di Luigi Fiammata I biglietti da cinquanta, e da cento euro, si ammucchiavano sul tavolo. Erano un monte disordinato. Come un nido che aspettasse il suo cuculo. Silvana, mi guardava, seduta di fronte a me. Gli occhi increduli. Forse spaventati. Alla mia sinistra, Leonardo, teneva le carte da gioco chiuse,