SABATO SANTO, PERCHÉ È GIORNO DI SILENZIO E NON CI SONO CELEBRAZIONI
Il giorno prima della Pasqua è aliturgico, cioè privo di celebrazioni in tutte le chiese, in attesa della Veglia solenne che viene celebrata a partire da qualche ora prima della mezzanotte e durante la quale si celebra la Risurrezione di Gesù
Se nel Giovedì Santo predomina la solennità dell’ istituzione dell’ Eucaristia e nel Venerdì Santo la mestizia, il dolore e la penitenza per la Passione e morte di Gesù, con la sua sepoltura; nel Sabato Santo invece predomina il silenzio, il raccoglimento, la meditazione, per Gesù che giace nel sepolcro prima della gioia della Domenica di Pasqua con l’ annuncio della Risurrezione.
A partire dal IV secolo in
alcuni luoghi, in questo giorno i candidati al Battesimo (catecumeni), facevano
la loro pubblica professione di fede, prima di venire ammessi nella Chiesa,
rito che avveniva poi nella Veglia di Pasqua.
Verso il XVI secolo, si cominciò con un’ anticipazione della
Vigilia alla mattina del Sabato Santo, forse perché non era
consigliabile stare di notte fuori casa, ad ogni modo questa anticipazione al
mattino del Sabato, è durata fino agli ultimi anni Cinquanta del XX secolo:
verso le 10-11 del mattino del sabato si “scioglievano” la campane dai legami
messi la sera del Giovedì Santo per l’ annuncio della Risurrezione
Poi con la riforma liturgica Conciliare, tutto è
ritornato come alle origini e il Sabato ha ripreso il significato del giorno
della meditazione e penitenza; l’ oscurità nelle
chiese è totale, non vi sono celebrazioni liturgiche, né Sante Messe; è l’
unico giorno dell’ anno che non si può ricevere la Comunione, tranne nel caso
di Viatico per gli ammalati gravi.
Tutto è silenzio nell’ attesa dell’ evento della
Resurrezione. Quanto tempo restò sepolto nel sepolcro Gesù? Furono tre giorni
non interi, dalla sera del Venerdì fino all’ alba del giorno dopo la festa del
Sabato ebraico, che oggi è la Domenica di Pasqua, ma che per gli Ebrei era il
primo giorno della settimana; in tutto durò circa 40 ore.
Bisogna dire che con la liturgia odierna, la “Veglia Pasquale” è prevista
in buona parte delle nostre chiese e cattedrali, con inizio verso le 22 del
sabato; ma la Veglia pasquale, madre di tutte le Veglie celebrate dalla
liturgia cristiana, pur iniziando nell’ ultima ora del sabato, di fatto
appartiene alla Liturgia solenne della Pasqua.
Durante la “Veglia” viene benedetto il fuoco, il “cero pasquale”, l’ acqua
battesimale; cercando di far coincidere il canto del “Gloria”, con il suono
delle campane a festa, verso mezzanotte. In altre zone la “Veglia” inizia verso
mezzanotte e quindi la liturgia eucaristica prosegue nelle prime ore notturne
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