Rita El Khayat vince la XIX edizione della “Lettera d’Amore”

CHIETI – La giuria composta da Tonita Di Nisio, Marcella Lacanale, Massimo Pamio, Massimo Pasqualone, Lucilla Sergiacomo, idealmente presieduta dal prof. Vito Moretti in memoriam, ha nominato i vincitori della XIX Edizione del concorso “Lettera d’Amore” promosso dall’Associazione AbruzziAMOci con il patrocinio del Comune di Torrevecchia Teatina.

Al primo posto Rita (Ghita) El Khayat, al secondo si classificano ex aequo Miriam Fragomeni e Gabriele Di Giorgio, al terzo ex aequo Francesco Mosconi e Angela Flori. Premi speciali per Adriana Aurilia, Ida Cupido, Laura D’Angelo, Anna De Medio, Monica Di Fabio, Olivetta Gerometta, Mariaester Graziano, Simone Ignagni, Lisa Laffi, Barbara La Mastra, Ottavio Marandino, Maria Anna Mastrodonato, Alessandra Nepa, Giorgia Pellorca, Simona Rea, Maria Saracino.

Sono stati segnalati per il loro valore letterario i testi di Clelia Accardo, Veronica Agnoletti, Annamaria Albertini, Mauro Barbetti, Rosanna Capri, Loredana Cornacchio, Claudia D’Angelo, Anna Maria Deodato, Carlotta Desario, Tino Di Cicco, Assunta Di Cintio, Michele Di Virgilio, Maila Ermini, Laura Ficco, Simonetta Gallucci, Roberto Gavelli, Francesca Giubilei, Lucia Ielpo, Tiziana Iemmolo, Manuela Minelli, Kassandra Molinaroli, Cristina Orlandi, Fatima Rocio Peralta Garcia, Gabriella Pison, Daniele Poto, Margherita Sbrogiò, Gabriella Schiavone, Sara Simeoli, Maria Cristina Sinibaldi, Clementina Tirino, Anna Maria Veit.

Saranno altresì premiati gli studenti delle scuole partecipanti; gli alunni della scuola primaria di Torrevecchia Teatina classi terze delle insegnanti Stefania Turilli, Sara Marcantonio, Anna Iarussi, gli studenti discenti della prof.ssa Monica Ferri della scuola secondaria di primo grado “Cesare De Lollis”: Mario Grifone, Tiziano D’Andrea, Enrico M. D’Orazio, Loris Masciulli, Daniele De Matteis, Leonardo Ciommo, Roberto Di Fabio, Mattia Gariffo, Lorenzo Gambatese, Riccardo Graziosi, Matteo Valente; gli studenti dell’Istituto Statale “I. Gonzaga” della prof.ssa Antonella Di Sipio: Sara Livrieri, Lucrezia D’Andrea, Deborah Fondi, Federica Di Renzo, Francesca Sciubba, Federica Parente, Lorenza Pascucci.

Rita (Ghita) El Khayat, figura universalista di spicco, è considerata tra le più importanti intellettuali del mondo arabo e non solo. Scrittrice, antropopsichiatra, psicoanalista, antropologa e scienziata, nata a Rabat, ha avuto l’opportunità di frequentare le migliori scuole moderne di lingua francese, culminando nella sua laurea alla scuola di medicina. Durante i suoi studi è stata la prima donna di lingua francese, impegnata come radio speaker, TV e artista del cinema. Prima donna psichiatra in Maghreb, a Casablanca esercita la professione di medico psichiatra, specializzazione che ha conseguito a Parigi, come allieva prediletta di Georges Devereux, creatore mondiale dell’etnopsichiatria e uno dei trenta eredi di Freud, ufficialmente riconosciuti. E’ anche laureata in medicina del lavoro ed ergonomia e in medicina spaziale a Parigi, dove ha inoltre conseguito il Dottorato in antropologia del mondo arabo, presso l’Ecole des hautes etudes en sciences sociales (Ehess/Paris).

Docente presso università italiane, americane e canadesi, creatrice della cattedra di «antropologia della conoscenza e del sapere», è membro del dipartimento degli studi femministi de l’Uqam, università del Quebec, Canada. Ha scritto 40 libri e circa 700 articoli. Nel 1999 fonda l’Association Aïni Bennaï per diffondere la cultura in Maghreb e nel 2000 anche le Editions Aïni Bennaï. Nel 1999 è stata la prima donna nella storia del Marocco a scrivere a un sovrano la nota ‘epistola di una donna a un giovane monarca’, tradotta spontaneamente in 14 lingue. La lettera è stata indirizzata al giovane re, Mohammed VI, quattro mesi dopo la sua incoronazione, scritta per contrastare un movimento islamista e reazionario che voleva il ritorno a casa delle donne.

Nove mesi prima dell’11 settembre, Rita El Khayat ha scritto la “Lettera aperta all’Occidente”, espunta all’ultimo minuto da un editore francese, poiché considerata irricevibile dall’Occidente e successivamente a tale data, pubblicata in diverse lingue nel mondo. Nel 2006 ha ricevuto la cittadinanza onoraria italiana, conferitale dal Presidente Giorgio Napolitano, come figura d’eccellenza che si è distinta nel nostro Paese per meriti speciali in campo sociale, scientifico e culturale. È stata candidata al Premio Nobel per la Pace nel 2008. È anche cittadina onoraria di Pescara dal 2007.

 

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