Tanto tuonò che piovve!

di Raffaele CARDILLO

Abbiamo ritenuto, preferito, commentare l’oceanica <Vittoria del NO>, nel recente Referendum Costituzionale, qualche giorno dopo dall’evento, proprio per evitare fastidiosi coinvolgimenti in una qualunque rissa mediatica, che con una certa frequenza si va cristallizzando sui social!

Per la verità un fenomeno poco dignitoso che si potrebbe evitare: uno spettacolo da rifuggire che è non proprio un esempio di <bon ton>!

Siamo letteralmente sconcertati nell’assistere al persistente ricorso a fraseologie di dubbio gusto, per far valere inconsistenti interpretazioni di normative, e farle apparire come assiomi, inconfutabili, veri e quindi non da dimostrare!

Ora, vorremmo dire a questi <detentori e depositari di verità> che, certe volte, sarebbe auspicabile fare delle necessarie abluzioni di umiltà, e non giova irrigidirsi su posizioni, ritenute dai più traballanti, e destituite da ogni fondamento logico.

Intrattenere un dialogo con un qualsivoglia interlocutore, su un piano di reciproco rispetto, senza che vi siano forzature ideologiche né prevaricazioni dialettiche, che tendano a demonizzare l’avversario e a demolirlo, solamente perché ha idee diverse: non costituisce motivo di debolezza, anzi rappresenta la connotazione di un animo nobile, suscettibile dei più lusinghieri apprezzamenti!

A proposito del risultato quasi plebiscitario a favore dei fautori del “NO”, bisogna dire, senza urtare suscettibilità, che era facilmente pronosticabile, data l’epidermica avversione degli Italiani, verso i promotori, i profanatori di quel Tempio Sacro che è la <COSTITUZIONE ITALIANA>!

Non si potevano alterare, impunemente, quelli che erano i “SACRI DOGMI” propugnati dai nostri <NOBILI PADRI COSTITUENTI>, barattati e imbrattati, sotto dettatura delle Lobbies Internazionali, da <Accademici della Crusca> quali: Boschi, Verdini e Alfano, la possente Trimurti dell’ormai credo renziano!

Gli Italiani tutti non ci stanno più ad essere gabbati, turlupinati da <venditori di fumo> e al soldo delle Multinazionali e delle Triadi Comunitarie, che mercificano la nostra Sovranità Nazionale per un piatto di lenticchie!

La marea dei <NO> è la palese dimostrazione di questo rivolgimento verso il potere costituito, da non essere etichettato come “gretto populismo”, ma una consapevole presa di coscienza del POPOLO SOVRANO!

Il fine ultimo è che l’ITALIA RISORGA, che si riappropri di quanto indebitamente le è stato sottratto, che l’Istituto di Emissione ritorni a battere moneta, cioè a svolgere quel suo ruolo primigenio ossia di guardiano della nostra politica monetaria, solo in tal modo il nostro Debito Pubblico potrà cominciar ad essere addomesticato e riportato nell’alveo della normalità!

Solamente ristabilendo certi equilibri e con una conduzione politica diversa, la nostra amata Patria potrà incamminarsi verso futuro non più nebuloso, ma foriero di rosee e prospere aspettative: l’occasione è propizia non lasciamocela scappare!

 

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