MARIA PIA DAIDONE

Casina Vanvitelliana

Parco Borbonico – Piazza G. Rossini, 1 – Bacoli (NA)

con il patrocinio morale del Comune di Bacoli

NOTA STAMPA

MARIA PIA DAIDONE

“ORO TRA PROCIDA E BACOLI – Nonsoloinchiostri”

Testo Critico e Direzione Artistica di Antonio Ciraci

Da Venerdì 30 Settembre a Domenica 23 Ottobre 2022

Alla Casina Vanvitelliana nel Parco Borbonico (Piazza G. Rossini, 1 – Bacoli) sarà inaugurata, Venerdì 30.09.2022, alle ore 17, la mostra dell’artista Maria Pia Daidone, intitolata “ORO TRA PROCIDA E BACOLI – Nonsoloinchiostri” con testo critico e direzione artistica di Antonio Ciraci.

Alle ore 17.30, previsti interventi e contributi di: Antonio Ciraci, Maurizio Vitiello.

La mostra sarà visitabile tutti i venerdì e sabato, ore 17-21 e la domenica, ore 10-12; ore 17-21.

Con viva preghiera di cortese pubblicazione e sollecita diffusione. Grazie!!

Scheda della mostra: “Maria Pia Daidone – Spiritualità di-segno”

Nei tratti a penna o in quelli a china, nei rilievi paesaggistici o nella sintesi dalle linee essenziali, la figurazione di Maria Pia Daidone si muove sempre in una dimensione di intensa spiritualità, non ricercata, ma sentita.

La predominanza della luce, la rigorosità del segno, riconducono a un’idea di purezza, di arcaica bellezza.

Parliamo, in questo caso, di luce segno e luce colore che pervade la dimensione visiva del paesaggio urbano di Procida, Prokeitai per gli antichi Greci. La Terra Emersa che giace coricata, baciata dal sole, nella grande baia partenopea, tanto cara ai narratori e ai raffiguranti di ogni tempo.

Tanto cara anche a Maria Pia, che ha dentro di sé quel paesaggio, quelle casupole arroccate l’una sull’altra, le viuzze e le ripide scalinate che si addentrano in Corricella e conducono alle spiagge amene, alla Santissima Annunziata, fin su Terra Murata.

Maria Pia che si lascia andare, che acconcia la sua mano, le sue dita, in guisa di strumenti alchemici capaci di mutare segni, colori e materie osservate e vissute in tracce arcaiche, simboli immutabili nel tempo e, per questo, puri.

Maria Pia non ritrae ciò che vede, ella eleva a sacro ciò che sente e vive.

Altri due elementi, costanti nell’opera di Daidone, sono anche il Gioco e la Favola. L’Artista napoletana, di dimensione internazionale, anche in questo suo omaggio a Procida, prodotto ad hoc per la sua prima esposizione alla Casina Vanvitelliana al Fusaro, intitolata “ORO TRA PROCIDA E BACOLI – Nonsoloinchiostri”, ci regala la sua visione del mondo in chiave ludica, la stessa che muoveva la ricerca del grande Paul Klee, dove l’artista, con piena consapevolezza, pur nelle sue espressione più edotte e raffinate, tende a mantenere intatta l’ispirazione e la codificazione del sentire infantile. Il che ci riconduce a quella dimensione estatica, propria della sua opera, propria del luogo che più ama.

Antonio Ciraci

Napoli, 14 settembre 2022

Da venerdì 30 settembre fino a domenica 23 ottobre 2022 Maria Pia Daidone espone alla Casina Vanvitelliana nel Parco Borbonico, Bacvoli, intitolata “ORO TRA PROCIDA E BACOLI – Nonsoloinchiostri”.

La mostra sarà visitabile tutti i venerdì e sabato, ore 17-21 e la domenica, ore 10-12; ore 17-21.

Brevi note diAntonio Ciraci sulla mostra:   

 –  Maria Pia Daidone – Spiritualità di-segno  –  

Nei tratti a penna o in quelli a china, nei rilievi paesaggistici o nella sintesi dalle linee essenziali, la figurazione di Maria Pia Daidone si muove sempre in una dimensione di intensa spiritualità, non ricercata, ma sentita.

La predominanza della luce, la rigorosità del segno, riconducono ad una idea di purezza, di arcaica bellezza.

