Brusciano: Miracoli e impegno civile per la 143esima Festa dei Gigli in Onore di Sant’Antonio di Padova.

IESUS

Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali – Brusciano NA –

 

(Scritto da Antonio Castaldo)

A Brusciano, nei sette giorni che comprendono l’ultima domenica di agosto, ogni anno viene svolta la Festa dei Gigli in onore di Sant’Antonio di Padova. Quest’anno il periodo festivo, con al centro la Ballata dei Gigli di domenica 26, va dal mercoledì 22 con la Messa Solenne e la Processione del Santo, al martedì 28 agosto con il tradizionale concerto finale. L’origine della Festa dei Gigli di Brusciano sta nella riconoscenza e nel ringraziamento dei fedeli per il “Miracolo di Sant’Antonio” del 13 giugno 1875 avvenuto in Vico Tre Santi oggi Via Cavalvanti, in centro storico, poco distante dalla Chiesa S. Maria delle Grazie. Il luogo preciso si può vedere nelle immagini tratte dalla Processione del 13 giugno 2018 e qui postate dal sociologo Antonio Castaldo per IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali, https://www.youtube.com/watch?v=BNQZ_90Q888 .

Dunque, Miracolo fu, 143 anni fa, per intercessione di Sant’Antonio, e “miracolo” è richiesto nel 2018 ai comuni mortali presenti nell’Amministrazione Comunale, appena rinnovata, guidata dal Sindaco Avvocato Giuseppe Montanile, ai Comitati e alle Associazioni dei Gigli che si trovano di fronte alla scadenza prossima del grande evento, nella ristrettezza dei tempi organizzativi, nella rispettosa osservanza delle norme a garanzia di safety e security; nella scarsità di risorse economiche ed umane. Ma non disperiamo, perché, qui a Brusciano, la buona volontà degli uomini, è assistita dal Santo Taumaturgo. E trattando della Festa dei Gigli, è d’obbligo citarne l’origine.

Anno 1875, a Brusciano la popolana Zi’ Cecca De Falco si rivolge a Sant’Antonio per ottenere la guarigione del figlio, assai malato, promettendo che se avesse ottenuto la grazia, avrebbe donato al Bambinello, che il Santo tiene in braccio, una testiera d’argento. A guarigione del figlio ottenuta, la madre cerca in tutti i modi di procurarsi il denaro necessario a sciogliere il suo voto, ma non ci riesce. Così, il 13 giugno del 1875, in occasione della Processione in onore di Sant’Antonio di Padova, la povera donna si limita a lanciare alla statua del Santo, dal suo balconcino in Vico Tre Santi, foglie, fiori e sedici ostie. Di queste ostie, ecco il “gran prodigio”, tredici vincono la forza di gravità e si vanno a sospendere in aria sulla testa del Bambinello, per poi fissarsi a forma della promessa coroncina.

La testimonianza dell’avvenimento pubblico della Processione del 13 giugno 1875, ci viene dal parroco di allora, Don Francesco Monda, che in forma poetica così si esprime: “Che gran prodigio, che bel portento!/Ostie leggere versate al vento Sul capo fermarsi del Dio Bambino/A foggia quasi di un cappellino./Erano sedici le ostie versate,/ma solo tredici si sono fissate./Le altre andarono in preda al vento./Che gran prodigio, che bel portento!”  (Antonio Castaldo e Antonio Ruggiero, Volti, storia e cultura della Festa dei Gigli di Brusciano, Associazione Giglio Ortolano, Brusciano 2004).

Sant’Antonio di Padova è fra i santi più amati a Napoli e provincia, a Brusciano ha addirittura il primato sul Protettore San Sebastiano Martire. Frate Antonio muore all’Arcella in periferia di Padova il venerdì 13 giugno 1231. Il 30 maggio, domenica di Pentecoste, a soli 11 mesi dalla sua morte, Papa Gregorio IX lo eleva agli onori degli altari fissando la sua festa liturgica al 13 giugno. Il portoghese di nascita, Lisbona 15 agosto 1195, e padovano di adozione si vede dedicare la costruzione della grande Basilica di Padova. (Padre Domenico Carminati, Rettore della Basilica di Padova, Premessa, L’Arca del Santo, di Federica Morello, Peruzzo Industrie Grafiche, Mestrino, Padova 2005). Al fortissimo legame fra il Santo e la Padova si è aggiunto storicamente quello con Brusciano nell’indimenticabile Pellegrinaggio con la “Ballata del Giglio” presso il Santo a Padova il 31 maggio 2009.

Sant’Antonio è conosciuto come il “Santo dei Miracoli”. Quindi, una ripassata sui miracoli ci sta tutta. L’occasione ci è data dall’ascolto del Teologo e Parroco di Brusciano, Don Salvatore Purcaro, che celebrando Messa en plein air, domenica 29 luglio, dal Sagrato della Chiesa Patronale, San Sebastiano Martire, a riguardo della Lettura del Vangelo secondo Giovanni (Gv 6, 1-15) e del cosiddetto “Miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci”  afferma trattarsi di “Qualcosa di inspiegabile e di prodigioso e allora per questo i segni, in modo particolare nel Vangelo di Giovanni e anche negli altri evangelisti, non sono tantissimi, ma limitati nella durata, nel tempo e nell’entità, proprio per dire che il vero Miracolo è la Fede a partire da quello che è accaduto”. Tale discorso allora non si riferisce alla quantità materiale, moltiplicazione, riproduzione seriale per consumi di massa, non sostiene il possesso esclusivo di un bene. Seguendo l’illuminante riflessione di Don Salvatore, si coglie ciò che dà forza al gesto miracoloso di Gesù: la condivisione, l’accesso spirituale, la qualità del bene messo in comune e la trasformazione di una folla in Comunità.

Don Salvatore nella stessa omelia richiama anche il concetto di proprietà che per la Chiesa, come ribadito da Papa Montini, deve superare l’esclusività dell’uso perché una volta soddisfatte le proprie necessità si deve dare la possibilità all’altro che ne ha bisogno: “il diritto di proprietà non deve mai esercitarsi a detrimento della utilità comune, secondo la dottrina tradizionale dei padri della chiesa e dei grandi teologi” (Papa Paolo VI, Lettera Enciclica “Populorum Progressio”, Santa Sede Roma 26 marzo 1967 “Opere da compiere” 3.23).

Riscoprendo questi principi e questi valori, seguendo questi esempi virtuosi è possibile vivere il vero significato della festa ed essere capaci di fare “miracoli”.

Qualche segno “miracoloso” già si coglie dal versante dei Gigli di Brusciano che per il 2018 sono quattro: Giglio Croce P. V.; Giglio Gioventù; Giglio Ortolano; Giglio Passo Veloce. E’ il Giglio Croce a farsi promotore dell’impegno a non accendere i fumogeni durante la sfilata delle fanfare, sabato 26 agosto, chiamando gli altri comitati nella responsabile condivisione. I Bruscianesi ed i numerosi visitatori della Festa dei Gigli confidano anche, grati e riconoscenti, nel rispetto del percorso processionale degli obelischi senza eccessivo agonismo e soverchiante competizione in sintonia con la tempistica prevista per la Ballata dei Gigli onorando compiutamente Sant’Antonio di Padova e rispettando le norme, il regolamento e l’Ente Festa dei Gigli di Brusciano, come dalla decisione del Consiglio Comunale del 6 agosto. Appuntamento per tutti a Brusciano per la “miracolosa” 143esima Festa dei Gigli dal 22 al 28 agosto 2018.

IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali – Brusciano NA –

  Antonio Castaldo

 

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