Aversa. Caserta Kest’è scende in campo al fianco della famiglia costretta a vivere nella stazione ferroviaria

di Giovanna Paolino

Aversa – “In rete circolava una foto che dovrebbe porre molti interrogativi sulla gestione delle politiche sociali, ma anche sulla rete dell’assistenza oltre che sulla sensibilità di tutti in alcune zone della Campania perché non si può lasciare che una famiglia, con due bambine piccole, viva in una stazione ferroviaria come se fosse casa loro”.
A denunciarlo il presidente di Caserta kest’è Dr Ciro Guerriero, per il quale “la foto postata da una guardia giurata è uno schiaffo in faccia per chi crede che in un Paese civile una famiglia con bimbi piccoli non dovrebbe essere costretta a vivere in una stazione ferroviaria”.
“La guardia giurata che ha postato la foto ha raccontato che le bimbe piangevano perché avevano fame e qualcuno è andato a comprare qualcosa da mangiare mentre lui stesso ha portato delle coperte” hanno aggiunto alcuni tesimoni, sottolineando che “questo dimostra che non tutti coloro che hanno visto quella famiglia hanno preferito voltarsi dall’altra parte”.
“Dove sono i servizi sociali? Quella famiglia non vive in un posto isolato, ma in una stazione ferroviaria dove, tra l’altro, passano migliaia di persone, possibile che nessuno se ne sia accorto? Possibile che nessuno si sia posto il problema di trovare una soluzione ai problemi che hanno costretto quella famiglia in quelle condizioni?” si chiedono in molti auspicando “un intervento immediato dell’Amministrazione comunale che non può far finta di non vedere questi casl, ciò che accade nella stazione aversana e deve trovare una sistemazione per quella famiglia, una volta conosciuti i motivi per cui si è ridotta a vivere in quelle condizioni”.
“Chiaramente, chiediamo ai servizi sociali di non adottare la misura più semplice: togliere le bambine, strappandole ai loro genitori”, hanno affermato varie associazioni, per i quali “qualora fosse possibile, la soluzione migliore sarebbe aiutare la famiglia tenendola unita”.Con enorme gratitudine apprendiamo riferisce il Dr Ciro Guerriero, che il Comune di Aversa nella persona del sindaco dal momento che è stato segnalato questo triste caso si sono messi a lavoro. L’assessore alle politiche sociali Paolo Galluccio, con la Caritas, don Carmine Schiavone, con il consigliere Alfonso Golia e l’associazione Tu Donna presieduta da Simona Andreozzi, stanno lavorando affinchè questa famiglia possa vivere in modo più dignitoso. Sono coinvolti dei minori quindi capirete che non è il caso di entrare nei dettagli della vicenda.

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