Attesa a Latina per l’esposizione dello scultore ed illustratore iracheno Fuad Aziz

di Daniele Palazzo

 

Grande evento di cultura pittorico-scultorea, il 19 novembre prossimo, a Latina. Di scena il noto e quotato artista iracheno Fuad Aziz, che, nello splendido e suggestivo scenario degli ambienti espositivi della “ArtGellery”, di Corso Matteotti, 88, darà corpo e vita ad un’altra delle numerosissime mostre personali che gli hanno permesso di far conoscere ed apprezzare in tutto il mondo la sua arte e il suo valore di eccelso rinomato maestro sia del pennello che dello scalpello. L’inaugurazione dell’importante manifestazione, avverrà, a cominciare dalle ore 19.00, alla presenza dello stesso Fuad, che fior fiore di esperti e critici del settore, considerano uno dei più grandi esponenti dell’arte espressiva che, da oltre trenta anni, lo vede protagonista assoluto. La sua è una verve cromatico-propositiva molto avvolgente e che ti rapisce e conquista, trasportandoti, sul tappeto magico di un’arte e di una espressività sapiente e concreta e di un modo, molto originale e visibilmente pegno di voglia di comunicare a tutti e a ciascuno la grande tempesta artistico-creativa che hai dentro, in una sorta di eccezionale esplosione di colori ed arte in cui tutto è poesia e gioiosa ed armonica danza di forza creativa e grandezza propositiva. Da quanto si evince da una scheda di presentazione dell’opera e dell’arte del protagonista dell’evento culturale in parola, Fuad Aziz, da oltre un quarantennio, vive ed opera stabilmente in Italia e, precisamente nella città di Firenze, che, da sempre, crocevia privilegiato di arti, culture e tendenze artistiche di massimo livello, gli ha dato l’opportunità di confrontarsi con i migliori artisti del mondo e di perfezionare e dare il giusto risalto al suo lavoro. Fuad nasce, sessantacinque anni fa, ad Arbil, nel Kurdistan Iracheno. Nel 1974, al termine di un brillante quanto fruttuoso periodo di studi e formazione, consegue il diploma delll’Accademia di Belle Arti di Baghdad. Tre anni dopo, diploma-bis presso la prestigiosa Accademia di Belle Arti di Firenze, città che, da allora, ha eletto a sua dimora. Molte delle sue sculture, che, nel corso degli anni,  hanno trovato esaltazione grazie anche ad una ricca serie di mostre, personali e collettive, a livello planetario, sono in esposizione permanente nelle città più belle e rinomate del modo. Non solo. Ha al suo attivo anche una rande opera di produzione di illustrazioni per libri, specialmente di quelli destinati all’infanzia. Da questo punto di vista, ben lodevole l’impegno che,nell’ambito del cosiddetto “Progetto Interculturale”, svolge nella Scuole Medie di Firenze in vari istituti didattici dell’intero territorio nazionale, educando gli allievi e i loro docenti sui temi dell’educazione all’immagine e su quelli legati alla creazione di racconti illustrati. Ma non finisce qui. Nello splendido ruolino di marcia dell’artista venuto da Baghdad, troviamo anche la cura della serie libraria denominata “Collana Colorata”, ispirata alle fiabe dei popoli di tutto il mondo, che conduce quale membro e fondatore della “Biblioteca di Pace”, di Firenze. Al suo attivo pure la pubblicazione di numerosi ed importanti libri. Tra questi,ricordiamo “Un popolo dimenticato racconta”(Fiabe e poesia del popolo Kurdo), pubblicato per i tipi di “Edizioni Arti Grafiche ‘La Regione’, “Ogni bambino ha la sua stella”, edito da ‘Fatatrac 2000’, “La primavera viene d’improvviso”, anche questo marchiato ‘Fatatrac 2000’, “Kurdistan: le antiche città tra i monti”, che ha visto la luce grazie all’intesa di collaborazione stabilita con la casa editrice ‘Sinnos 2005’, “Non tagliate quell’albero”. Pubblicato da ‘Lineadaria 2008’, e “Chiudi gli occhi”, edito da ‘Sinnos 2008’. Impressionante anche la serie di premi e riconoscimenti attribuitigli. Si va dal “Premio Speciale ‘Città di Schwanenstadt’(2004) al “Premio Internazionale di Bordano Udine”(2004), dove aveva presentato un racconto, scritto ed illustrato di suo, intitolato “Ballerina colorata”, dal “Premio Letterario Internazionale Villeg Novella Dal Judri”(2004), ottenuto grazie al racconto “Un bicchiere di magia”, a bis del “Premio Internazionale di “Bordano Udine”(2005), la cui Giuria era rimasta molto impressionata dall’esame del racconto “Viaggio di un violoncello“. Insomma, un artista che definire completo ed unico nel suo genere appare finanche riduttivo e riduttivo al confronto della possanza e della grandezza che gli sono proprie. Tant’è che la semplicità esplosiva del calore e della luce che emanano dalle sue magiche mani sono eloquenti testimoni del sublime e ben fruttuoso passaggio del suo grande spirito di inventiva artistica nel mondo del culturale e del creativo dell’italica terra, che, va etto e sottoscritto, ha recepito in pieno il messaggio e il monito di un uomo d’arte e cultura che, lungo tutta la sua inarrivabile parabola artistica, non ha mai smesso di proclamarsi “uomo di pace che, con la poesia nel sangue, lotta e lavora per la pace”.

1

0 Comments

No comments!

There are no comments yet, but you can be first to comment this article.

Leave reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *