Agenda teatrale dal 18 al 24 aprile 2016 in Campania, programmata dal Teatro Pubblico Campano

Teatro Italia di Acerra

Info 0818857258, 3333155417

Martedì 19 aprile, ore 20.30

 

Tunnel Cabaret

presenta

 

Tutti per uno, uno per Titty

uno spettacolo di Maria Bolignano

 

con

Maria Bolignano e Maurizio Aiello

 

regia di Gianluca Ansanelli

 

 

Titty è una donna che ha da poco superato i quaranta e che, a causa del suo sentirsi eternamente fuori luogo, non è mai riuscita a trovare l’uomo giusto.

Un giorno, in un incontro fortuito crede di aver trovato la sua anima gemella in un perfetto sconosciuto, il suo nuovo vicino di casa: bello, distinto, affascinante.

Troppo per lei? Chissà! Fatto sta che da quel momento il suo unico pensiero sarà conquistare quel!’ uomo a tutti i costi.

A tale scopo, una donna comune utilizzerebbe i “normali” metodi di seduzione, ma Titty, che “una donna comune” non è (nel bene come nel male), metterà in moto dei meccanismi di conquista talmente contorti che le si ritorceranno contro.

Questa situazione creerà un’infinità di equivoci divertenti ed inaspettati, che si concluderanno con la scoperta che, dietro l’effimera apparenza (a volte), può celarsi la mera sostanza. E che sostanza!

 

Teatro Minerva di Boscoreale

info 3664512310

Martedì 19 aprile, ore 20.45

 

Claudio Malfi e Francesco Scarano

presentano

 

Laura Freddi e Lucio Pierri

in

 

Stresssati… ancora di più

commedia comica in due tempi

scritta da Lello Marangio & Lucio Pierri

 

con Massimo Carrino e Enzo Catapano

 

regia Lucio Pierri

 

assistente alla regia Maranta De Simone, supervisore tecnico Adriano Maria Poliedro

service audio-luci, Top Music Service, assistente di scena Carla Iavarone

hairstylist Gianni Pazzi, trucco Mariarosaria Aversa, foto Fabio Vitiello

 

Cosa può succedere se uno psicoanalista indebitato fino al collo con il fratello gemello criminale affida le sue residue speranze di “salvezza”  nelle mani di una paziente affetta da sessodipendenza e di due malcapitati ossessionati dalle loro ansie?

Questo è il tema della nuova commedia di Lello Marangio e Lucio Pierri, una piece dove le manie, le fobie e le vicissitudini dei protagonisti si incrociano fra loro e man mano s’ intrecciano sempre di più, in una trama fitta, colma di equivoci, gag, mille trovate e battute fulminee che faranno ridere e contemporaneamente riflettere gli spettatori in sala, sottolineando come, troppo spesso nella vita, pur di seguire le proprie ossessioni, non ci si accorge della realtà “reale”.

Stresssati… ancora di più” è un testo modernamente comico in cui gli autori fondono la comicità di situazione tipicamente inglese e quella della nostra migliore tradizione teatrale, una commedia intrigante dal plot non scontato, ricco di colpi di scena e dal finale completamente inaspettato.

StresSsati… ancora di più” è uno spettacolo dal ritmo frenetico dove si ride dall’inizio alla fine, un lavoro teatrale impreziosito dai due protagonisti: una sorprendente Laura Freddi, l’ avvenente showgirl notissima al pubblico italiano, al suo debutto assoluto in teatro, attrice di valore, ironica ed elegante; e Lucio Pierri, raffinato talento comico, da anni ormai volto teatrale e televisivo che firma anche la regia dello spettacolo.

A completare il cast  Massimo Carrino ed Enzo Catapano, perfettamente calati nei loro ruoli e capaci, con la loro bravura, di arricchire un lavoro corale che riesce ad esaltare le qualità di ogni singolo personaggio.

Invitiamo Lor Signori ad accomodarsi in sala, almeno per 2 ore, abbasseremo il vostro livello di stress. In fondo siamo tutti un po’ StresSsati… ancora di più.

 

 

Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

info 0823444051

Da venerdì 22 a domenica 24 aprile

(feriali ore 20.45, domenica ore 18.00)

 

Compagnia Gli Ipocriti

presenta

 

Giulio Scarpati, Valeria Solarino

in

 

Una giornata particolare

di Ettore Scola e Ruggero Maccari, adattamento Gigliola Fantoni

 

con Toni Fornari

 

e Guglielmo Poggi, Anna Ferraioli, Elisabetta Mirra, Paolo Minnielli

 

scena Luigi Ferrigno

costumi Marianna Carbone

luci Raffaele Perin

video e suoni Marco Schiavoni

 

regia Nora Venturini

 

Lo spettacolo è dedicato al Maestro Ettore Scola, grande regista e sceneggiatore

 

6 maggio del 1938, giorno della visita di Hitler a Roma. In un comprensorio popolare, Antonietta, moglie di un usciere e madre di sei figli, prepara la colazione, sveglia la famiglia, aiuta nei preparativi per la parata. Una volta sola, inavvertitamente, apre la gabbietta del merlo che va a posarsi sul davanzale di un appartamento difronte al suo. Bussa alla porta, ad aprirle è Gabriele, ex annunciatore dell’EIAR che sta preparando la valigia in attesa di andare al confino perché omosessuale. Antonietta, donna ignorante e plagiata dall’affascinante figura di Mussolini, rispecchia in pieno il ruolo di donna del “regime” dedita alla famiglia, succube del marito e “mezzo di produzione” per la macchina bellica. È rapita dal fascino discreto di Gabriele e, inconsapevolmente, tenta di conquistarlo mentre lui è costretto a confessare la sua omosessualità causa anche del suo licenziamento. Mentre la radio continua a trasmettere la radiocronaca dell’incontro tra Hitler e Mussolini, Antonietta e Gabriele si rispecchieranno l’una nell’altro condividendo la solitudine delle loro anime. Gabriele regala ad Antonietta un libro (I tre moschettieri) che rappresenta il simbolo di una speranza ovvero che le donne possano affrancarsi dalla loro condizione di “schiave” in cui erano state relegate dal regime fascista, attraverso la conoscenza e la cultura.

