6 dicembre alle 16 e 30, presentazione della Tavola quattrocentesca dell’Annuncio nella chiesa dell’Annunziata di Acerra

Il giorno 6 dicembre alle 16 e 30, nella chiesa dell’Annunziata di Acerra, saranno presentate le ultime ricerche sul dipinto quattrocentesco dell’Annuncio, in occasione del suo prossimo ritorno sull’altare maggiore appena le condizioni di sicurezza lo consentiranno.
La tavola, attribuibile ad un pittore del terzo decennio del Quattrocento, sarà illustrata, – alla presenza del vescovo, Sua Ecc. Mons. Antonio Di Donna e del Soprintendente BAPSAE per Napoli e provincia, architetto Giorgio Cozzolino -, dal professor Gennaro Niola, responsabile dell’Ufficio per i Beni Culturali della Diocesi di Acerra, dal dottor Giovanni Barrella responsabile per Beni Storici e Artistici della Soprintendenza, e dal professore Donato Salvatore dell’Università di Salerno. Il dipinto, restaurato nel corso del giubileo del 2000, è l’ultima tavola rimasta di un polittico, e, insieme al meraviglioso crocifisso ligneo, una delle poche testimonianze dell’antica spiritualità delle confraternite acerrane che svolsero un ruolo di grande portata nella vita della città, grazie anche ai favori concessi dalle case regnanti e dalle numerose e generose donazioni da parte di privati. Queste, fra l’altro, operarono ad Acerra nel complesso dell’Ave Gratia Plena, composto da un ospizio, un ospedale e una chiesa.
Come per altre fabbriche dell’Ave Gratia Plena (A.G.P. acronimo derivante dal saluto dell’angelo annunziante a Maria) di Napoli, Capua, Aversa, nate fra fine Duecento-inizio Trecento per occuparsi delle opere di misericordia non solo religiose ma anche laiche e filantropiche, questa istituzione rientra nella strategia politica angioina tesa a radicarsi sul territorio.

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