Sul Coronavirus, dal Post

A oggi sono stati segnalati 15.113 casi positivi in Italia.
Sono le 18 e 35.Oggi, curve.Il senso di rimanere il più possibile a casa, di lavarsi spesso le mani, di incontrare meno gente possibile, di evitare i luoghi affollati, di chiudere i negozi, insomma, di tutto quello che ognuno di noi sta cercando di fare in questi giorni (più o meno diligentemente), è riassunto nel grafico qui sotto. Lo avrete probabilmente già visto in giro insieme ai tanti altri grafici sull’epidemia da coronavirus, ma se ce n’è uno da scolpirsi nella mente e raccontare agli altri è questo.

Partiamo dal contesto e cioè dalle variabili (i dati che cambiano) che indicano i due assi: quello verticale mostra il numero di casi giornalieri positivi al coronavirus, mentre quello orizzontale lo scorrere del tempo a partire dall’inizio dell’epidemia. Le due curve all’interno, quelle nelle due tonalità di azzurro, mostrano due scenari possibili nel corso di un’epidemia.

Il primo – quello con la curva che s’impenna velocemente – mostra che cosa accade se non si assumono misure per contenere i contagi durante un’epidemia con un nuovo virus, verso il quale non siamo immunizzati o vaccinati (proprio come nel caso attuale): ogni individuo infetto trasmette il virus a un paio o più di altre persone e il contagio si diffonde molto rapidamente. All’inizio non ci sono grandi problemi perché la quantità di malati che hanno bisogno di cure ospedaliere può essere gestita dal sistema sanitario: è al di sotto della sua capacità massima (la linea tratteggiata).

Il contagio prosegue però veloce e in poco tempo i casi positivi, compresi quelli che richiedono ricoveri, sono talmente tanti da essere al di sopra della capacità massima degli ospedali. Non ci sono più posti letto nei reparti, non ci sono macchinari a sufficienza per tutti nei reparti di terapia intensiva, il personale sanitario è stremato e sguarnito: il sistema collassa e muore una grande quantità di persone, che in condizioni normali (“di pace”, come si dice in gergo clinico) avrebbero avuto molte più opportunità di sopravvivere. Raggiunto il picco, l’epidemia tende poi a ridursi man mano che le persone si sono immunizzate ammalandosi e guarendo, ma come abbiamo visto a un costo di vite umane molto grande e doloroso.

Ora, osservate di nuovo il grafico.

Il primo scenario è quello che deve preoccuparci più di tutto e spingerci a fare ogni cosa per rendere possibile il secondo, quello della curva più piatta. In questo caso, il virus nuovo e l’epidemia esistono lo stesso, ma si adottano soluzioni per rallentarne il più possibile la diffusione. Tutte le cose che elencavamo prima – come stare il più possibile a casa e lavarsi bene le mani – servono a fare in modo che i nuovi contagi siano spalmati in un periodo più lungo rispetto al primo scenario, così che la curva non superi mai la linea della capacità massima del sistema sanitario. In questo modo gli ospedali restano certamente sotto sforzo rispetto al tempo “di pace”, ma possono comunque funzionare e garantire a tutti i trattamenti più adeguati contro la malattia.

In quella curva più bassa sono rappresentati tutti gli sforzi che stiamo facendo in questi giorni. E quelli che sta facendo con notevoli sacrifici negli ospedali il personale sanitario. C’è tutta la nostra storia e un pezzo del nostro futuro, lì dentro.

Oggi in Italia
La Protezione Civile ha annunciato che i casi totali di positivi al coronavirus rilevati dall’inizio dell’epidemia in Italia sono 15.113, un aumento di 2.651 rispetto a ieri. I morti sono più di mille: per la precisione, 1016. I ricoverati con sintomi sono 6.650 e in terapia intensiva ci sono 1.153 pazienti. Le persone segnalate come guarite e dimesse dagli ospedali sono nel complesso 1.258: il dato dovrebbe man mano aumentare, considerando che per i casi più seri la malattia richiede in media un paio di settimane di ricovero. I nuovi dati indicano un aumento consistente, dopo un parziale rallentamento nei nuovi casi dei giorni scorsi.

Negozi chiusi
Oggi la maggior parte dei negozi in Italia è rimasta chiusa in seguito a un nuovo decreto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, annunciato nella serata di ieri. Da oggi possono rimanere aperti solamente i negozi di alimentari e i supermercati (ma non i mercati all’aperto), le farmacie, i tabaccai e le edicole. Oltre ai negozi, sono chiusi i bar, i pub e i ristoranti, che potranno però fare servizio a domicilio. Potranno rimanere aperti i locali nelle stazioni, negli aeroporti e nelle stazioni di servizio per le automobili. La chiusura interessa anche i parrucchieri e i servizi estetici. Industrie e fabbriche possono continuare a lavorare, a patto che rispettino protocolli di sicurezza più rigidi, a cominciare dalla distanza tra i lavoratori. I servizi di trasporto pubblico e per le merci restano attivi.

