
“Bologna, solo andata”. Da Casal di Principe a Bologna, poi a Firenze, storia di un adolescente nato in una terra di camorra
Casal di Principe, 13 ottobre 2021




Da una terra difficile e martoriata un romanzo autobiografico che parla di
speranza e di riscatto. È “Bologna, solo andata”, il romanzo di esordio di
Romolo Mosca, appena pubblicato da Albatros edizioni nella collana “NuoveVoci”.
Il racconto, quasi del tutto autobiografico, è ambientato a Casal di Principe poi a Bologna e infine a Firenze.
L’autore, imprenditore sessantenne, ripercorre nel libro la propria storia. Il filo dei ricordi si riannoda nel 1999 durante una degenza all’ospedale Umberto I di Roma. La sua vicenda, per motivi che risulteranno chiari dal prosieguo della lettura, è stata romanzata per evitare riferimenti precisi a persone o situazioni realmente esistite.
Casal di Principe, anni Settanta. Il protagonista Romolo vive
l’adolescenza negli anni in cui la faida tra il clan dei casalesi e la Nuova
Camorra Organizzata insanguina la città. La mancanza di alternative, i vincoli
amicali e parentali, i condizionamenti ambientali, le facilitazioni e i favori
derivanti dall’affiliazione camorristica, le vite lussuose dei boss spingono
molti giovani tra le braccia dei clan. Alcuni suoi amici d’infanzia
diventeranno protagonisti della storia criminale del territorio. Altri
rimarranno semplici gregari delle organizzazioni criminali, assoldati dai clan.
Il loro destino è già segnato: il carcere o la morte in un agguato.
Eppure, per quei giovani, cresciuti a contatto con gli ambienti
malavitosi, è difficile sottrarsi all’orbita gravitazionale dei clan
camorristici.
Ciò non vale per il protagonista che a 16 anni decide di lasciarsi alle spalle quella triste realtà e di riscrivere il proprio destino lontano dalla sua terra d’origine. Lo fa, grazie ad una frase ascoltata inun film: “Quando sembra che non hai scampo al tuo destino solo il tuo coraggio ti salverà”
Un biglietto di sola andata per Bologna
è il suo passaporto per una nuova vita. Nel cammino alla ricerca di un riscatto
personale e professionale, tra cotte giovanili, il grande amore ed esperienze
lavorative, approderà dalla città meneghina a Figline Valdarno dove col
tempo si affermerà come imprenditore.
L’autore, attraverso le pagine del libro, offre al lettore un modello di
riscatto possibile, attraverso il rifiuto delle logiche camorristiche e le
scelte coraggiose che gli hanno consentito di costruire la propria
esistenza su basi di onestà e legalità, capacità di sacrificio e amore per il
proprio lavoro. Un messaggio di ottimismo e di speranza, sostanziato di
pragmatismo, di esperienza vissuta e di concretezza,
scritto per “salvare” i giovani da possibili scelte sbagliate.
La scelta etica forte è presente fin dalle prime pagine del racconto, fin dall’inizio funestato da episodi cruenti. Alcuni giovani amici con cui Romolo ha condiviso l’esperienza giovanile rimangono invischiati nella rete della criminalità. I loro nomi sono presenti nelle cronache giornalistiche di quegli anni.
Emerge anche l’intreccio spesso molto stretto tra le vite di chi ha scelto la legalità, come la famiglia del protagonista e chi invece è spesso costretto a cedere ad altre logiche. Per costoro, molto spesso, il destino è segnato: o la morte, anche giovanissimi, in uno dei tanti agguati della guerra di camorra di quegli anni, o il carcere. Significativo, un episodio che sembra scorrere accanto agli altri, senza troppo clamore: l’incontro tra la madre ed un boss, che si reca a salutarla nella sua abitazione. La madre lo aveva cresciuto da bambino. Ora però lui è diventato uno dei capi del clan: lei lo tratta con rispetto e sobrietà, ma traccia subito una netta linea di demarcazione, non permettendogli di entrare in casa e rifiutando, con tatto, la sua disponibilità ad eventuali favori.
Info e contatti
Romolo Mosca
cell. 3317824905
mail: mosca.romolo@libero.it
Francesca Cabibbo
Tessera Odg n. 089291
cell. 3930000061
Inpress events & communication S.r.l.s.
partita i.v.a. 01614790887
Ragusa, Via Dante Alighieri 93
mail: inpress.ragusa@gmail.com
cell. 329 3167786 / 393 0000061
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