Parliamo, in questo caso, di luce segno e luce colore che pervade la dimensione visiva del paesaggio urbano di Procida, Prokeitai per gli antichi Greci. La Terra Emersa che giace coricata, baciata dal sole, nella grande baia partenopea, tanto cara ai narratori e ai raffiguranti di ogni tempo.

Tanto cara anche a Maria Pia, che ha dentro di se quel paesaggio, quelle casupole arroccate l’una sull’altra, le viuzze e le ripide scalinate che si addentrano in Corricella e conducono alle spiagge amene, alla Santissima Annunziata, fin su Terra Murata.

Maria Pia che si lascia andare, che acconcia la sua mano, le sue dita, in guisa di strumenti alchemici capaci di mutare segni, colori e materie osservate e vissute in tracce arcaiche, simboli immutabili nel tempo e, per questo, puri.

Maria Pia non ritrae ciò che vede, ella eleva a sacro ciò che sente e vive.

Altri due elementi, costanti nell’opera di Daidone, sono anche il Gioco e la Favola. L’Artista napoletana, di dimensione internazionale, anche in questo suo omaggio a Procida, prodotto ad hoc per la sua prima esposizione alla Casina Vanvitelliana al Fusaro, intitolata “ORO TRA PROCIDA E BACOLI –nonsoloinchiostri”, ci regala la sua visione del mondo in chiave ludica, la stessa che muoveva la ricerca del grande Paul Klee, dove l’artista, con piena consapevolezza, pur nelle sue espressione più edotte e raffinate, tende a mantenere intatta l’ispirazione e la codificazione del sentire infantile. Il che ci riconduce a quella dimensione estatica, propria della sua opera, propria del luogo che più ama.

Brevi note sull’Artista:       

Maria Pia Daidone opera tra Londra, Napoli e Cantalupo nel Sannio (Is); è nata a Napoli e s’impegna nello studio di Piazza IV Giornate, 64 –Napoli.

Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte “Filippo Palizzi”; conclusa la maturità artistica, incomincia subito ad insegnare. Dopo alcuni anni di frequenza a scenografia ritorna, negli anni Novanta, all’Accademia di Belle Arti di Napoli, diretta da Gianni Pisani, e segue i corsi di pittura di Carmine Di Ruggiero. Si diploma nel 1996 con la tesi “L’idea del volo nella poetica visiva di Paul Klee” per la cattedra di Storia dell’Arte, tenuta da Aurora Spinosa.

Espone dal 1992. Ad oggi si contano una trentina di personali ed innumerevoli presenze in collettive.

Da ricordare che partecipa, dall’agosto 2005 a tutt’oggi, all’attività espositiva del “Movimento Iperspazialista”.

Hanno scritto e si sono interessati alla sua opera:

Mario Forgione, Maria Gabriella Guglielmi, Pasquale Mancini, Athyna Nicolay, Fabio Ranucci, Lydia Tarsitano, Sergio Tonello, Eleftheria Vri, Maurizio Vitiello, Giovanni Amodio, Mario Giaracuni, Lina Riccobene, Roberto Rebuzzi, Maria Scarcella Padovano, Angelo Lippo, Giuseppe Antonello Leone, Renato Casolaro, Cristina Tafuri, Giuseppe Bilotta, Antonella Lippo, Ugo Piscopo, Franco Lista, Marcello D’Orta, Ernesto Filoso, Aniello Montano, Carlo Roberto Sciascia, Marcello Gigante, Vitaliano Corbi, Maria Rosaria Peduto, Ciro Ruju, Stefano Arcella, Ester Milano, Nun. Es., Enzo D’Agostino, Giancarlo Da Lio, Ela Caroli, Domenico Raio, Alfredo Avitabile, Luigi Braco, Angelo De Falco, Marcella Lombardi, Tiziana Tricarico, Francesco D’Episcopo, Rosario Pinto, Paolo Mamone Capria, Elio Bruno, Vanessa M. Pipola, Michele Miscia, Chiara Guzzi, Floriana Guerriero, Daniela Ricci, Tanya Liotta, Alba Cetara Muto, Antonio Ciraci.

Si ricorda che le opere in mostra sono in vendita. Per eventuali informazioni si prega contattare l’Artista attraverso i seguenti link: www.mariapiadaidone.it/ – info@mariapiadaidone.it

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