Patto per la lettura: ora deve andare al vaglio del Consiglio Comunale

Patto per la lettura: ora deve andare al vaglio del Consiglio Comunale

Come è emerso nell’incontro tenuto nella sala del Consiglio Comunale di Caserta, va dato atto all’assessore cultura Lucia Monaco per aver finalmente avviato in modo concreto il percorso per varare anche sul nostro territorio un Patto per la Lettura, come strumento per diffondere la cultura e la conoscenza come fattori di coesione sociale e di apprendimento permanente. Allo stato sono ben 24 le associazioni aderenti del terzo settore, con 4 centri di lettura e giovani case editrici cittadine. Una bella risposta da parte delle forze più vive della città

In questo modo si è avviata a una positiva fase di collaborazione, di concertazione e di partenariato tra l’istituzione e le forze del terzo settore. Ora è giunto il momento di passare ad una fase più operativa dal punto di vista istituzionale. Infatti, per diventare una vera buona pratica il Patto per la Lettura deve assumere una veste formale con l’assunzione da parte degli organi di governo e di partecipazione politica (a partire da una Determina di Giunta da sottoporre al varo definitivo del Consiglio Comunale). Così come è avvenuto in altre realtà, a partire da S. Maria CV che è stato il primo ente in provincia di Caserta a deliberare in materia, in coerenza con la Carta dei diritti alla lettura, promossa a livello nazionale dalla Regione Toscana, su input della Associazione Donne di Carta.

Nell’incontro abbiamo sollecitato l’assessore alla cultura a preparare una delibera in merito, anche in collaborazione con altri settori, come quello della scuola. Infatti, il Patto per la lettura può rappresentare una rilevante opportunità di formazione ed educazione se riesce ad interessare e coinvolgere i giovani, gli studenti e le loro famiglie, con l’apporto dei docenti, del mondo del sapere e della conoscenza. Come rete di associazioni ribadiamo la disponibilità a creare sinergie, mettendo a valore le varie esperienze e competenze. A tal fine avanzeremo una proposta che trae spunto dalle attività che da anni già svolgono in città alcune realtà:. dalle Piazze del Sapere a Cittàviva, dal boockrossing di Bianconiglio a Nati per Leggere, dall’Auser a LiberaLibri fino ai gruppi di giovani impegnati per la valorizzazione dei beni comuni e degli spazi pubblici.

In questa fase, per una fortunata coincidenza, il progetto del Patto si può coniugare e collegare ad un’altra buona pratica che si sta avviando con la attuazione del progetto “Bibliotecabenecomune”, finanziato dalla Fondazione per il Sud. Gli obiettivi principali sono rivolti a rende la biblioteca civica un luogo di studio e di partecipazione, in primo luogo per i giovani, con servizi più moderni ed adeguati (digitalizzazione dei volumi, un servizio adeguato di wifi e di accoglienza nelle sale di consultazioni), uno spazio che si apre alla città per poter ripartire con la cultura. Ma anche intervenendo nei rioni e nelle borgate della città, grazie ad innovazioni già sperimentate altrove, con l’attivazione di un servizio itinerante con un BiblioBus – con cui portare i libri e farli girare anche nei luoghi sforniti. Infine, va detto che in questa fase di ripresa dall’emergenza sanitaria l’ampio piazzale interno potrebbe diventare una grande agorà per poter organizzare eventi, incontri, manifestazioni, con il contributo volontario e competente di tante associazioni disponibili, in primo luogo di giovani e di donne (così come sta avvenendo in tante città, a partire da Napoli e Bari).

Pasquale, Iorio, le Piazze del Sapere                                              Caserta, 17 luglio 2020

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