RIFORMA DEL TERZO SETTORE: UN’OCCASIONE MANCATA?

Libro

DOMENICO CALLIPO – GIUSEPPE ROMANELLI         

RIFORMA DEL TERZO SETTORE: UN’OCCASIONE MANCATA? Edizione on line, Caserta, 2020

Incontro. Il saggio verrà presentato a Caserta nell’ambito delle attività del progetto Bibliotecabenecomune giovedì 6 maggio 2021 ore 16.00. Con gli autori G. Romanelli e D. Callipo interverranno: Virginia Crovella (Comitato Città Viva), Pasquale Iorio (Auser Caserta), Mamadou Kouassi Adama (Centro Sociale Ex Canapificio). Coordina Diana Errico, Responsabile comunicazione CSV Assovoce.

Il nuovo saggio curato da D. Callipo e G. Romanelli rappresenta un interessante contributo teorico e pratico per approfondire il mondo del volontariato alla luce delle innovazioni introdotte dalla riforma del terzo settore. Nella prima parte, attraverso una  breve storia del volontariato,  gli autori ci introducono alla conoscenza della legislazione italiana in materia, anche nel confronto con le legislazioni degli altri paesi (quelle francese e inglese in Europa, quella americana). Nello stesso tempo gli autori ci portano a riflettere su un interrogativo: perché volontari?  La fanno alla luce di una attenta disamina, anche critica,  dee principali novità introdotta dalla Legge delega n° 106 del 06 giugno 2016 (riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e della disciplina del servizio civile universale).                                                                                                                    

Nel concreto vengono esaminate alcune storie di volontariato vissute sul nostro territorio (che i due autori conoscono e frequentano): le esperienze del Comitato Città Viva e del Centro Sociale ex-canapificio di Caserta, dalle cui esperienze è possibile comprendere come, nel corso del tempo, le due organizzazioni siano cresciute a livello qualitativo e quantitativo e siano riuscite, nel contempo, a creare delle vere e proprie buone pratiche, in termini di accoglienza della diversità e del miglioramento della vivibilità cittadina.                                                                                                  

Dalla loro analisi emerge che Il futuro del welfare sarà sempre più basato su un sistema sociale locale, dove lo Stato delegherà le proprie funzioni agli ETS (che potrebbero essere considerati, comunque, dei privati imprenditori). L’obiettivo esplicito è quello di mettere ordine nel variegato mondo del no profit, finora interessato da disposizioni frammentarie e poco coordinate tra loro. Come ben evidenziano i due autori, dei quattro decreti legislativi attuativi della Legge delega n° 106 del 2016, il più importante è quello relativo al cosiddetto “Codice del Terzo Settore”, mentre gli altri riguardano l’impresa sociale, il 5×1000, il Servizio Civile Universale e la Fondazione “Italia sociale”. A questo nuovo assetto sono interessati ben trecentomila associazioni, con un milione di lavoratori e oltre cinque milioni di volontari. Questo libro intende evidenziare soprattutto l’enunciazione “ambigua” che la riforma ha attribuito alla figura del volontario, che conferisce maggior valore all’aspetto economico, piuttosto che a quello della gratuità.                               

Anche per queste considerazioni, risulta pregnante la parte dedicata alle esperienze casertane, che parte dall’analisi dei  differenti atti concreti compiuti dal Comitato Città Viva, uno dei più importanti è rappresentato dal “Piedibus”, il quale consiste in pratica nell’accompagnamento a piedi nel percorso casa-scuola-casa dei bambini, i quali in fila vengono accompagnati nel percorso da adulti con funzioni di “autista” (in testa alla fila) e di “controllore” (a chiudere). Il progetto a Caserta, prima città della Campania che è riuscita ad avviarlo con successo, dopo un primo periodo di sperimentazione, si è affermato anche grazie al contributo di un bando, successivamente replicato, emanato dalla “Fondazione con il Sud”.                                                                              

Le conclusioni a cui perviene il saggio appaiono problematiche, in quanto non esiste un punto d’arrivo definitivo rispetto alla riforma del Terzo Settore, che metta la parola “fine” a tutte le questioni ancora aperte e irrisolte, per cui spetta a chi vorrà approfondire le tematiche trattate nel saggio medesimo il compito di trarre proprie riflessioni, anche di tipo personale e critico. Da questo punto di vista il saggio si sofferma sia sulle motivazioni più profonde che spingono ad agire in senso solidale, sia sulle novità principali connesse alla tanto “agognata” riforma del Terzo Settore, che avrebbe dovuto modificare profondamente l’assetto di tutto il comparto, ma che, con tutta probabilità, non ha ancora sortito gli effetti sperati, soprattutto per coloro che l’hanno fortemente voluta e sponsorizzata. Infine, il volume è corredato da una ricca bibliografia, focalizzata sulle imprese sociali, sull’innovazione e sulla legalità democratica in un sud che vuole resistere e riscattarsi, in una fase resa  molto difficile da una pesante emergenza sanitaria, che ha pesanti ricadute anche sulla tenuta socio-economica del tessuto produttivo, ma anche psichica delle persone. Anche con una aggiornata sitografia che ci aiuta ad orientarci in questo mondo così variegato.

Pasquale Iorio, Esecutivo FTS Casertano                                          Caserta, 03 maggio 2021

Note biografiche sugli autori

Domenico Callipo è nato a Caserta nel 1979, ha conseguito un Dottorato di ricerca in “Diritto comparato e processi di integrazione” nel 2017, attualmente lavora in un Ente locale nel nord Italia, i suoi interessi di studio sono, per lo più, incentrati in campo sociale.

Giuseppe Romanelli è nato a Napoli nel 1962, attualmente lavora in Banca Intesa nella Direzione Impact ed è impegnato da anni in attività di volontariato con diverse associazioni, che operano prevalentemente nel casertano.

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