ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE REGINA ELENA ONLUS – 153a “GIORNATA DI CARITÀ”

Associazione Internazionale Regina Elena Onlus

 

153a “Giornata di Carità”

Pompei e Napoli, 6-7 marzo 2018

 

 

 

 

L’Associazione Internazionale Regina Elena Onlus ha organizzato a Napoli e Pompei la 153a “Giornata di Carità” in provincia di Napoli in due tappe, il 6 e 7 marzo 2018. L’iniziativa fa seguito alla 120a “Giornata di Carità” del 29 e 30 luglio e del 9 settembre 2016 a Pompei e Napoli quando furono consegnati 70 quintali di viveri.

Il carico del camion di 13 metri è stato benedetto a Formigine (MO) da Don Gino Pinelli alla presenza del Vice Sindaco Antonietta Vastola, del Comandante della Polizia Dr. Mario Rossi, di Barbara Merciari, di Sauro Paciotti con la consorte, da Mirco Ferrari ed altri amici.

Il TIR è stato accolto nel Santuario di Pompei dal Presidente internazionale dell’Associazione Internazionale Regina Elena S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia, accompagnato dal Presidente nazionale. Gr. Uff. Ilario Bortolan, dal Vicepresidente nazionale, Gen. D. Giovanni Albano, dal delegato campano. Comm. Rodolfo Armenio e dal dirigente napoletano Uff. Mario Franco. Era presente l’economo del Pontificio Santuario, don Angelo Izzo con dirigenti della Casa Emanuel.

Oltre 10 tonnellate di viveri sono state offerte a Pompei, dove l’associazione è attiva dal 1994, alla Casa famiglia “Emanuel” della diocesi (come nel 2016) ed alla casa di riposo per anziani “Carmine Borrelli”, beneficata da 20 anni dal sodalizio intitolato alla “Regina della Carità”. Erano presenti il Vice Sindaco ed altre autorità.

La Casa Emanuel è una delle opere sociali del Santuario di Pompei. Si tratta di una struttura che accoglie madri, gestanti e bambini da 0 a 3 anni donandogli tutto il necessario nel loro percorso di crescita personale e sociale. L’Opera, che vive nel carisma del Beato Bartolo Longo, offre sostegno alla relazione madre-bambino. La prima mamma è stata accolta nel 2003 con  il suo piccolo Emanuele, che ha dato il nome al centro. Da allora hanno trovato ospitalità minori e madri, per evitare loro di affrontare la gravidanza, la nascita e la maternità in uno stato di isolamento o emarginazione, quando – spesso – non addirittura di violenza. Dopo la diffidenza iniziale nei confronti di coloro che tentano di offrire aiuto, con tempo e amore, diventano persone diverse che non vivono più alla giornata e iniziano a programmare un futuro migliore. Senza clamore e al servizio dei più deboli a Pompei e nel Santuario fondato dal Beato Bartolo Longo, le opere sociali continuano a crescere.

 

Dopo le mamme ed i bambini della Casa Emanuel, gli anziani della Casa di riposo “Carmine Borrelli” di Pompei con il Vice Sindaco, il Capo della segreteria del Sindaco Maurizio Bezzeteri, i dirigenti dell’Associazione ed i volontari dell’Aeronautica Militare guidati dal Maresciallo Eugenio Volpe.

Come sempre, prima di lasciare la casa di riposo “Ciro Borrelli” S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia ha salutato il personale e gli ospiti,   accompagnato dal Generale Giovanni Albano.

Il 12 giugno 1928, quasi 90 anni fa, una donna colpita nel suo cuore di madre sceglieva, con un atto notarile, di trasformare il proprio dolore in generosità e cura degli altri. Si chiamava Concetta D’Arienzo ed è a lei che si deve l’istituzione della casa di riposo “Carmine Borrelli”, intitolata al figlio che perso prematuramente. Una delibera ha intitolato a Concetta D’Arienzo il salone di rappresentanza di “Casa Ciro Borrelli”, decidendo nel contempo di ricordare questo evento il 12 giugno di ogni   anno.

Prossimo appuntamento con gli ospiti della casa di riposo pompeiana tra pochi giorni per la consueta distribuzione di doni pasquali da parte del sodalizio intitolato alla “Regina della Carità”.

 

La terza tappa è stata alla Mensa di S. Francesco, nel capoluogo campano, gestita con amore fraterno dal Terz’Ordine Francescano diretto dal  M.R.P. Calogero Favata.

A Napoli, dopo la donazione è stata celebrata la solenne S. Messa annuale in suffragio della Venerabile Maria Clotilde di Borbone di Francia e Terziaria francescana nella chiesa di S. Caterina a Chiaia .

Poche parole ma molti fatti concreti, per un’autentica testimonianza coerente di vita e di speranza, analoga a quella di altri volontari dell’Associazione Internazionale Regina Elena Onlus che hanno aiutato le vittime del sisma del Centro Italia.

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