Sul Coronavirus, dal Post

A oggi sono stati segnalati 238.159 casi positivi in Italia.
Sono le 18 e 10.
Le residenze sanitarie assistenziali (RSA, quelle che comunemente chiamiamo “case di riposo” comprendendo nella definizione strutture molto diverse tra loro) sono state uno dei luoghi in cui l’epidemia da coronavirus si è diffusa più rapidamente in Italia, e con esiti pesanti per il numero di decessi dovuti alla COVID-19. Se n’è parlato spesso negli ultimi mesi, e ora un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) conferma che centinaia di decessi nelle RSA da febbraio hanno riguardato anziani risultati positivi al coronavirus, con migliaia di altri casi che rimangono “sospetti”, perché non si è provveduto per tempo a eseguire i test tramite tampone per verificare la presenza del virus.

L’ISS ha basato la sua indagine sulle risposte a un questionario inviato a 3.417 RSA in tutta Italia, al quale hanno risposto 1.356 strutture che all’inizio di febbraio ospitavano nel complesso 97.521 residenti, con una media di 72 ospiti per ogni struttura. Dal primo febbraio al momento della compilazione dei questionari (marzo – primi giorni di maggio) sono risultati 9.154 decessi nelle RSA, con una maggiore incidenza in Lombardia, Piemonte e Veneto. Il tasso di mortalità, per qualsiasi causa e calcolato come numero di morti sul totale dei residenti, è stato del 9,1 per cento.

680 su 9.154 deceduti erano risultati positivi al tampone, mentre 3.092 mostravano sintomi simili a quelli dell’influenza, condizione che non può fare escludere che diversi di loro avessero un’infezione da coronavirus (COVID-19 e influenza sono due malattie differenti, ma alcuni sintomi sono in comune, soprattutto nella fase iniziale dell’infezione).

Il 7,4 per cento del totale dei decessi ha quindi interessato ospiti nelle RSA per i quali era stata riscontrata la presenza del coronavirus, mentre il 33,8 per cento delle morti ha riguardato residenti con sintomi simil-influenzali.

Nelle RSA vivono per lo più persone anziane e con diversi problemi di salute, quindi a maggior rischio di sviluppare sintomi gravi dovuti alla COVID-19. L’indagine ha raccolto segnalazioni su difficoltà organizzative da parte delle strutture, sia nella gestione del personale (dispositivi di protezione individuale) sia degli ospiti, con difficoltà a isolarli adeguatamente per evitare che si diffondesse il contagio.

Saranno necessari ulteriori studi e approfondimenti per capire che cosa sia andato storto nelle strutture che accolgono gli anziani, ma l’indagine dell’ISS offre comunque dati rilevanti sugli effetti dell’epidemia in luoghi talvolta trascurati e dimenticati

In Italia, oggi
La Protezione Civile ha comunicato che dall’inizio dell’epidemia in Italia sono stati rilevati 238.159 casi positivi, 333 in più di ieri, quando ne erano stati segnalati 329 in più rispetto al giorno precedente; la Lombardia da sola ha quasi due terzi dei casi segnalati nelle ultime 24 ore. 

I morti totali sono 34.514, quindi 66 in più rispetto a ieri. Nei reparti di terapia intensiva sono ricoverate 168 persone con COVID-19, 5 più di ieri.

“Bonus vacanze”
L’Agenzia delle Entrate ha fornito nuove informazioni su come ricevere il cosiddetto “Bonus vacanze” per questa estate, cioè il contributo previsto dal “Decreto rilancio” dello scorso 17 maggio con cui il governo confida di sostenere il settore del turismo dopo la crisi dovuta all’emergenza coronavirus. Il bonus consiste in un contributo per il pagamento dei servizi offerti da alberghi, bed & breakfast e agriturismi italiani nel periodo fra il primo luglio e il 31 dicembre del 2020. Ha un valore massimo di 500 euro e può essere richiesto da tutte le famiglie con ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a 40mila. Trovate qui tutti i dettagli.
E se non avete idea di quanto sia il vostro ISEE, partite da qui.

