Una tre giorni per non dimenticare: 5 maggio 2018, Sarno 20 anni dopo.

A ricordare la tragedia apocalittica che in pochi attimi spezzò 137 vite umane “ noi c’eravamo!”

di  Domenico  Petrillo

    Add. Stampa e R,E.

A.A.A.: Sez.  di   Caserta

 

Ebbene sì, a commemorare quelle vite stroncate a Sarno il 5 maggio del 1998 dal fiume di fango staccatosi dalle pendici del monte Pizzo d’Alvano, c’erano tutte le Istituzioni. C’erano i rappresentanti dell’Aeronautica Militare che giunsero sul posto tra i primi con alcuni elicotteri, i rappresentanti dei Vigili del Fuoco, dell’Arma dei Carabinieri presenti in ogni dove, della forestale, Guardia di Finanza, Protezione Civile e tanti altri ancora.  La sobria, ma sentita cerimonia, è iniziata in mattinata con una particolare alzabandiera effettuata dagli instancabili soci dell’Associazione Arma Aeronautica di Caserta con un pallone sonda che, al suono dell’inno nazionale, ha librato nell’aria il vessillo tricolore salutato da tutti i rappresentanti militari inquadratisi per l’occasione.  Appena dopo, il 1° Maresciallo Enrico Annunziata, Presidente dell’Associazione Arma Aeronautica di Sarno e organizzatore della cerimonia in collaborazione con il Comune di Sarno e il patrocinio della Regione Campania e della Provincia di Salerno, nel suo discorso introduttivo ha ricordato con commozione quei tragici momenti che in un niente  distrussero, materialmente e moralmente, un territorio florido pieno di tradizioni e di storia. Ha voluto rimarcare con forza come quelle profonde cicatrici  che resteranno per sempre nella memoria di tutti i cittadini, dovranno fungere da stimolo per continuare a  far risorgere l’agro sarnese più forte di prima. Anche il Sindaco dott. Giuseppe Canfora, dopo aver ricordato quelle ore che stravolsero geomorfologicamente la conurbazione della città, ha voluto evidenziare tutto quello che già è stato fatto per Sarno e quello che ancora resta da fare per portare, definitivamente, il territorio in sicurezza e terminare la ricostruzione degli ultimi alloggi.   Il Presidente della Regione Campania On. Vincenzo  De Luca, massima autorità politica presente alla commemorazione,  ha colto l’occasione per riferire su quello che le Istituzioni hanno già fatto e ha promesso che Sarno non sarà lasciata sola poiché è stato già approvato e finanziato il progetto per la totale riqualificazione dell’ex ospedale “Villa Malta” della frazione di Episcopio, simbolo dell’alluvione di Sarno. Anche il Generale Ispettore Gennaro Cuciniello, Capo Servizio di Commissariato e Amministrazione, in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare  Generale Enzo Vecciarelli, ha ringraziato ora per allora i piloti e specialisti del 9° stormo di Grazzanise che in quei giorni, nonostante  le impervie e proibitive condizioni meteo, riuscirono a portare in salvo 240 vite umane. Non pochi i riconoscimenti tributati ai tanti  cosiddetti  “eroi per caso” che contribuirono ad aiutare la popolazione in quei tragici momenti.  Molto toccanti  anche i messaggi pervenuti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.   La seconda parte della commemorazione è continuata nel pomeriggio con la celebrazione, nella Chiesa madre di Episcopio, di una Santa Messa in suffragio delle vittime officiata  dal vescovo di Sarno Mons. Giuseppe Giudice che, rivolgendosi soprattutto ai  giovani, li ha  esortati  a rispettare la natura che è l’unica “Madre e Vita della la nostra Terra”. Hanno manifestato la propria solidarietà alle varie funzioni della tre giorni di commemorazione, la Fanfara dell’Aeronautica Militare Italiana e quella della Brigata Garibaldi con sede a Caserta.

 

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