All’alba del Novecento, e anche dopo, decine di voci vibravano per le strade di Milano. Voci sonore, cavernose, tonanti: dello spazzacamino; del venditore di uccelli imbalsamati, che grazie alla pubblicità avevano il potere di sconfiggere le tarme; dell’ombrellaio; dell’arrotino; della donna che commerciava in segatura; della banda musicale del Tirazza,