Ancora una volta lavavetri violenti, intervengono i Carabinieri ma hanno le mani legate

SAN MARCO EVANGELISTA – Ci risiamo! Proprio oggi, martedì 2 maggio 2017, sono stato contattato da un cittadino di San Nicola la Strada, l’avvocato Giuseppe Brandi, il quale mi raccontava di aver assistito impotente all’ennesima aggressione di alcuni lavavetri extracomunitari che ora non “chiedono”  più di lavare il parabrezza ma “impongono” con protervia il servizio, nei confronti di diversi automobilisti fermi all’incrocio semaforico del Viale Carlo III^ all’altezza dell’Hotel Vanvitelli, in tenimento di San Marco Evangelista, offendendo con parolacce i malcapitati per il sol fatto di essersi rifiutati di farsi lavare il parabrezza della proprio auto. L’aggressione è avvenuta lunedì sera, 1° maggio 2017, intorno alle ore 21.00, proprio quando il traffico veicolare era molto intenso anche per il rientro dalla gita fuori porta in occasione della Festa del Lavoro. Sono intervenuti anche i Carabinieri a bordo di una “Gazzella”, ma al loro arrivo diversi sono scappati. Quei pochi che sono rimasti sono stati solo “ammoniti” con grande “paura” dei lavavetri di ben più gravi conseguenze. È giunto il momento di porre fine a tutto questo, poiché la solidarietà ed il rispetto delle persone disagiate non passa per la finta e buonista tolleranza di questo tipo di attività e chi si ostina a negare l’evidenza è un irresponsabile. Oltre a tutto ciò non possiamo far passare il messaggio che il lavavetri sia un lavoro a tutti gli effetti e una attività che può essere esercitata liberamente, fuori da ogni regola e da ogni controllo, praticata spesso con metodi violenti e con prevaricazione nei confronti degli automobilisti. Purtroppo però , la cronica mancanza di personale non permette al Prefetto di Caserta, nonché al Questore ed al Comandante Provinciale dei Carabinieri di Caserta, di poter disporre di più mezzi sul territorio per contrastare, in modo continuo e quotidiano, questo fenomeno criminoso che pian piano ha ripreso il ritmo dei passati mesi di terrore, quando molte donne addirittura optavano per strade alternative pur di non subire e far assistere ai propri figli scene di paura causate da queste persone, che qualcuno si ostina ancora a definire “lavavetri”. Preciso ancora una volta che non c’è nessun preconcetto nei confronti di questi soggetti che, sicuramente, vengono da realtà disperate ma non possiamo permettere che la nostra comprensione diventi un loro diritto che giustifichi il poterci maltrattare impunemente. È assurdo che queste persone continuino ad ogni ora del giorno a terrorizzare gli automobilisti fino a tarda sera, fra l’atro ora si sono impadroniti anche delle strade interne alla Città. Nei mesi scorsi sono stati numerosi gli episodi dove mamme e bambini piccoli hanno pianto per la paura di qualche reazione di questi lavavetri che non sempre si limitano a cenni verbali. Come cittadino sono stanco e stufo di dover assistere inerme a queste storie di inciviltà commesse da questi individui, mentre come giornalista posso solamente far conoscere ai cittadini ed alle Istituzioni competenti, Sindaci in primis i quali hanno l’obbligo di garantire la nostra sicurezza, di continuare a vigilare impedendo che continuino ad essere i padroni incontrastati del territorio. Rifiutare di dare una mancia per una pulitura del parabrezza fatta con arroganza e prepotenza non deve essere un alibi per queste persone, per poterci aggredire, neanche se ciò fosse fatto verbalmente. Sia chiaro per tutti: le nostre mogli, sorelle, mamme ed i nostri figli non devono essere terrorizzati da nessuno, tantomeno da questi lavavetri! Chi ha il compito di garantire la sicurezza, in tutti gli ambiti, deve intervenire immediatamente.

Nunzio De Pinto

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