Treni in tilt lungo la tratta laziale della ferrovia Roma-Napoli, disagi anche all’utenza casertana

di Daniele Palazzo

CASERTA-Numerosi i pendolari che hanno fatto le spese dell’ennesimo inconveniente, occorso, quest’oggi, sulla tratta della linea ferrata, cosiddetta “Direttissima”, che collega la stazione ferroviaria di Napoli a quella di Roma. Tra loro, un discreto numero di clienti di Trenitalia dell’Agro Aversano, del Basso Volturno e delle fascia del litorale casertano che va da Mondragone a Sessa Aurunca. Sia per loro che per i loro colleghi laziali, una domenica che definire da incubo sarebbe sicuramente riduttivo. Questa volta,  all’origine dell’inghippo un guasto all’apparato di distribuzione dell’energia elettrica necessaria al buon funzionamento delle strutture che permettono la circolazione dei convogli. Per conseguenza dell’increscioso fuori programma ventosi a determinare, i passeggeri di tutti i treni in transito sono stati fatti scendere negli scali di Priverno-Fossanova e Latina Scalo. Intorno alle 15.00 le prime avvisaglie del problema, per la cui risoluzione le squadre di tecnici intervenuti hanno dovuto lavorare per alcune ore. Intanto, tra le persone “appiedate” dal nuovo intoppo tecnico verificatori lungo i binari pontini della citata linea ferrata crescevano incredulità e rabbia. Non è la prima volta, infatti, che lungo i 200 chilometri della”Direttissima” si vengano a determinare, quando per un motivo, quando per un altro, situazioni paradossali che ingenerano problemi su problemi ai pendolari. Da sottolineare, infine, che la Direzione di Trenitalia, oltre a provvedere  ad eliminare l’intoppo che ha bloccato la circolazione dei treni nel tratto indicato, si è dichiarata disposta ad andare incontro ad ogni esigenza dell’utenza interessata, facendo fino in fondo la sua parte.

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