Uno degli ultimi discendenti di Dante Alighieri aprirà la “Maratona Dantesca” a Caserta

Mille lettori coinvolti e tanti nomi eccellenti. Si comincia il 9 gennaio nell'Aulario di Santa Maria Capua Vetere della Seconda Università di Napoli

Ci sarà anche uno degli ultimi discendenti di Dante Alighieri ad aprire la “Maratona Dantesca” che celebra a Caserta il Sommo Poeta con una no-stop di lettura della Divina Commedia, terzina per terzina.

È l’unica iniziativa del genere in Italia organizzata a chiusura delle celebrazioni dantesche: il 750esimo anniversario della nascita del Sommo Poeta.

E per declamare “Nelmezzo del cammin di nostra vita” e l’inizio dell’Inferno verrà Sperello di Serego Alighieri, dall’Osservatorio astronomico di Arcetri, astrofisico, appassionatissimo di motociclismo e autore, tra l’altro, di un incredibile “Viaggio in moto da Perugia a Pechino lungo le Vie della Seta”.

Discendente del ramo materno di Dante (l’ultima pronipote diretta, Ginevra, nel ‘500 sposò un Serego e unì i cognomi), il professore apre il gruppo di testa della maratona sabato 9 gennaio alle 15 nell’Aulario di Santa Maria Capua Vetere della Seconda Università di Napoli, che organizza l’iniziativa con l’Ucsi, l’Unione cattolica della stampa italiana, la Reggia di Caserta, la Scuola Nazionale dell’Amministrazione, la Dante Caserta e nazionale, la Scuola Specialisti dell’Aeronautica e alcuni istituti scolastici del capoluogo e non solo: Liceo Classico Giannone, Liceo Classico Manzoni, Istituto Professionale Mattei, che presta i suoi allievi filmaker, insieme con l’Accademia di Belle Arti di Napoli; Liceo Pizzi di Capua, Fondazione Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni e tanti altri.

“Ci sono state tante letture dantesche in Italia – spiega la pro-rettrice vicaria della Sun, Rosanna Cioffi – ma noi siamogli unici a farne una completa della Commedia. Con questa iniziativa l’università esce dalla sua turris eburnea e continua l’opera di educazione all’esterno, restituendole il suo senso più profondo, che non sta nel nozionismo ma nella trasmissione di valori”.

“La Commedia – conclude la Cioffi – ha sempre avuto il valore di accomunare gli italiani pure nel rispetto delle differenze, sia per l’operazione di codifica linguistica fatta da Dante che per la dimensione enciclopedica dell’opera, la sua pluralità e complessità filosofica e culturale “. Si tratta di una manifestazione popolare per riportare Dante tra la gente, aprendo luoghi storici sempre chiusi anche tutta la notte di sabato e nella giornata di domenica 10 gennaio.

Dopo l’Aulario, sabato 9 alle 20 le letture proseguono presso l’Aula Magna del College della Pubblica Amministrazione alla Reggia di Caserta (mai aperto di notte dalla sua fondazione, che ospiterà i lettori dalle 20 alle 9 di mattina), per poi concludersi alla Cappella Palatina della Reggia, dalle 9 di domenica 10 gennaio fino a pomeriggio inoltrato. “La fortuna della Commedia la fece la sua diffusione tra la gente comune – ricorda Luigi Ferraiuolo, ideatore dell’iniziativa e responsabile della sezione casertana dell’Ucsi (Unione cattolica stampa itaiana) – Non sarà un’iniziativa riservata ai vip ma una lettura di popolo, frutto di un lavoro corale fatto dalle istituzioni casertane che mettono a disposizione strutture, servizi e personale gratuitamente, anche di notte”.

Mille i lettori coinvolti finora, tra quelli reclutati nell’ambito accademico – professori, ricercatori, studenti e tutti i rettori delle università campane – a quelli che, spontaneamente, si stanno registrando sulla pagina facebook: maratonadantesca; sulla mail maratonadantesca@gmail. com; o sul sito dedicato alla maratona, dove è in corso il countdown: www. maratonadantesca. it (si possono seguire anche gli account twitter: @maratonadante o instagram: maratonadantesca).

Tantissime le personalità che hanno aderito all’iniziativa: dal delegato alla cultura della Regione Campania Sebastiano Maffettone allo storico Luigi Mascilli Migliorini, agli scrittori Maurizio de Giovanni e Marco Marsullo e agli attori GianniAllocca, Toni Laudadio e Francesco Russo cui spetterà la chiusura di sabato sera a Santa Maria Capua Vetere, insieme alle Cantiche in musica rock della performance “Amor ch’a nullo amato” curata dal professore Massimo Santoro con tre studenti del liceo Manzoni diplomati al Conservatorio. Le declamazioni notturne alla Reggia saranno intervallate dalle 23.30 da una performance di Giovanni Gallo, accompagnato dal violinista Marco Rozza del Conservatorio di Benevento, che reciterà passi di diversi canti dell’Inferno e del Paradiso. A mezzanotte invece ci sarà uno straordinario concerto dei Bottari di Macerata Campania. Alle 5 della mattina ci sarà la performance di Gerardo del Prete “Le stelle al tempo di Dante”, mentre nel pomeriggio di domenica, al termine della lettura, alcuni versi di Dante sulla Vergine saranno accompagnati dalla tamorra, il più antico strumento musicale meridionale, dell’artista Luca Rossi. Tra le tante curiosità, anche la Commedia in russo, con la lettura della professoressa Bella Takushinova, e la declamazione a memoria del professorValery Narymov, docente di lingua italiana presso l’Università di Pyatigorsk, in Russia.

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