Roma, vuota.

Commissario
Conte ha anche annunciato la nomina di Domenico Arcuri a commissario delegato del governo: “Per potenziare la risposta delle strutture ospedaliere a questa emergenza sanitaria”. Arcuri sarà soprattutto impegnato nei piani di rafforzamento della produzione e della distribuzione del materiale sanitario per gli ospedali. Calabrese, 57 anni, Arcuri dal 2007 ha diretto Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo dell’impresa.

FAQ
Dopo i nuovi provvedimenti, il governo ha aggiornato la sua pagina dedicata alle domande frequenti sulle restrizioni per il coronavirus. Aiutano a fare chiarezza, anche se non completamente, dopo che presidente del Consiglio, Protezione Civile, forze dell’ordine e amministrazioni locali hanno dato qualche informazione discordante soprattutto sulla possibilità di potere uscire o meno di casa per fare una passeggiata.
Il senso delle restrizioni è comunque quello di comunicare l’urgenza e l’importanza di restare a casa, quindi il senso è che ognuno decida in coscienza se l’uscita che ha in programma sia davvero importante. Ed utile avere con sé un modulo.

Partite IVA
Le partite IVA – professionisti, artigiani e lavoratori autonomi – sono una delle categorie più esposte alla crisi economica causata dalla pandemia di coronavirus. A differenza dei normali dipendenti, infatti, le partite IVA non hanno accesso ai più comuni ammortizzatori sociali, come le varie forme di cassa integrazione, che permettono alle aziende di utilizzare fondi speciali per continuare a pagare i dipendenti, anche quando cessano i normali ritmi di lavoro. E se non lavorano non guadagnano, al contrario di molti dipendenti – pubblici e privati – che in questo momento, pur restando a casa, continuano a percepire il proprio stipendio. Il governo ha detto che sta studiando una serie di norme specifiche che saranno presentate nel dettaglio nel corso dei prossimi giorni. Mercoledì il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha annunciato che saranno sospesi gli adempimenti fiscali, cioè il versamento di contributi e imposte (il dettaglio di quali e per chi esattamente non è invece ancora stato deciso).

Cuba-Italia
Il ministero della Salute di Cuba ha comunicato che tre turisti italiani sono risultati positivi al coronavirus. Erano arrivati dalla Lombardia il 9 marzo e alloggiavano insieme a un quarto italiano, risultato negativo, in un ostello della città Trinidad. Ora sono ricoverati nell’Istituto di medicina tropicale “Pedro Kouri”, a L’Avana: le loro condizioni non sono gravi.

Donald Trump
Mercoledì sera alle 21 (in Italia erano le prime ore di oggi), il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha tenuto un discorso dalla Studio Ovale della Casa Bianca sul coronavirus, dopo avere per settimane minimizzato il problema senza dare retta ai consigli di molti esperti. Trump ha annunciato la sospensione per 30 giorni di tutti i voli dall’Europa, a eccezione dei paesi che si trovano fuori dall’area Schengen, quella di libera circolazione. Per la prima volta Trump ha usato toni più seri e adeguati sull’epidemia.
Poche ore prima dell’annuncio, la rivista scientifica Science aveva pubblicato un durissimo editoriale nei confronti di Trump per la gestione dell’emergenza sanitaria, accusandolo di “insultare la scienza”.

Tom Hanks
Pubblicando su Instagram la foto che vedete qui sopra, l’attore statunitense Tom Hanks ha comunicato di essere risultato positivo al coronavirus, insieme alla moglie Rita Wilson. La coppia si trova in Australia, dove Hanks stava partecipando alla produzione di un film sulla vita di Elvis Presley. Hanks e Wilson hanno 63 anni e per ora non mostrano particolari sintomi, a parte un po’ di febbre e tosse; resteranno in isolamento fino a quando lo riterranno opportuno le autorità sanitarie.

India
Il governo indiano ha sospeso i visti turistici a causa della diffusione del coronavirus. La sospensione riguarderà la concessione di nuovi visti dal 13 marzo al 15 aprile, ma non sarà valida per i visti riservati a diplomatici e organizzazioni internazionali e per i visti di lavoro. L’ufficio immigrazione del governo ha specificato che chi potrà usufruire ancora del visto dovrà comunque sottoporsi a 14 giorni di quarantena se arriva in India dopo il 13 marzo ed è stato in uno di questi paesi dopo il 15 febbraio: Cina, Italia, Iran, Corea del Sud, Francia, Spagna e Germania. Finora in India sono risultati 60 casi di contagio da coronavirus e nessun morto.

