi vecchi attivi sino all’ultimo.
Basti citare Giorgio Albertazzi la cui ultima apparizione a 91 anni, come Shylock nel ”Mercante di Venezia”, è stata nel nel 2015, un anno prima di morire. O Paolo Poli, scomparso a 88 anni anche lui nel 2016, fedele sempre a quel suo teatro giocosamente dissacrante e immoralista. Attivissimo è Roberto Herlitzka con i suoi 83 anni, che confessa che andare in scena è magari ormai una fatica, ma allo stesso tempo è ”una necessità assolutamente rivitalizzante”. (ANSA).

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