LETTERATITUDINI ED IL MESE DI MAGGIO

https://www.facebook.com/matilde.maisto/videos/10222859322145031

 

1° MAGGIO 2021

«L’Italia Si Cura con il lavoro» è lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per l’edizione 2021 del Primo Maggio. Nessuna manifestazione nazionale causa pandemia. La festa esiste fin dall’inizio del secolo scorso

Ogni primo maggio si onorano quanti hanno lottato per i diritti sul lavoro, primo fra tutti quello all’orario limitato e prestabilito: 8 ore al giorno che in Italia esiste dal 1923. Quella di questa giornata, fra le feste non religiose, è una delle più celebrate al mondo. La giornata dei lavoratori vede abitualmente cortei in ogni parte del globo (ricordiamo i cortei degli anni passati fra Europa, Sud America, Asia e Africa). Quest’anno i festeggiamenti sono ancora una volta limitati dalle restrizioni per la pandemia.

ORIGINE
La prima giornata dei lavoratori sarebbe datata 5 settembre 1882. In quella giornata i Knights of Labor, i cavalieri del lavoro, organizzarono una manifestazione a New York, due anni dopo stabilirono che la manifestazione avvenisse ogni anno. Non è in maggio però e infatti negli Usa si festeggia in una data differente.

PRIMO MAGGIO
La data del primo maggio ricorda gli incidenti, nei primi giorni di maggio del 1886, durante la rivolta di Haymarket, Chicago. La polizia sparò sui lavoratori in sciopero davanti alla fabbrica di macchine agricole McCormick. Per protesta gli anarchici organizzarono una manifestazione a Haymarket square, la piazza del mercato delle macchine agricole. Ci furono scontri con la polizia che sparò di nuovo. Nel novembre del 1887 dodici persone, operai, sindacalisti e anarchici furono impiccati per le manifestazioni dell’anno precedente.

IN EUROPA
In Europa la seconda internazionale socialista accolse la data del primo maggio come festa dei lavoratori nel 1889 a Parigi. In Italia arrivò due anni dopo. Durante il fascismo la festa venne soppressa, in favore della Festa del lavoro italiano da festeggiare il 21 aprile.

LABOR DAY
Non dappertutto la festa dei lavoratori è il primo di maggio. Negli Stati Uniti, proprio dove ci furono le prime manifestazioni della lotta operaia non si festeggia in primavera, ma il primo lunedì di settembre. La festa americana del lavoro è nata in Canada, in seguito alle richieste del Nine-Hour Movement, il movimento delle nove ore. Il primo festeggiamento negli Usa è del 1882 e la festa è stata ufficializzata 12 anni dopo.

IL PRIMO MAGGIO DEL 2021
«L’Italia Si Cura con il lavoro»
 è lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per l’edizione 2021 del Primo Maggio. Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini,  è stato all’acciaieria AST di Terni insieme alla vicesegretaria generale Gianna Fracassi. Il segretario generale della CISL Luigi Sbarra,   all’Ospedale dei Castelli in località Fontana di Papa in provincia di Roma. Il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, è intervenuto davanti alla sede Amazon di Passo Corese in provincia di Rieti.

 Su Rai Tre è stato possibile seguire in diretta dall’Auditorium Parco della Musica di Roma, l’edizione straordinaria del Concertone del Primo Maggio condotto da Ambra Angiolini e Stefano Fresi.

Ma dobbiamo ricordare che  Maggio è anche il mese delle rose, il mese della festa della mamma nonché il mese mariano per eccellenza.

Ben venga maggio coi suoi fiori» recita un proverbio italiano, e in effetti questo mese è tra i più amati proprio per via dello sbocciare dei fiori in ogni dove. È il quinto mese dell’anno, ha trentuno giorni e, secondo la tradizione cattolica, è un mese dedicato alla Madonna. Del resto, l’aspetto femminile di questo mese potrebbe essere attestato fin dall’antichità, visto il nome Maius pare derivare dalla dea romana Maia, divinità della terra, dell’abbondanza e della fertilità.

Il mese si apre, come già segnalato in precedenza, con la festa dei lavoratori; poi il 5 del mese è stato immortalato dalla celebre poesia del Manzoni, dedicata a Napoleone Bonaparte, che inizia con Ei fu…. Inoltre, il 17 ricorre la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.

Nel meraviglioso mese di maggio, quando si schiudono le gemme, fu allora che nel mio cuore, è sbocciato l’amore, recita una poesia di Heinrich Heine.