NBA
La NBA, la principale lega di basket del Nord America, ha annunciato la sospensione del campionato fino a data da destinarsi a causa del coronavirus. La decisione è stata assunta dopo che un giocatore degli Utah Jazz era risultato positivo ai test. Il giocatore è Rudy Gobert, che qualche giorno fa aveva toccato per scherzo tutti i microfoni dei giornalisti per sdrammatizzare e prendere in giro le decisioni della lega contro il coronavirus.

Serie A
I club di Serie A si riuniranno venerdì e poi con la FIGC lunedì 23 marzo, la data in cui probabilmente si capirà che ne sarà del campionato quest’anno. Secondo le dichiarazioni del presidente federale Gabriele Gravina, se il campionato non potesse essere concluso come previsto dal calendario, le possibilità al vaglio di Lega e FIGC per rimediare sarebbero tre.
Intanto si segnalano i primi casi positivi tra i giocatori: Daniele Rugani della Juventus e Manolo Gabbiadini della Sampdoria.
Intanto è stato anche sospeso il campionato di calcio spagnolo.

Formula 1
La McLaren non parteciperà al primo Gran Premio di Formula 1 del 2020 in programma domenica all’Albert Park di Melbourne, in Australia. I dirigenti lo hanno deciso dopo che un dipendente era risultato positivo al coronavirus. Il ritiro della McLaren potrebbe ora compromettere l’inizio del Campionato mondiale di Formula 1, che finora non era stato mai messo in discussione dagli organizzatori.

Borse
La Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato oggi le sue prime misure per far fronte alle conseguenze della pandemia di coronavirus. Anche se le decisioni sono state apprezzate da vari esperti e sono articolate in modo da potere essere ulteriormente ampliate, l’annuncio non è riuscito a ridare ottimismo ai mercati finanziari: c’entra probabilmente una frase infelice pronunciata dalla presidente Christine Lagarde durante la conferenza stampa. Lagarde ha detto che il ruolo della BCE «non è ridurre gli spread», il che è sembrato a molti un’indicazione che la presidente non intenda proteggere i paesi più deboli che usano l’euro come moneta. Alcuni hanno paragonato la sua frase all’esatto opposto del famoso “whatever it takes” pronunciato da Mario Draghi al culmine della crisi dell’eurozona, nel 2012.
A Milano la borsa è andata malissimo: ha perso il 17 per cento, la sua peggiore seduta di sempre.

Scuole altrove
Il primo ministro irlandese Leo Varadkar ha deciso la chiusura di tutte le scuole a partire da oggi e fino al 29 marzo per limitare la diffusione del contagio da coronavirus. Varadkar ha anche detto che saranno vietati gli assembramenti con più di 500 persone all’esterno e con più di 100 persone in spazi interni, e ha invitato le persone a lavorare da casa, quando possibile. Finora in Irlanda sono stati rilevati 43 contagi da coronavirus e 1 morto.
Anche in Danimarca sono state chiuse le scuole, così come le università e i musei. Scuole chiuse anche a El Salvador, dall’altra parte del mondo.

Marte
Il coronavirus ha complicato le cose anche all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e a quella russa (Roscosmos), che avevano in programma per questa estate il lancio di Rosalind Franklin, un nuovo rover (robot automatico), per Marte. Problemi tecnici precedenti e l’impossibilità di gestirli a causa delle limitazioni ai viaggi delle persone per il coronavirus hanno indotto a un rinvio. Se ne riparlerà tra due anni, quando la posizione di Marte relativa alla Terra sarà nuovamente propizia per un lancio.

Abbatti la curva
Sarebbe bello poter stampare quel grafico sull’epidemia per appenderlo sul frigo o passarlo ai vicini?
Eccolo, in pdf, pronto da stampare.

Brevemente: grazie davvero tantissimo a voi che ci mandate messaggi affettuosi e gentili per questa newsletter. Siamo sulla stessa barca. Invece, molte persone ci chiedono informazioni e istruzioni a cui non riusciamo a dare risposte, salvo le indicazioni alle fonti che citiamo qui e nella pagina speciale del Post. Vi suggeriamo di consultare questa pagina con i numeri verdi regionali o di chiamare il 1500, numero di pubblica utilità del ministero della Salute.

Visto che bisogna stare in casa: sette cose da guardare stasera, in TV o in streaming

Ci sentiamo domani. Ciao!

0 Comments

No comments!

There are no comments yet, but you can be first to comment this article.

Leave reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *