Ancora un libro di Giancarlo Bova su Cancello ed Arnone

Quando Giancarlo Bova nel 2013 scrisse un ponderoso volume sulle principali chiese di Cancello ed Arnone (Le chiese di Maria Regina di Tutti i Santi e di Maria Ss. Assunta in Cielo, in Cancello ed Arnone: il territorio, Greci e Ungheri, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2013), per la mole dei documenti che gli si erano presentati sotto gli occhi, promise lavori successivi sulla splendida cittadina della provincia di Caserta.
Seguì infatti un altro volume, in cui Bova si occupava tra l’altro anche del palazzo di caccia del re Alfonso I d’Aragona, sito nel centro (Le pergamene aragonesi della Mater Ecclesia Capuana, 1435-1438, vol. I, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2014). Questo secondo libro piacque tanto ai cultori di storia locale che il Sindaco Pasqualino Emerito e la Giunta Comunale conferirono a Giancarlo Bova la cittadinanza honoris causa di Cancello ed Arnone.
Ma il nostro Autore non si è fermato neppure questa volta. Ha infatti pubblicato nel mese di novembre 2015 ancora un altro volume (Le pergamene angioine della Mater Ecclesia Capuana, 1278-1280, vol. IV, Edizioni Spring, Caserta), in cui innanzitutto localizza la chiesa di S. Maria de Cancello, dedicata alla Madonna delle Grazie, da lui stesso rintracciata per la prima volta attraverso l’edizione di documenti inediti.
Poi, attraverso la lettura di tutte le Visite Pastorali custodite nell’Archivio Diocesano di Capua, nello stesso volume ricorda i vari tituli assunti nel tempo dalle due chiese parrocchiali Omnium Sanctorum di Cancello e di S. Maria de Arnone, dedicata alla Vergine Assunta.
Sempre in quest’ultimo volume Bova localizza ad Arnone la chiesa di S. Martino, la vecchia cappella di S. Biagio, la chiesa di S. Paolo, la cappella della Natività e la cappella di S. Francesco di Paola. Infine localizza la chiesa di S. Apollinare a Torre degli Schiavi, nel territorio di Cancello.
Il nostro Bova promette ancora altri studi originali su Cancello ed Arnone, da documenti inediti. Sono lavori altamente scientifici per la competenza in più scienze storiche dimostrata dall’Autore, che è tra i maggiori studiosi del Sud Italia, noto ormai in tutto il mondo. Basti dire in questa sede che nell’ultimo volume di Bova è presente un Comitato Scientifico che annovera un centinaio di professori di fama mondiale, che esercitano nelle maggiori Università del mondo, tra cui ci limitiamo a segnalare la Sorbona, College de France, Harvard, Cambridge, Oxford, Tokio, Gerusalemme, Monaco, Berlino, ecc. ecc. Tra i professori si annoverano, tra l’altro, Accademici di Francia e d’America che hanno dimostrato a Bova i più ampi consensi per l’importantissimo lavoro che sta svolgendo a sue spese e in condizioni proibitive nell’Archivio Storico Diocesano di Capua.
Per tali motivi non ci sembra proprio il caso che i recentissimi lavori di Bova possano essere sfruttati e sintetizzati in opuscoli divulgativi, privi di valore scientifico: vanitas vanitatum! (Ecclesiaste).

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