ARRIVA L’ORA DEL DISSESTO, sarà dichiarato nel prossimo consiglio

Il sindaco: "Considerato che il comune non dispone di risorse per ripianare il debito emergente...

CANCELLO ED ARNONE – Probabilmente, quello del prossimo 30 luglio, per Pasqualino Emerito sarà il consiglio più triste (amministrativamente parlando) dei suoi 9 anni di gestione comunale: in seduta straordinaria, infatti, l’assise (CLICCA QUI PER LEGGERE L’ODG) presieduta da Maurizio Di Puorto, alle 18,30, annuncerà di far ricorso alla procedura definita nell’art. 244 del D.Lgs n°267 del 18 agosto 2000: tradotta in termini noti, Cancello ed Arnone dichiarerà dissesto.

Il monito e l’analisi inviati mesi fa dalla Corte dei Conti (CLICCA QUI PER LEGGERLI) erano stati abbastanza chiari: le casse versavano in una condizione critica ed il dissesto rappresentava più di una remota possibilità, una possibilità che, senza neppure troppa sorpresa, si è concretizzata.

“Riconosciamo debiti fuori bilancio per espropri per circa 3 milioni di euro per sentenze notificate al comune, – ha dichiarato, cifre alla mano, il primo cittadino. – Adotteremo la procedura del 193, 194 e 195 del Tuel. Considerato che il comune non dispone di risorse per ripianare il debito emergente, ricorre alla procedura di dissesto”

Dissesto: è obbiettivamente un termine non gradevole, una parola che nessun amministratore ha piacere di pronunciare nel corso della propria consiliatura, una parola che evidentemente determinerà pure delle conseguenze non troppo amabili per la comunità: “Si andrà verso un aumento delle tariffe, – ha spiegato il sindaco, – naturalmente ragionevole, e verso l’integrale copertura del costo dei servizi a domanda individuale”

Dopo la dichiarazione si insedierà in muncipio l’organo straordinario di liquidazione, con il compito di stimare massa attiva e passiva e procedere al pagamento dei debiti.

“Le procedure esecutive nei confronti del comune, – ha aggiunto Emerito, – decadranno e si riavvierà la gestione corrente senza il fardello di pignoramenti che limitano la capacità operativa”

Giuseppe Tallino (CasertaCE)

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