Rotazione vigili a Roma, una grande vittoria di De Pierro e dell’Italia dei Diritti

Rotazione vigili a Roma, una grande vittoria di De Pierro e dell’Italia dei Diritti

Il presidente del movimento: “È dal 2008 che noi ci battiamo per i trasferimenti periodici non solo dei vigili ma anche dei dipendenti degli uffici tecnici comunali e, perciò, ne rivendichiamo, categoricamente, la paternità”

Roma, 19 gennaio 2015 – La rotazione intermunicipale avviata nelle scorse settimane dal Campidoglio rappresenta, senz’altro, una grande vittoria dell’Italia dei Diritti. Si tratta, infatti, di una battaglia iniziata 6 anni fa e che a seguito delle numerose iniziative portate avanti, tra cui i 18 incatenamenti inscenati dal presidente del movimento, Antonello De Pierro, presso siti istituzionali, sedi di giornali, altre televisioni, e le trentamila firme raccolte a sostegno della stessa, ha finalmente dato i suoi frutti.

Il piano anticorruzione del comandante Raffaele Clemente è divenuto operativo qualche giorno fa, dopo aver incassato altresì il consenso del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone. De Pierro si è, così, espresso in merito: “Salutiamo con grande entusiasmo la rotazione degli appartenenti alla Polizia Locale di Roma Capitale, che consideriamo una grande vittoria del nostro movimento. Oggi se ne parla tanto, infatti, qualche giorno fa ho partecipato a un convegno in materia di lotta alla corruzione nella pubblica amministrazione, negli enti territoriali e nelle imprese presso l’Università LUISS di Roma, dove tutti i relatori da Raffaele Cantone a Piero Fassino, passando per Paola Severino e Marianna Madia, hanno fatto riferimento all’applicazione di questo provvedimento che tanto malumore sta suscitando tra i vigili urbani. Mi duole, però, constatare che nessuno abbia menzionato che è dal 2008 che noi ci battiamo per i trasferimenti periodici non solo dei vigili ma anche dei dipendenti degli uffici tecnici comunali e, perciò, ne rivendichiamo, categoricamente, la paternità. Io personalmente, in rappresentanza di tutta la nostra organizzazione politica, ho inscenato ben 18 incatenamenti presso varie sedi istituzionali e di organi di stampa per sensibilizzare l’allora amministrazione capitolina guidata da Gianni Alemanno, incassando il parere favorevole dell’allora comandante del gruppo di Ostia, Marco Giovagnorio, del vice comandante generale, Diego Porta, nonché dello stesso Sindaco Alemanno, che però non ha dato seguito a quanto aveva approvato. Siamo ben lieti, dunque, di prendere atto che con la giunta Marino e con l’avvento alla guida del corpo di Raffaele Clemente si sia concretizzata un’iniziativa per la quale non si poteva più attendere”.

Circa le numerose proteste che i vigili urbani hanno dato vita, non ultime le contestate assenze dal servizio nella notte di Capodanno, il Presidente dell’Italia dei Diritti si è così pronunciato: “Comprendo il malumore dei dipendenti e il loro disagio, ciononostante continueremo a propugnare questa linea che tra l’altro è molto più morbida rispetto a quella da noi tracciata. Infatti, le nostre previsioni vedevano una rotazione triennale, mentre il piano di Clemente stabilisce trasferimenti di cinque e sette anni, rispettivamente di funzionari e vigili. Gli appartenenti al corpo devono comprendere che tale misura, andando a limitare le possibilità integrative di fenomeni corruttivi, salvaguarda l’immagine del glorioso corpo che è un pilastro importante dell’apparato amministrativo della Capitale. È importante, però, che il comandante Clemente vigili attentamente sugli spostamenti che verranno effettuati, affinché, in un’operazione tanto importante quanto in ogni caso penalizzante soprattutto per quei dipendenti, e sono la stragrande maggioranza, che svolgono la loro attività all’insegna dell’onestà, abnegazione e trasparenza, non si adottino movimenti nei confronti di comparti presso i quali ci sono meno possibilità di collusioni territoriali e magari, qualcuno un po’ più furbo riesca a trovare il modo per continuare a restare nello stesso posto. Infatti, se i settori in cui bisogna intervenire con più attenzione sono per esempio, quelli dell’edilizia e del commercio non possiamo pensare che si vadano a toccare per primi dipendenti che lavorano presso gli uffici del personale o chi da sempre svolge la stressante mansione di assicurare la viabilità, come sembra che invece stia avvenendo. Tengo a precisare – continua De Pierro – che consideriamo ciò solo un primo passo e invitiamo il sindaco Marino a dare luogo il prima possibile agli stessi provvedimenti anche per i dipendenti degli uffici tecnici e a riconsiderare il tutto in previsioni temporali a carattere triennale. Noi continueremo a insistere sulla nostra richiesta iniziale e se sarà necessario daremo luogo ad altre eclatanti manifestazioni di protesta”.

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