Siringa abbandonata in piazzetta Serao, pericolo per i bambini della vicina scuola dell’infanzia

SAN NICOLA LA STRADA – La notizia, brutta o bella che sia, è una preda da seguire e come tale va fiutata dietro l’angolo e bisogna agire alla svelta per una “informazione senza barriere, che deve raggiungere prima d’altri il pubblico“. Ed è quello che ho fatto questa mattina, quando sono andato a comprare il mio giornale quotidiano all’edicola sita in Piazzetta Matilde Serao. Sono rimasto sconcertato per quello che ho trovato e fotografato: Ago e siringa abbandonata nel parcheggio pubblico della predetta piazzetta. Troppo linda per essere lì da tempo: è impeccabile, neanche un filo di polvere a sporcare il bianco della plastica, nonostante il punto in cui si trova sia tutt’altro che “deserto”. Siamo a sì e no venti metri dall’ingresso della scuola privata dell’infanzia “La casa gioiosa”. Una distanza preoccupante  che divide i genitori ed i loro bambini dall’ingresso della scuola dell’infanzia che, peraltro, ha anche una uscita laterale, anche se è sempre chiusa. L’incubo dello spaccio e del consumo di droga è ritornato. E lo ha fatto nel modo più eclatante: siringhe abbandonate per strada. E non c’è confine di sorta. C’è evidentemente un problema di fondo, che per quanto concerne la tossicodipendenza è soprattutto il dramma che coinvolge in primo luogo chi distrugge la propria vita per il danno fisico, psicologico, affettivo, emotivo connesso all’assunzione della droga. Ma è anche un problema sociale per le conseguenze dirette o indirette che provoca, considerando anche i rischi in caso di siringhe lasciate in abbandono. Comunque c’è anche un’altra questione, ed è quella dei controlli da parte delle forze dell’ordine. Va detto per onestà intellettuale che carabinieri, polizia e agenti della Municipale non hanno il dono dell’ubiquità. Non possono essere tutti i giorni e tutte le ore in ogni posto. Ci vorrebbe un reggimento. Non voglio creare allarmismi, ma la presenza di siringhe potenzialmente infette sul suolo pubblico rappresenta un pericolo gravissimo per la salute dei cittadini, in particolare dei bambini, che incautamente potrebbero raccoglierle o pungersi. Suggerisco alle famiglie di sensibilizzare il più possibile i bambini sul tema, insegnando a riconoscere ed evitare le siringhe quando le si trovano per strada. E chiedo a chi di competenza, magari, di promuovere campagne di informazione sugli effetti – sociali e sanitari – del consumo di droga. Non resta, allora, che invitare a fare molta attenzione mentre si cammina e a segnalare agli organi competenti ogni avvistamento.

Nunzio De Pinto

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