Santa Lucia – il culto in Italia

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La sua festa liturgica ricorre il 13 dicembre; antecedentemente all’introduzione del calendario moderno (1582) la festa cadeva in prossimità del giorno del solstizio d’inverno (da cui il detto “santa Lucia il giorno più corto che ci sia”) ma non vi coincideva nei paesi che adottarono subito il nuovo calendario (differenza di 10 giorni). Nei paesi nordici, che adottarono questo calendario circa duecento anni più tardi, il solstizio cadeva, invece, proprio il 13 dicembre (calendario gregoriano). È curioso notare che questa tradizione si può applicare nell’ambito del calendario gregoriano, avendo però l’accortezza di interpretare il “giorno più corto” come il giorno in cui il sole tramonta prima; comunque, l’associazione non e’ assoluta, in quanto nell’emisfero sud della Terra e’ uno dei giorni piu’ lunghi dell’anno.
È considerata dai devoti la protettrice degli occhi, degli oculisti, degli elettricisti e degli scalpellini e viene spesso invocata nelle malattie degli occhi.
Il corpo della santa, prelevato in epoca antica dai Bizantini a Siracusa, è stato successivamente trafugato dai Veneziani che conquistarono Costantinopoli (l’attuale Istanbul) dove è attualmente conservato e venerato nella chiesa di San Geremia a Venezia. Le sacre spoglie della santa siracusana tornarono eccezionalmente a Siracusa per sette giorni nel dicembre 2004 in occasione del 17° centenario del suo martirio.
L’arrivo e la partenza delle spoglie furono salutati da una incredibile folla di siracusani; riscontrata l’elevatissima partecipazione e devozione dei devoti, siracusani e non, da allora si è fatta strada la possibilità di un ritorno definitivo tramite alcune trattative tra l’Arcivescovo di Siracusa Giuseppe Costanzo e il Patriarca di Venezia Angelo Scola

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Festa di Santa Lucia a Siracusa
La Festa di Santa Lucia si svolge il 13 e il 20 dicembre a Siracusa dove la vergine e martire santa Lucia ebbe i natali.
È una festa molto sentita e partecipata che convoglia nella città siciliana una enorme quantità di fedeli provenienti da tutta la provincia e da buona parte della Sicilia orientale. Non mancano nemmeno le varie delegazioni di emigrati siracusani provenienti da diverse parti del mondo (Argentina, USA, Svezia ecc.) che tornano nella città natale appositamente per assistere alla festa della loro concittadina più illustre

Inizio delle festività
La festa comincia ufficialmente la mattina del 12 dicembre con la traslazione del simulacro argenteo della Santa all’interno della cattedrale, dalla cappella in cui viene tenuta conservata per tutto l’anno, fino all’altare maggiore. La sera vengono celebrati sempre in cattedrale i vespri solenni, a cui partecipano tutte le autorità civili e religiose. Alla fine dei vespri viene distribuita ai fedeli la “cuccìa”, dolce tipico siracusano che viene preparato come da tradizione il giorno della festa della Santa Patrona.

La festa del 13 dicembre
Il simulacro argenteo viene portato a spalla da 60 berretti verdi che vengono cambiati durante l’ottavario infatti durante la festa del 13 e del 20 il Simulacro della Santa Patrona viene portato a spalla complessivamente da ben 120 uomini dalle ore 15.30 alle ore 21.30 circa quando raggiunge direttamente la chiesa di Santa Lucia al Sepolcro localizzata nel quartiere e più specificatamente nella piazza intitolata in sua memoria.
Molto suggestiva la sosta che la Santa Patrona fa al suo arrivo al Porto grande ( ‘a marina per i siracusani) quando i marinai e i militari Le dedicano i loro onori facendo suonare le sirene delle navi. È ripresa quest’ anno inoltre una tradizione che era andata perduta e che grazie agli organizzatori della festa si è riuscita a recuperare: Santa Lucia entra fin dentro il Porto grande per dare l’opportunità alla gente di mare di salutarla e di starLe vicino seppur per qualche minuto.

La festa del 20 dicembre (l’ottava)
Giorno 20, giornata tradizionalmente definita dai siracusani come l’ ottava, il simulacro, rispetto al tragitto di sette giorni prima, osserva diverse soste, la prima al santuario della Madonna delle Lacrime, e la seconda presso l’ospedale di Siracusa (situato a pochissimi metri dal santuario stesso) per far visita ai malati, evento che ogni anno viene accompagnato da un bellissimo spettacolo pirotecnico. C’è da dire inoltre che percorsi ed orari del 13 e del 20 non coincidono o per lo meno coincidono solo in parte. Santa Lucia esce dalla sua Basilica alle ore 16.00 attraversando buona parte del quartiere Santa Lucia effettuando le sopraccitate soste per poi attraversare corso Gelone, il cuore pulsante della città, e la zona umbertina.
Il simulacro argenteo inoltre osserva anche la sosta davanti la chiesa di Santa Rita situata proprio in corso Gelone, successivamente riprende il tragitto diretto transitando sopra il Ponte Umbertino (i ponti per i siracusani ) dove giunge verso le 21.30 – 22.00 per il tradizionale spettacolo pirotecnico prima di fare rientro nell’isola di Ortigia, dopodiché raggiunge Piazza Duomo intorno alle 23-mezzanotte circa per fare ritorno in cattedrale e per essere riconservata nella propria cappella dove resta chiusa per tutto il periodo invernale e metà di quello primaverile, nella fattispecie fino alla prima domenica di maggio, quando si svolge la festività di Santa Lucia delle quaglie che prende il nome da un evento storico: la fine di una carestia attorno al 1600. I siracusani avevano invocato la protezione di Lucia portandone in processione il simulacro. Un volo di quaglie, proveniente dal porto, preannunciò l’arrivo di una nave carica di cereali. Si gridò, quindi, al miracolo. Durante la festa, ai nostri giorni, vengono liberate delle quaglie dapprima rinchiuse all’interno di gabbioni, a ricordo dell’evento.

N.B. CANCELLO ED ARNONE NEWS, PORGE VIVISSIMI AUGURI A TUTTE LE PERSONE CHE PORTANO QUESTO NOME.

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