Renzi alla Reggia di Caserta: che spettacolo

Il premier torna sulla Ue: «Polemiche assurde, l'Italia non si fa telecomandare». Poi l'incontro con Don Patriciello. Sulla Reggia: «Qui a Caserta ci sono prospettive straordinarie potremmo organizzare un bilaterale di grande importanza. Dobbiamo far sì che tutti gli investimenti in cultura siano considerati valore - ha aggiunto - tante aziende fanno grandi cose qui, e, in un territorio con presenza di associazioni camorristiche, è determinante il lavoro delle istituzioni per la legalità»

CASERTA. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha incontrato nella Reggia di Caserta don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano (Napoli) e noto per il suo impegno in Terra dei fuochi. Presenti anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e l’oncologo dell’istituto Pascale di Napoli Antonio Marfella. “Gli abbiamo detto che con i 450 milioni dati a De Luca, che lui aveva detto avevano sanato Terra dei fuochi, è stato fatto qualcosa. Ma Terra dei fuochi non sono solo le ecoballe ammassate nei nostri territori, è il risultato dell’evasione fiscale, di tante fabbriche che lavorano in nero, sono tutti i veleni che dal Centro e Nord Italia, anche dalla sua regione, sono arrivati nei nostro luoghi. Ci ha detto che tutto questo lo sa”, ha spiegato don Patriciello al termine dell’incontro. “Qui a Caserta ci sono prospettive straordinarie potremmo organizzare un bilaterale di qualche importanza”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel teatrino di corte della Reggia di Caserta. “Dobbiamo far sì che tutti gli investimenti in cultura siano considerati valore – ha aggiunto- tante aziende fanno grandi cose qui, e, in un territorio con presenza di associazioni camorristiche, è determinante il lavoro delle istituzioni per la legalità”.

IL MINISTRO FRANCESCHINI. “Abbiamo mantenuto gli impegni e grazie a questo intervento gli spazi espositivi e di servizio al pubblico della Reggia raddoppieranno: +7.580 mq al piano nobile e +7.038 mq al pianterreno per un totale di +15.580 mq, oltre ai 1.550 dell’Archivio”. Così il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha spiegato la portata del progetto di ampliamento della Reggia di Caserta, in una nota diffusa oggi nel corso della cerimonia per la riassegnazione degli spazi già utilizzati dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione e dall’Aeronautica Militare. “Dopo i lavori di ristrutturazione – si legge ancora nella nota – queste nuove stanze saranno dedicate alla loro naturale destinazione museale, congressuale ed espositiva, inclusa la ricollocazione della collezione di arte contemporanea Terrae Motus. Prima dei lavori, saranno comunque usati per eventi e allestimenti provvisori”.

“Noi stiamo rispettando tutti gli impegni ma diciamo con franchezza che l’Europa deve essere identità e cultura, idealità. Non fare polemiche assurde sul niente”. Lo ha detto Matteo Renzi , replicando nuovamente alle dichiarazioni del presidente della commissione europea, Jean-Claude junker, durante la visita alla Reggia di Caserta dove l’Aeronautica ha consegnato al polo museale il piano nobile che occupava da decenni con la Scuola specialisti. L’Europa non è “solo un’accozzaglia di regolamenti”, regole che “rispettiamo tutti” ma l’Europa “è un grande ideale o non è” ha rimarcato il presidente del Consiglio, che ha messo in chiaro: “L’Italia deve farsi sentire con determinazione, con la gentilezza e il garbo che le sono propri. E’ finito il tempo in cui qualcuno pensa di telecomandarci da fuori”. Il presidente del Consiglio è stato accolto dall’inno nazionale, in versione “jazz”, eseguito dal coro delle voci bianche del Teatro San Carlo. L’inno di Mameli e l’Inno alla Gioia di Beethoven sono la “risposta alle polemiche che abbiamo letto sui giornali di oggi”, ha detto Renzi. “Se volevamo immaginare una risposta alle polemiche – ha aggiunto – l’abbiamo data così da questo luogo così incredibile”. “C’è una simbologia meravigliosa nel legame tra difesa e cultura, lo stesso messo in legge di stabilità col principio che per ogni centesimo investito nella difesa ne mettiamo uno sulla cultura. Così si salva l’Europa”, ha detto Renzi. “L’Europa si salva con il principio – ha aggiunto – che tutto ciò che serve a difendere un paese e un continente va fatto con i militari e le forze di polizia ma anche con investimenti in bellezza, in cultura. Tenendo insieme questa sfida l’Italia diventa un punto di riferimento nel mondo”.

Poi, parlando della Pa, ha detto: “Non capisco le polemiche dei sindacati dopo che abbiamo detto che chi viene sorpreso a timbrare il cartellino e andare via deve essere licenziato in 48 ore”. “Dobbiamo essere capaci di mettere a posto le cose in casa nostra per chiedere rispetto fuori di qui. Significa che, finché la pubblica amministrazione non sarà un esempio non saremo mai liberi da attacchi”, ha sottolineato. “Dobbiamo investire risorse e valorizzare la stragrande maggioranza di chi ci lavora, ma chi viene beccato a timbrare e andarsene deve essere cacciato. E’ un fatto di buon senso e correttezza”, ha aggiunto.

IL MINISTRO PINOTTI. “Avevamo promesso che il piano nobile della Reggia sarebbe stato consegnato entro dicembre e il 18 dicembre l’Aeronautica lo ha riconsegnato. E’ molto importante che abbiamo deciso e fatto tutto questo in un tempo davvero breve”. Lo ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti, arrivata alla Reggia di Caserta. La scuola specialisti dell’Aeronautica, ha assicurato Pinotti, “resterà a Caserta. Ora occupa ancora alcuni spazi, poi la trasferiremo tutta in un luogo già individuato”. La Reggia “può essere uno straordinario museo e un monumento meraviglioso che già attira turisti ma che credo possa essere rilanciato”, ha concluso.

 

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