CANTO “SANTA CHIARA”

Musica di Camillo Berardi e versi di Sebastiano Ventresca.

Soprano Katia Di Michele

Chiara nacque nel 1194 ad Assisi da una nobile famiglia e, giovanissima, abbracciò la povertà, imitando San Francesco che sette anni prima di lei si era liberato di tutti i beni, dedicandosi alla preghiera, alla vita spirituale e all’aiuto dei bisognosi e dei malati. Chiara si allontanò, dunque, dalla famiglia e dal mondo e, abbandonati i propri averi, si affidò a Francesco dal quale fu consacrarla a Dio. Iniziò la sua vita di totale dedizione ai valori evangelici, ricercando la povertà con coraggio e rigore.

Amica fraterna di Francesco, insieme a lui fondò l’ordine francescano delle monache Clarisse, portando al mondo messaggi di pace, spiritualità e fratellanza.

Le immagini riportate in questo servizio, tratte dal web, mostrano alcuni dettagli del magnifico chiostro del monastero di Santa Chiara di Napoli, maiolicato nel 1740. I pilastri sono decorati con festoni vegetali che armonizzano perfettamente con la vegetazione circostante e i sedili raffigurano paesaggi e scene di vita popolari, mitologiche, con la totale assenza di immagini di Santi.

Il canto “Santa Chiara”, con musica di Camillo Berardi e versi di Sebastiano Ventresca, è eseguito dal soprano Katia Di Michele accompagnata dal M° Corrado Sinistoro al pianoforte e dal M° Chiara Santucci al violino ed è ascoltabile tramite il link di seguito riportato: https://www.youtube.com/watch?v=LuXH3V28dac

 

Majolica tiles at the Cloister of the Clarisses at the church of Santa Chiara, Naples, Italy

Majolica Cloister (1742) of Santa Chiara church, Naples, Campania, Italy.

 

 

 

 SANTA CHIARA

Versi di Sebastiano VENTRESCA

Musica di Camillo BERARDI

La notte delle Palme,

gentile pianticella,

si spoglia anche Chiara,

diventa poverella.

Ha scelto la preghiera,

la vita claustrale,

votata al sacrificio,

in povertà totale.

Ancora diciottenne,

di nobile casato,

per somigliare a Cristo

a tutto ha rinunciato.

Abbandonato il mondo,

reclusa per amore,

come frate Francesco

riposa nel Signore.

Di carità vissuta,

malata in una cella,

un giorno se n’è andata

la povera sorella.

Un giorno se n’è andata.

Splendeva nella bara.

È diventata Santa

la poverella Chiara.

E’ diventata Santa

la nobile sorella

ed è salita in cielo

gentile pianticella.

E’ andata in paradiso,

chiamata dal Signore.

Osanna a santa Chiara,

reclusa per amore!

Ancora diciottenne,

di nobile casato,

per somigliare a Cristo

a tutto ha rinunciato.

Ha scelto la preghiera,

la vita claustrale,

votata al sacrificio,

in povertà totale.

Di carità vissuta

malata in una cella,

un giorno se n’è andata

la povera sorella.

E’ andata in paradiso,

chiamata dal Signore.

Osanna a santa Chiara,

reclusa per amore!

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