In ricordo di Pier Luigi Lo Presti

Nei giorni scorsi, dopo aver lottato con il suo male, ci ha lasciato Pier Luigi Lo Presti, già dirigente della Regione Campania, una persona intelligente, colta, impegnata e insieme attenta ai rapporti sociali e amicali (come lo ha ben ricordato Adriana Buffardi in un suo posto su FB). Si potrebbe definire un vero “homo civicus”, come piace dire a Franco Cassano.

Anche io come lei ho bei ricordi degli anni di lavoro comune  sui temi della scuola e della cultura, in particolar modo durante gli assessorati della stessa Buffardi e di Corrado Gabriele nelle prime giunte di Bassolino in Regione Campania. Infatti Pier Luigi, dopo gli anni di lavoro nel Centro Servizi Culturali di Caserta, è passato a dirigere il settore della formazione a livello regionale, affiancato da una sua cara amica e preziosa collega, come Rita Crisci. Negli ultimi anni di lavoro si è anche occupato del tema delle carceri e dei diritti delle persone detenute.

Di lui mi rimane impresso il ricordo di una persona mite e colta, tenace e competenze nei settori di attività in cui ha operato, sempre disponibile al confronto con gli altri (in primo luogo con i suoi collaboratori). In particolar modo era molto aperto ed attento al confronto con le organizzazioni sindacali, quelle sociali e datoriali. Durante il periodo in cui ho ricoperto il ruolo di responsabile della Federazione Formazione e Ricerca (FFR) della CGIL Campania ho avuto modo di incontrarlo e di confrontarmi con lui in tante occasioni. In primo luogo tentammo di cambiare radicalmente un settore come quello della formazione professionale e dell’istruzione, con l’attuazione del primo piano regionale di EDA (Educazione degli Adulti) per favorire percorsi, formali e non, di apprendimento permanente lungo tutto il corso della vita.                                                  Allora venne istituito un apposito comitato regionale come luogo di programmazione in una logica di integrazione tra istruzione e formazione, come luogo di confronto e di partecipazione attiva per le competenze necessarie alla crescita educativa ed anche professionale e lavorativa delle persone. Devo dire che in quella occasione si ebbe un forte contributo dal mondo della scuola e dell’università, come quelle offerte da esperti e studiosi del livello di Bruno Schettini e Vincenzo Sarracino della Seconda Università di Caserta e di Gina Melillo dell’Orientale di Napoli, come pure dal mondo delle imprese con l’OBR Campania.                                                                                                  In questa occasione il mio ricordo va ad una esperienza di studio e di conoscenza molto profonda che avemmo modo di fare in quegli anni con una serie di viaggi di studi negli altri paesi europei che erano più avanti di noi nel campo dell’EDA, grazie anche alle spinte che venivano dalla commissione Europea lifelong learning. Fu grazie alla sensibilità di Lo Presti – ed anche di Rita Crisci – che avemmo modo di poter conoscere e visitare tante buone pratiche in diversi paesi europei: dalla Francia alla Spagna, dalla Svezia alla Finlandia, oltre agli scambi con alcune regioni italiane all’avanguardia (come l’Emilia Romagna e la Toscana). Avemmo modo di confrontarci con alcuni dei centri più avanzati di EDA, con le università ed anche con le associazioni datoriali  sindacali in prima fila.

Ricordo che in questi viaggi Pierluigi era sempre presente, con la immancabile e vivace Rita, anche loco ricchi di curiosità e voglia di apprendere quelle stimolanti esperienze per poi cercare di trasferirle in Campania. A questo va aggiunto un altro elemento caratterizzante della sua personalità: la curiosità e la passione per la vita culturale nella nostra città. Spesso ci vedevamo nella Feltrinelli o in altre librerie a curiosare tra le novità editoriali. Negli eventi più importanti delle Piazze del Sapere, quelli legati ai temi del sociale e dello sviluppo locale, lo vedevamo sempre in prima fila, attento e partecipe.

Per tutti questi motivi ho chiesto a Rita Crisci di valutare insieme con i familiari la opportunità di organizzare insieme un incontro per ricordarlo, magari proprio nella Feltrinelli dove tante volte ci siamo incrociati.

Pasquale Iorio – Le Piazze del Sapere                                                                      Caserta, 5 maggio 2022

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