La diga di Piano della Rocca sul fiume Alento è colma d’acqua

Alle ore 23:05 di ieri, 6 gennaio 2021, a seguito delle cospicue precipitazioni delle ultime settimane, la diga di Piano della Rocca sul fiume Alento (Salerno) ha visto il raggiungimento della quota di massimo invaso di regolazione, per un volume stimato in 26,5 milioni di metri cubi d’acqua. Tale livello non veniva raggiunto dal mese di marzo del 2018. Lo comunica la direzione del Consorzio di bonifica Velia.

“L’opera idraulica, tanto preziosa per il nostro territorio, esplica in questa fase entrambe le funzioni per le quali è nata – afferma il presidente del Consorzio Velia, l’avvocato Franco Chirico.

“Oggi la diga di Piano della Rocca contribuisce contemporaneamente – spiega ancora il presidente Chirico – tanto alla laminazione delle acque e alla regolazione dei flussi verso valle, evitando allagamenti ed impaludamenti un tempo frequenti, quanto alla conservazione in situ della risorsa idrica del Cilento, da destinare all’uso irriguo, al consumo umano, previo trattamento di potabilizzazione, ed alla produzione di energia”.

L’ irrigazione del bacino del fiume Alento è consentita grazie ad importanti opere idrauliche a cominciare dalle 6 dighe con invasi artificiali – tra le quali spicca quella di Piano della Rocca, 5 traverse di derivazione fluviali e ben 526 chilometri di condotte interrate e a pressione per la distruzione dell’acqua all’utenza irrigua. Mentre sono due gli impianti di potabilizzazione e ben otto le minicentrali idroelettriche.

Oltre all’impianto irriguo Alento – che serve ben 2616 ettari in 13 comuni del Cilento – sempre in esercizio per l’intero anno, il Consorzio Velia dispone dell’impianto Palistro per 647 ettari nei comuni di Ceraso e Ascea e l’impianto Badolato a servizio di 432 ettari nel comune di Castelnuovo Cilento.

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