Ma ci sono tante bellissime poesie dedicate alle rose, alla mamma e alla Madonna, come: “Elogio di una rosa” di Marino Moretti; “Da Cocott” di Guido Gozzano; “Dalla finestra” di Giuseppe Fanciulli; “Se fossi” di Zietta Liù; “La mia sera” di Giovanni Pascoli; “Se fossi pittore” di Edmondo De Amicis; “La madre” di Giuseppe Ungaretti; “A Nostra Signora” di Miguel de Cervantes Saavedra; “Santa Maria, Vergine della notte” di Don Tonino Bello; “A Madonna d’ ‘e mandarine” di Ferdinando Russo.

Maggio è stato, inoltre , cantato in meravigliose canzoni; in proposito, oso dire che le cinque più belle canzoni napoletane dedicate al mese di maggio sono. Era de Maggio – Torna Maggio – Maggio si’ tu! -’Na sera’e Maggio – O’ Mese de rose.

Maggio, si sa, è il mese delle rose e dell’amore, dei baci appassionati e dei matrimoni.

Sarà per la dolcezza del clima, per le giornate che si allungano o per il profumo inebriante dei fiori, ma a Maggio c’è in ognuno di noi un rigoglioso risveglio di sensi che sembravano ormai assopiti dai cupi mesi invernali.

Ecco alcune poesie:

Maggiolata

Maggio risveglia i nidi,
maggio risveglia i cuori;
porta le ortiche e i fiori,
i serpi e l’usignol.
Schiamazzano i fanciulli
in terra, e in ciel li augelli:
le donne han ne i capelli
rose, ne gli occhi il sol.
Tra colli prati e monti
di fior tutto è una trama:
canta germoglia ed ama
l’acqua la terra il ciel.
E a me germoglia in cuore
di spine un bel boschetto;
tre vipere ho nel petto
e un gufo entro il cervel.

 Giosuè Carducci

 A Madonna d’ ‘e mandarine

Quanno ncielo n’angiulillo
nun fa chello c’ha da fà,
‘o Signore int’a na cella
scura scura ‘o fa nzerrà.

Po’ se vota a n’ato e dice:
-Fa venì San Pietro ccà!
E San Pietro cumparisce:
-Neh, Signò, che nuvità?

-Dint’ ‘a cella scura scura
n’angiulillo sta nzerrato:
miettammillo a pane e acqua
pecche ha fatto nu peccato!

E San Pietro acala ‘a capa
e risponne: -Sissignore!
Dice Dio: -Ma statt’attiento
ch’ha da stà vintiquatt’ore!

L ‘angiulillo, da llà dinto,
fa sentì tanta lamiente….
-Meh, Signò, dice San Pietro,
pè sta vota… nun fa niente.

-Nonzignore! Accussì voglio!
Statte zitto! Dice Dio;
si no ognuno se ne piglia!
‘N Paraviso cumann ‘io!

E San Pietro avota ‘e spalle.
Da la cella scura scura
l’angiulillo chiagne e sbatte,
dice ‘e metterse paura!

Ma ‘a Madonna, quanno ognuno
sta durmenno a suonne chine,
annascuso ‘e tuttequante
va e lle porta ‘e mandarine.

(Ferdinando Russo)

Era de maggio

 
Era de maggio e te cade ano ‘nzino
a schiocche a schiocche li ccerase rosse…
Fresca era ll’aria e tutto lu ciardino
addurava de rose a ciente passe.
Era de maggio – io, no, nun me scordo –
na canzona cantàvamo a ddoje voce:
cchiù tiempo passa e cchiù me n’allicordo,
fresca era ll’aria e la canzona doce.
E diceva. «Core, core!
core mio, luntano vaje;
tu me lasse e io conto ll’ore,
chi sa quanDo turnarraje!»
Rispunnev’io: «Turnarraggio
quanDo tornano li rrose,
si stu sciore torna a maggio
pure a maggio io stonco ccà».

E so’ turnato, e mo, comm’a na vota,
cantammo nzieme lu mutivo antico
passa lu tiempo e lu munno s’avota,
.
ma ammore vero, no, nun vota vico.
De te, bellezza mia, m’annamuraje,
si t’allicuorde, finanze a la fontana:
l’acqua llà dinto non se secca maje,
e ferita d’ammore non se sana.
Nun se sana; ca sanata
si se fosse, gioia mia,
mmiezo a st’aria mbarzamata
a guardare io non starria!
E te dico – Core, core!
core mio, tornato io so’:
torna maggio e torna ammore,
fa de me chello che vuo’!


Salvatore Di Giacomo (1885)

0 Comments

No comments!

There are no comments yet, but you can be first to comment this article.

Leave reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *