Sabato 23 marzo: Biagio Izzo in “I Fiori del Latte” di Eduardo Tartaglia, per la regia di Giuseppe Miale di Mauro, al Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

Sabato 23, ore 20.45, e domenica 24 marzo, ore 18.00

Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

info 0823444051

 

Tradizione e Turismo e AG Spettacoli

in collaborazione con

Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro

presentano

 

Biagio Izzo

in

 

I Fiori del Latte

di Eduardo Tartaglia

 

con

Mario Porfito, Angela De Matteo, Stefano Jotti, Stefano Meglio, Ivan Senin

 

luci Gigi Ascione, scene Luigi Ferrigno

costumi Giovanna Napolitano, musiche Mariano Bellopede

produzione esecutiva Giacomo Monda

 

regia Giuseppe Miale di Mauro

 

“Se un’idea non ha significato e utilità sociale non m’interessa lavorarci sopra.”

 

Molto probabilmente Tartaglia ha colto in pieno queste parole di Eduardo De Filippo quando ha scritto I Fiori del Latte.

Infatti, in questa commedia (come ci ha insegnato il grande Eduardo) si riesce a ridere pur affrontando un tema di grande attualità e riflessione sociale.

La terra dei fuochi.

La storia è ambientata in un caseificio di prossima apertura che si trova in un paese inventato (Casal di sotto Scalo) in cui due cugini, Aniello e Costantino, dopo anni di sacrifici decidono d’investire tutti i loro risparmi in un’azienda che punta a diventare un modello biologico, un’oasi ecologica dove ogni prodotto è naturale, senza additivi chimici o altre diavolerie.

Un caseificio, insomma, che mira a diventare fore all’occhiello di una zona nota alle cronache per lo sversamento dei rifiuti tossici.

Purtroppo, però, alla vigilia dell’inaugurazione i due cugini scopriranno che sotto il recinto delle bufale ci sono dei bidoni sospetti che potrebbero rovinare il loro sogno biologico.

Questa scoperta attanaglierà i due protagonisti in un vortice di dubbi.

Cosa fare? Denunciare tutto e far chiudere l’azienda ancor prima che apra, oppure fare finta di niente e continuare con questo spettro terribile che divora le loro coscienze?

La forza di questa commedia sta proprio nella capacità di affrontare un tema così attuale e scottante mescolando sempre il divertimento e la comicità con la riflessione e il sociale, senza mai cadere in facili moralismi o in giudizi banali.

La scrittura di Tartaglia riesce a smontare con grande ironia e forza comica la dolorosa scoperta di una vita avvelenata da scelte complicate. Con tutta la sincerità e la semplicità che ci regalano questi due “vaccari” napoletani alle prese con rimorsi di coscienza apparentemente insuperabili.

Sarà l’arrivo di una donna (ex fidanzata di Aniello) che nasconde una notizia sconvolgente, a dare la forza per affrontare un destino più grande di loro e raccogliere i frutti che i due cugini hanno coltivato con onestà per una vita intera.

 

Giuseppe Miale di Mauro

 

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