SOLENNITA’ DEL SACRATISSIMO CUORE DI GESU’

TRATTO DAL LIBRO “DEVOZIONI E CANTI” REDATTO A CURA DI DON SABATINO SCIORIO:

 

Prima rivelazione

Questa rivelazione avvenne nel 1673, nel giorno della festa di S. Giovanni Evangelista. Margherita Maria Alacoque era in preghiera davanti al Santissimo Sacramento quando, come lei stessa scriverà, “il Divin Cuore mi fu presentato come in un trono di fiamme, più sfolgorante di un sole e trasparente come un cristallo, con la piaga adorabile; esso era circondato da una corona di spine (…) e sormontato da una croce (…). E mi fece vedere come l’ardente desiderio di essere amato dagli uomini e di ritrarli dalla via della perdizione, dove Satana li precipita in molti, gli aveva fatto concepire questo disegno di manifestare il suo Cuore agli uomini, con tutti i tesori di amore, di misericordia, di grazie, di santificazione e di salvezza, che esso conteneva, affinché tutti coloro i quali volessero rendergli e procurargli tutto l’onore e la gloria che possono, fossero arricchiti con abbondanza e profusione di quei divini tesori del Cuore di Dio che ne era la sorgente. Ma bisognava onorarlo sotto la figura di questo Cuore di carne, di cui Egli voleva che l’immagine fosse esposta e portata su di me e sul cuore per potervi imprimere il suo amore e riempirlo di tutti i doni di cui esso era colmo e per distruggervi tutti i movimenti sregolati”.  A questa visione, Margherita Maria Alacoque aggiunse anche le parole pronunciate da Nostro Signore: “Il mio Divin Cuore è tanto appassionato d’amore per gli uomini e per te in particolare, che, non potendo più contenere in se stesso le fiamme del suo ardente Amore, sente il bisogno di diffonderle per mezzo tuo e di manifestarsi agli uomini per arricchirli dei preziosi tesori che ti scoprirò e che contengono le grazie  santificanti e in ordine alla salvezza, necessarie per ritrarli dal precipizio della perdizione. Per portare a compimento questo mio disegno ho scelto te, abisso d’indegnità e di ignoranza, affinché appaia chiaro che tutto si compie per mezzo mio”. Dopo queste parole Gesù chiese a Margherita Maria Alacoque il suo piccolo cuore e dopo averlo inabissato nella fornace del Cuore divino, lo restituì a lei che per tutta la vita arse di quel fuoco nè fu mai liberata dal dolore provato allora.

 

Seconda rivelazione

In un primo venerdì del mese di qualche mese dopo ebbe luogo una seconda apparizione. Era la festa della Visitazione, il 2 luglio 1674. Il Sacro Cuore le si presentò come un sole sfolgorante di vivissima luce. In quell’occasione Gesù le manifestò ciò che avrebbe voluto da lei e le svelò i segreti del Sui Cuore. Qualche tempo dopo, durante l’esposizione del Santissimo Sacramento, le si presentò nuovamente Gesù, tutto splendente di gloria con le sue piaghe sfolgoranti come cinque soli. Le disse: “Sono tormentato dalla sete che gli uomini mi onorino nel Santissimo Sacramento: ma non si trova quasi nessun mortale che tenti di estinguere la mai sete e i rispondere al mio amore (…). Questo mi fa soffrire più di tutto ciò che ho patito nella mia Passione, mentre se, in cambio, mi rendessero almeno un pò d’amore, stimerei poco ciò che ho fatto per loro e vorrei, se fosse possibile, fare ancora di più. Invece non ho dagli uomini che freddezze e ripulse alle infinite premure che mi prendo per far loro del bene”. E aggiunse: “Tu almeno supplisci al loro ingratissimo abbandono”. Dopo aver aperto il suo Cuore dal quale scaturì una fiamma ardente che investì Margherita Maria Alacoque, le spiegò cosa doveva fare: ricevere la Santa Comunione quanto più spesso le fosse concesso dall’obbedienza ma comunque ogni primo venerdì del mese; ogni notte tra il giovedì e il venerdì un’ora di adorazione prostrata a terra in ricordo dell’angoscia mortale patita nel giardino degli Ulivi. Dopo questa visione, Margherita Maria Alacoque subì ulteriori prove, sia fisiche che spirituali. Satana stesso ottenne il permesso di tentarla ad eccezione che sulla purezza. Ma il Signore che vegliava sulla sua sposa, le concesse finalmente una guida per la sua anima: il padre gesuita Claudio de la Colombière. A lui, il Signore volle che Margherita Maria Alacoque manifestasse i tesori del Suo Cuore affinché ne divulgasse il valore e l’utilità.

La grande rivelazione del culto al Sacro Cuore

Ma la grande rivelazione doveva ancora arrivare. Era nell’ottava del Corpus Domini del 1675 mentre Margherita Maria Alacoque si trovava in adorazione davanti al Santissimo Sacramento. Gesù le apparve e, aprendo il suo Sacratissimo Cuore, le disse: “Ecco il Cuore che ha tanto amato gli uomini, che non ha niente risparmiato, così da esaurirsi e consumarsi per dichiarare il suo amore, invece la maggior parte di loro mi ricompensano con l’ingratitudine, la disonestà, i sacrilegi, l’indifferenza e il disprezzo che mi dimostrano in questo sacramento di amore. La pena e il cruccio aumentano per essere trattato in tal modo anche dalle anime a me consacrate. Per cui ti chiedo che il venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini sia istituita una solennità speciale per onorare il mio Cuore: in questo giorno i fedeli dovranno comunicarsi e nel tempo stesso si dovrà fare oborevole ammenda, in riparazione alle ingiurie inferte durante questi giorni al Santissimo Sacramento. Io ti prometto che il mio Cuore si dilaterà per effondere copiosamente le predilezioni del suo amore su quelli che mi renderanno tali onori e saranno promotori di tale devozione presso altri”.

CONSACRAZIONE DELLA COMUNITA’ PARROCCHIALE AL SACRO CUORE

Prostrati davanti al tuo sacramento d’amore, o Gesù, noi adoriamo, lodiamo, amiamo il tuo Cuore Santissimo, sostanzialmente unito al Verbo di Dio. Benediciamo e ringraziamo il tuo Cuore, dalla cui pienezza abbiamo ricevuto ogni bene. O Cuore del Figlio di Dio, Cuore degno di adorazione, Cuore ferito per i nostri peccati, a te noi vogliamo consacrare noi stessi e la nostra comunità parrocchiale. In particolare ti consacriamo le famiglie della nostra parrocchia, perché diventino vere chiese domestiche, dove tu sia il centro e la sorgente i unità. Ti consacriamo i fanciulli e i giovani, perché non si smarriscano lontani da te, ma crescano nella fede e nelle virtù cristiane. Ti consacriamo gli ammalati, perché non cadano nello scoraggiamento o nella disperazione, ma sappiano offrire le loro sofferenze come sacrificio di espiazione  e di salvezza per se stessi e per tutti. Ti consacriamo i gruppi impegnati e tutte le nostre attività, perché fioriscano e diano frutti di testimonianza cristiana. Da parte nostra, ci impegneremo a rendere il nostro cuore simile al tuo, nella purezza e nell’amore. Scenda su di noi, o Signore, la tua benedizione, perché ci sia luce nell’ora del dubbio, sostegno nella prova e conforto nel momento della nostra morte. Amen.

FOTO RELATIVE ALLA GIORNATA DEL CORPUS DOMINI ANNO 2017 – click di Mattia Branco:

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