 

Note di regia

Abbiamo deciso di mettere in scena Una giornata particolare, superando timori e scrupoli verso il capolavoro cinematografico originale, perché a ben guardarla la sceneggiatura di Scola e Maccari nasconde una commedia perfetta. Un ambiente chiuso, due grandi protagonisti, due storie umane che si incontrano in uno spazio comune in cui sono “obbligati” a restare, prigionieri.

Fuori il mondo, la Storia, di cui ci arriva l’eco dalla radio. Un grande evento che fa da sfondo a due piccole storie personali, in una giornata che sarà particolare per tutti: per Gabriele, per Antonietta, per la sua famiglia che si reca alla parata, per gli Italiani che festeggiano l’incontro tra Mussolini e Hitler, senza sapere quanto fatale sarà per i destini del Paese.

Unità di tempo, unità di luogo. E due personaggi che, grazie al loro incontro, cambiano, si trasformano sotto i nostri occhi, scoprono una parte nuova di sé stessi, modificano il loro sguardo sulla realtà che li circonda. Antonietta, asservita ai figli e al marito, grazie a Gabriele mette in discussione le sue certezze sul regime, inizia a dubitare sulle verità propagandate dal fascismo, acquista maggiore rispetto di sé stessa, assapora un modo diverso di stare con un uomo.

Gabriele, omosessuale licenziato dalla Radio e in procinto di essere spedito al confino, costretto tutta la vita a fingere e a nascondersi, con Antonietta finalmente si sente libero, esce allo scoperto, per la prima volta si sente accettato, apprezzato e amato per quello che è. Ignorante e sottomessa lei, colto e raffinato lui, apparentemente diversissimi, si sentono, si annusano, si riconoscono.

ono due umiliati, due calpestati, sono due ultimi. Nel giorno del ballo, sono le due Cenerentole rimaste a casa. E la loro storia è la storia, purtroppo sempre attuale, di coloro che non hanno voce, spazio, rispetto, e sui destini dei quali cammina con passo marziale la Storia con la S maiuscola.

 

 

Teatro delle Arti di Salerno

info 089221807

Sabato 23, ore 21.00, e domenica 24 aprile, ore 18.30

 

Compagnia Enfi Teatro

presenta

 

La scena

di Cristina Comencini

 

con Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti e Stefano Annoni

 

scene e costumi Paola Comencini

 

regia Cristina Comencini

 

Due amiche mature leggono una domenica mattina una scena di teatro che una delle due deve recitare l’indomani.

I loro caratteri opposti si rivelano subito dal modo in cui sentono e interpretano il monologo: per Lucia, attrice, quelle righe raccontano fragilità e temibili tempeste dell’anima; per Maria, dirigente di banca separata e madre di due bambini, le tempeste della scena sono allegri ed erotici terremoti interni, occasioni di vita.

Due femminilità opposte. Lucia ha rinunciato alla passione, all’idea di avere un uomo nella vita, si accontenta di amare i personaggi molto più interessanti che incontra sul palcoscenico. Maria invece senza un uomo non può stare, senza fare l’amore, senza illudersi di avere finalmente incrociato quello giusto. Come l’ultimo, agganciato la sera prima a una festa in cui ha bevuto troppo, e di cui non ricorda esattamente il nome né l’età ma che – lei sostiene – potrebbe essere proprio l’atteso. Anche se risvegliandosi al mattino, non l’ha più trovato nel suo letto.

Eccolo, invece, apparire in mutande, un giovane ragazzo di meno di trent’anni. Si era messo a dormire nella stanza dei bambini (fuori col padre per il fine settimana) perché la donna, di cui ricorda solo l’esuberanza fisica, russava. Davanti agli occhi esterrefatti di Lucia, il ragazzo la scambia per Maria. Un po’ per liquidarlo, un po’ per divertimento, Lucia interpreta la parte dell’amica disinibita e Maria, rientrata con il caffè, è costretta a recitare il ruolo della sua amica severa e moralista. Finché il gioco tra loro, sotto lo sguardo allucinato del ragazzo, non regge più e le due si rivelano a lui nelle loro vere identità. E il ragazzo chi è? Un giovane uomo cresciuto da una madre imperiosa e assolutista: ” Come voi due.”, rivela lui ingenuamente. Le due donne lo interrogano, lo prendono in giro, gli fanno scuola di vita. Ma non prevedono la sua reazione, la rabbia che ha in corpo, la consapevolezza della sua fragilità e della sua forza senza sbocco.

 

Su sponde opposte, le due donne e il ragazzo scoprono di vivere nello stesso mondo tutto da rifare perché “… il passato sono solo muri sventrati, case terremotate da cui si deve fuggire…”, come dice la scena che Lucia deve interpretare il giorno dopo, e anche quella che i tre hanno appena recitato insieme sul palcoscenico, che forse resta il solo luogo veramente libero del mondo.

La comica immersione di un ragazzo nella vita e nei sentimenti femminili, la scoperta di due donne delle pulsioni, le rabbie e le fragilità di un giovane uomo, la comune ricerca d’amore e di libertà in un mondo mutante.

 

 

 

 

 

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