Uniti per Alife: lavatoio coperto, dossi a norma di legge e depuratore già appaltato per Totari. I candidati all’unisono: “facciamo chiarezza”

ALIFE – S’infittiscono gli appuntamenti in programma per la lista Uniti per Alife, stasera tutti nella frazione San Michele, presso la chiesa nuova, alle ore 21:00.

E intanto sempre numerosi i cittadini presenti ieri sera nella frazione Totari, secondo comizio per la squadra Uniti per Alife e dunque occasione per ripresentare tutti i candidati. A prendere per prima il microfono la candidata Maria Imperadore (classe 1961, neurologa). Proprio perché “a casa” Maria Imperadore ha subito riportato l’attenzione sulla frazione, affermando che il degrado economico, culturale e sociale per chi vive nelle frazioni è ancora più evidente perché si percepisce ancora di più il senso di abbandono. Tanto da chiedersi “c’è una volontà politica, forse, a mantenere il degrado nel nostro territorio?” e quindi anche in virtù di questo il primo passo è, secondo la candidata, puntare sull’associazionismo creando una Pro Loco Totarese. E ancora: “per noi di Uniti per Alife la cosa più importante è la crescita del paese e il risanamento del debito. Noi abbiamo “memoria”, la memoria è la nostra storia: personale e collettiva. Guai se non avessimo memoria, e questo ve lo dico anche da neurologa, e proprio perché noi ce l’abbiamo vi dico che non vogliamo più indebitamento facile e scriteriato”, ha precisato Imperadore.

A seguire gli interventi del candidato Angelo Giammatteo (classe 1956, imprenditore) che in qualità di assessore uscente dell’amministrazione Avecone ha precisato: “sono stato sempre presente e vicino alle iniziative da delegato alla scuola. Il nostro impegno è stato massimo, e le mamme presenti mi sono testimoni, a mantenere aperta la scuola qui a Totari, ora scuola completa, non manca niente. Abbiamo ereditato un Comune ridotto all’osso, l’amministrazione di cui io mi onoro di aver fatto parte ha ereditato debiti a iosa, debiti lasciati da 10 anni di mala amministrazione, debiti che ci siamo ritrovati tutti sul groppone. E vi posso assicurare che l’amministrazione Avecone ha iniziato un’opera di risanamento non indifferente: noi per cinque anni abbiamo pagato più di sei milioni di euro di debiti, e quindi adesso possiamo guardare con fiducia al futuro. Abbiamo ereditato dall’amministrazione 2011 guidata da Roberto Vitelli e Maddalena Di Muccio un meno 800 mila euro. Solo nell’anno 2010 – continua Giammatteo – è stato creato un buco nella gestione Tarsu di 500mila euro: non è stata pagata la ditta che raccoglieva l’immondizia. Caro Roberto, eri tu l’assessore, hai gestito tu insieme alla fecente funzioni, eravate voi che guidavate la macchina. Noi dobbiamo essere propositivi ed ottimisti, caro Salvatore Cirioli, perché la programmazione fatta dall’amministrazione Avecone porterà ad Alife qualcosa come 17 milioni di euro (di opere pubbliche). Cari amici, voi a Totari avrete un nuovo depuratore, già appaltato, nessuno lo può togliere. Anche l’amministrazione Avecone nella battaglia contro il biodigestore è stata in prima linea, sempre. Siamo andati la prima volta a Roma dal Presidente Caldoro (ex governatore della Campania) col Sindaco Avecone ed altri, e ci ha dato la prima risposta: se il popolo non lo vuole il Biodigestore non si farà, e così è stato, perché non lo faranno. Ma non si sono arresi, anzi, loro stanno facendo campagna elettorale insieme a qualche vostro candidato. Io non ho paura di dirlo, io scheletri negli armadi non ne ho: loro hanno armadi che sono diventati scheletri”.

Poi l’intervento del candidato Michele Grauso (classe 1951, segretario di Enti Pubblici in pensione): “il bilancio di un Comune è da gestire come quello di una casa. L’usato sicuro, come si autodefiniscono, della lista avversaria tanto sicuro non è stato”. E a tal proposito ha citato uno dei tanti passi del libro di Daniele Cirioli (Good Morning Alife) dove si possono trovare dettagli sull’acquisto di banane e olio, per esempio. Notizia che finì anche sulla stampa nazionale: “Stanziati settemila euro per l’acquisto di stampati, ma sono arrivati 235 chili di banane e 270 chili d’olio”.

Alfonso Santagata (classe 1959, medico) ha dato un altro contributo importante alla discussione: “essendo stato assessore ai lavori pubblici nell’amministrazione Avecone mi sono ritrovato spesso qui a Totari e voi lo sapete bene. Sapete bene le non poche difficoltà inerenti le fogne, per esempio. Di fronte a numerosi scavi, fatti sempre con immani sacrifici economici, abbiamo scoperto che i lavori hanno dell’incredibile: un’inclinazione sbagliata che ha portato a danni disastrosi. E’ stata anche mia premura curare la villetta, l’illuminazione, la chiesa e sempre con ristrettezze economiche che non ci hanno permesso di fare oltre.

A concludere il candidato sindaco Salvatore Cirioli: “in concomitanza al nostro comizio stasera è stata organizzata una riunione poco distante da qui, ma la gente libera è in questa piazza. Un’ordinaria amministrazione fatta bene, questo mi sento di promettervi. I problemi delle fogne, quelli legati all’elettricità e all’acqua, su questo bisogna fare bene. Ci metto la faccia e vi prometto la copertura del lavatoio e la sistemazione dei dossi a norma di legge, e questo subito, entro i primi 100 giorni. Hanno permesso lo sversamento dei liquami qui a Totari perché i depuratori non funzionavano, hanno fatto le fogne contro i principi della fisica, noi vi rottamiamo”. “La ricchezza di queste zone sono i prodotti locali, quelli dovranno essere il nostro futuro”, così ha concluso Cirioli dando appuntamento a tutti per il comizio di sabato in Piazza Vescovado dove molte altre cose saranno chiarite e brindando sul palco con un vino eccellente perché prodotto a Totari.

 

Adele Consola

Giornalista freelance

Ordine dei Giornalisti della Campania N. 144519

 Mail adeleconsola2@gmail.com

 

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