
Molise – Venafro: Ospedale SS Rosario gli operatori del 118 in aree invivibili
Mezzo ospedale è vuoto, offrendo la possibilità di utilizzare aree efficienti e salubri, ma nelle aree destinate alla sede del 118 di Venafro entra l’acqua piovana e non sembra esserci verso di avviare


un
più che necessario trasloco. Una situazione grave e soprattutto inspiegabile,
basta solo guardare le foto per capire in che stato si trovano a dover operare,
quando non sono in ambulanza per prestare soccorso, medici, infermieri e
operatori del servizio di trasporto d’emergenza.
Ai vertici aziendali sono state indirizzate numerose
richieste per cambiare la sede della postazione venafrana del 118, semplicemente
trasferendola in altra area dello stesso edificio, ma non è cambiato nulla. Sul
posto si sarebbero recati più volte anche i militari del NAS e avrebbero redatto
verbali
sulle condizioni dei luoghi. A seguito di tutto ciò gli operatori speravano che l’Asrem prendesse provvedimenti rapidi e semplici e soprattutto a costi molto ridotti, visto il tanto spazio inutilizzato e disponibile presente nell’ex ospedale Santissimo Rosario diventato Casa della Salute.
Invece, ancora nulla. “Angeli”, così la pandemia ci ha abituato a definire medici e infermieri. Proprio i due anni di emergenza SarsCov2, inoltre, hanno drammaticamente rilanciato il tema della salubrità degli ambienti. A maggior ragione nelle strutture sanitarie. Bene. A Venafro gli “Angeli” del 118 sono costretti a lavorare in mezzo alla muffa e all’umidità. Continuano a sperare in una soluzione di buon senso. Magari l’intervento della stampa, a tutti i livelli potrà aiutare la loro causa, che onestamente avrebbe potuto e dovuto essere risolta semplicemente e in pochi giorni, prima di finire sui giornali.
Nunzio Zullo
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