“Squarci di vita ecclesiale a Cancello ed Arnone” di Don Sabatino Sciorio

Cancello ed Arnone (Matilde Maisto) – E’ per domani 17 Aprile, alle ore 17,00, nella Chiesa ‘Maria Regina di tutti i Santi”, l’evento per la presentazione del libro “Squarci di vita ecclesiale a Cancello ed Arnone” di Don Sabatino Sciorio.

Qui di seguito si riporta la presentazione del volume ad opera dello stesso Don Sabatino che meglio spiega le motivazioni ed i contenuti del saggio.

Cari fedeli,

in  occasione della riapertura al culto della nostra chiesa parrocchiale Maria Regina di tutti i Santi, ho ritenuto utile ed opportuno, per solennizzare ancor più l’avvenimento e lasciarne duratura memoria, ampliare ed approfondire maggiormente il dialogo non solo con la comunità ecclesiale Maria Regina di tutti i Santi, al cui servizio svolgo il mio ministero di parroco, ma anche con quella d’origine Maria SS. Assunta in Cielo, proponendo notizie storiche ed agiografiche riguardanti entrambe le comunità, che nel corso dei secoli, pur nella loro diversa identità, hanno coabitato in sintonia di linguaggio, costumi e tradizioni. Inoltre, con questo piccolo saggio,   vorrei contribuire anche a consolidare nella coscienza dei lettori il ricordo di pagine che meritano di essere tramandate, perché costituiscono stimolo ed incoraggiamento ad essere sempre più degni di un patrimonio così prezioso di cui siamo fortunati eredi.

Dopo aver analizzato l’evoluzione dei titoli delle due parrocchie, mi è sembrato giusto mettere in luce le devozioni che hanno incisivamente alimentato la fede dei nostri antenati. Alcune di esse tuttora sussistono, ma, per ragioni di tempo e di spazio, ne ho dovuto tralasciare altre seppur ancora fiorenti.

 Tra le attestazioni più rilevanti di un culto antico nel tempo v’è quella di Sancta Maria sia a Cancello che ad Arnone sviluppatasi sotto vari titoli, quali Vergine del Rosario, Maria SS. Assunta in Cielo, Maria Regina, Madonna delle Grazie, Vergine del monte Carmelo, Vergine Immacolata, SS. Annunziata nonché Madonna dell’Arco.

Notevole era anche la dulia, di recente reintrodotta, per Santo Stefano, protomartire, del quale la Chiesa di Capua conserva un frammento del braccio, preziosissima reliquia. La considerazione per questo grande Santo era caduta, se non in oblio, in una sorta di disinteresse. Credo che rievocare nei nostri cuori il ricordo serbato dai nostri antenati possa costituire un momento di risveglio religioso ed un recupero opportuno della devozione per lui, che fu e resta martire esemplare, uomo del Vangelo e immagine viva di Cristo Signore!

Un’altra significativa testimonianza riguarda il vescovo di Sebaste (città dell’antica Armenia, in Asia minore), tanto caro da secoli alla nostra memoria storica e la cui venerazione è largamente diffusa e radicata pure nell’Arcidiocesi di Capua. Le notizie che espongo su San Biagio non soltanto vogliono alimentare la nostra fede, ma per di più custodire e tramandare ai posteri il profilo di un Santo al quale si sono rivolti, sempre con grande devozione, i nostri avi che vollero persino attribuire il nome di Sambiase ad un’area del territorio parrocchiale Maria SS. Assunta in Cielo di Cancello ed Arnone.

Una parallela ed importante documentazione ci viene anche dal culto, molto forte e sentito, per le anime del Purgatorio. Nonostante manchi attualmente, in entrambe le parrocchie, una raffigurazione sacra a prova di tale devozione, alcune ricorrenti liturgie la confermano: basti pensare alla consuetudine di far celebrare Messe in suffragio dei defunti e al settenario offerto ad essi nell’approssimarsi della commemorazione del 2 novembre.

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