Donazione
I primi due casi di coronavirus rilevati in Italia, una coppia di cittadini cinesi, hanno donato 40mila dollari per contribuire alla ricerca sul coronavirus all’Istituto Spallanzani di Roma, dove erano stati ricoverati e curati durante la loro malattia. L’uomo e la donna, di 66 e 67 anni, originari della provincia di Wuhan, epicentro della pandemia, erano tornati in Cina dopo essere stati dimessi nella seconda metà di aprile. L’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, in una nota pubblicata sulla pagina Facebook dell’assessorato ha scritto: “La scelta di fare una donazione a favore dell’Istituto Spallanzani è un atto di grande generosità e di riconoscenza”.

Cassa integrazione
L’Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS) dice nel suo ultimo rapporto che nel mese di maggio sono stati autorizzati 849,2 milioni di ore di cassa integrazione con la causale “emergenza sanitaria covid-19”, un numero vicino a quello del mese precedente (ad aprile ne erano state concesse 832,4 milioni). Se si sommano le ore di cassa integrazione degli ultimi due mesi si arriva a 1,68 miliardi di ore, un dato senza precedenti.

Carne
A Rheda-Wiedenbrück, nel nord della Germania, più di 600 persone sono risultate positive al coronavirus. I nuovi contagi sono tutti legati a un macello gestito da Tönnies, una grande azienda tedesca del settore della carne. I test sono stati effettuati su circa mille persone, ma ne sono in programma altri. Circa settemila persone che vivono nell’area sono state messe in isolamento e sono state assunte altre misure per contenere il focolaio.

L’OMS ha interrotto di nuovo i test sull’idrossiclorochina ?

Kazakistan
L’ex presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev, è risultato positivo al coronavirus: ha 79 anni ed è stato ininterrottamente al governo dal 1990, quando il Kazakistan era diventato indipendente, fino al marzo del 2019, quando aveva annunciato le sue dimissioni. Le condizioni di Nazarbayev sono state riferite dal suo addetto stampa su Twitter, specificando che al momento si trova in isolamento e che le sue condizioni non sono preoccupanti.

A proposito di distanziamento fisico, gita al lago nei pressi di Monaco di Baviera, in Germania (Sven Hoppe/dpa via AP)

Senza pubblico
Da più di un mese è ricominciata la Bundesliga, il più importante campionato tedesco di calcio, e in questi giorni anche la Liga spagnola e la Premier League inglese. Da sabato 20 giugno ricomincerà anche la Serie A, dopo che già il calcio professionistico italiano è tornato da qualche giorno, assegnando anche la Coppa Italia. Il tutto sempre senza spettatori, in stadi con gli spalti vuoti e notevolmente più silenziosi del solito.
Per chi guadagna dai diritti televisivi su quelle partite, e per chi in televisione le trasmette, è un problema: senza spettatori e senza cori le partite rischiano di sembrare un allenamento più che un grande evento sportivo, e coinvolgere meno il pubblico. Per risolvere il problema qualcuno sta cominciando a inventarsi qualcosa: per esempio aggiungere il “pubblico virtuale”, oppure ascoltare in sottofondo alla telecronaca la registrazione audio di uno stadio pieno di spettatori che seguono la partita e che reagiscono più o meno direttamente a quel che accade nel campo, un po’ come succede nei videogiochi (o con le risate finte nei telefilm).

Camper
Molti nei prossimi mesi cercheranno di fare le vacanze evitando mezzi e posti particolarmente affollati come aerei, treni, alberghi e villaggi turistici. In diversi suggeriscono che una delle soluzioni più semplici potrebbe essere noleggiare un camper: l’idea è piuttosto diffusa, tanto che di recente il New York Times ha scritto che negli Stati Uniti le compagnie che li affittano stanno registrando «un enorme aumento delle prenotazioni». In Italia si parla di aumenti considerevoli degli affari delle principali aziende che li noleggiano. Abbiamo messo insieme una guida minima, nel caso in cui vogliate improvvisare una vacanza in camper.

Ci sentiamo domani, campeggiatori, camperisti e campanari. Ciao!
 

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