Alife – Speciale regionali – Sanità e sprechi. La Di Muccio: “E’ tempo di cambiare”

Ospedale, tagli lineari, budget alti e sprechi. E’ questo il tema caldo su cui, Maddalena Di Muccio, candidata alle Regionali ormai prossime, lista pd, sta insistendo più e più volte durante tutta la sua campagna elettorale quasi giunta al termine. Campagna che, per quanto sia stata intensa e completa, continua a presentare ancora, e sempre a difesa del territorio, questa reclama conosciuta e nota, verso una situazione a dir poco insostenibile: la sanità. “ Cambiamo” dice “ altrimenti le lamentele di tutti rimarranno inascoltate e tutto rimarrà come sempre”. Lo spreco economico infatti, relativamente alla sanità, è altamente conosciuto, considerando che la cosa va avanti da molto, con grave danno sull’utenza e sul personale sanitario stesso. Quanto caro possa costare un posto letto, è fatto noto, se si considera che un solo giorno di ricovero in una struttura sanitaria costa, ai cittadini della nostra regione, sui 750\800 euro. Una cifra non certo bassa. “ Allora – dice la candidata – bisogna fare e portar avanti un piano sanitario veritiero e non falsato come invece ha fatto Caldoro e che perciò è stato bocciato dal Ministero. Quest’ultimo parlava di numeri falsi – continua Di Muccio – e di ospedali ultimati. Ma si può considerare ultimato un ospedale che in se presentava solo una struttura in cemento? Non direi! Paghiamo un’addizionale regionale sui nostri stipendi, basata su posti letto inesistenti al momento, e questo non è giusto. Dobbiamo lottare per difendere gli interessi dell’ospedale, per il diritto alla salute, un nostro diritto e un diritto di tutti. In più bisogna valorizzare le professionalità esistenti a rischio e schiacciare da questa grave minaccia della soppressione, specie se si continua ad avere fiducia in una classe politica che ha fallito sotto tutti i punti di vista”. Insomma un appello forte ma spontaneo, e, cosa importante, attuale e fondato su dati e cifre vere. Andare al voto significa, per i cittadini scegliere il bene comune e decidere a chi dare fiducia. Una grande responsabilità affidata a chi, deve, o per lo meno dovrebbe, lavorare per gli interessi e la salvaguardia di tutti.
ZULLA ANNA RITA

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