Bufera PD. A Caserta primarie sospese e a Napoli eliminati 6 seggi.

CARLO MARINO ATTACCA IL CENTRO DESTRA E IL GRILLISMO POPULISTA E INCONCLUDENTE.

BY GIOVANNA PAOLINO

Bufera Pd. Oltre le tensioni di Caserta, il Segretario Regionale Tartaglione si trova ad affrontare anche la vicenda scottante del Pd di Napoli.

A Napoli via sei seggi dall’elenco ufficiale scelto dal Per le primarie del 6 marzo 2016. La commissione presieduta da Giovanni Iacone ha accolto, parzialmente, il ricorso presentato da Marco Sarracino, candidato alle primarie contro Antonio Bassolino, Valeria Valente e Antonio Marfella. I seggi passano, dunque, da 83 a 76: via i caf e le strutture inaccessibili.

Intanto la Gold web Tv di Gianluca Pota ha reso noto il sondaggio attivato nelle scorse settimane relativo ai 4 candidati del Pd a Caserta. Su 10.057 votanti Carlo Marino risulta avere ottenuto il 53% delle preferenze. Il 32% è andato ad Enrico Tresca, il 9% ad Enzo Battarra ed il 7% ad Andrea Boccagna.

Carlo Marino, nell’attesa, affida il suo pensiero ad una lettera aperta rivolta ai cittadini in cui espone la sua strategia politica finalizzata “a sconfiggere il centro-destra responsabile del disastroso stato attuale della citta’ e il grillismo populista e inconcludente”.

Questo il testo.

” Ho letto con la doverosa attenzione la dichiarazione firmata dagli altri candidati alle primarie….ne
rispetto le preoccupazioni….ma non posso essere d’accordo con le soluzioni da loro
proposte….io penso che noi dobbiamo continuare ad avere fiducia nei cittadini, nella loro capacità
di discernere e, quindi, le primarie sono lo strumento più idoneo per scegliere, in modo trasparente
e con il consenso degli elettori, il candidato sindaco del centrosinistra in grado di battere il centro
destra e la demagogia grillina nella prossima competizione elettorale per il governo della città.
Una strada diversa, al punto in cui ci troviamo, nella fase finale della campagna delle primarie,
verrebbe giustamente letta come una sconfitta della democrazia e del popolo delle primarie a tutto
vantaggio delle manovre dei partiti con nomi calati dall’alto.

E, mentre il 6 Marzo in tutte le città
d’Italia, in cui si voterà il prossimo Giugno, i cittadini, tutti i cittadini, sono chiamati a scegliere i
candidati del pd alla carica di sindaco, nella sola città di Caserta si sceglierebbe una soluzione non
democratica. Un marchio di inaffidabilità che la città ed i casertani, gli elettori ed i militanti del pd e
del centrosinistra non meritano. È come se si decidesse di commissariare un intero popolo di
elettori. Io, al contrario, ho fiducia negli elettori e nella loro capacità di scegliere.
Per quanto riguarda le preoccupazioni avanzate dagli altri candidati alle primarie ritengo che
possano essere contrastate soltanto con un voto trasparente e democratico, con una campagna
elettorale in cui tutti i candidati si sottopongono con le loro proposte al giudizio degli elettori e con
una azione di vigilanza che garantisca l’esercizio di un voto libero.

Dopo il voto delle primarie
toccherà al candidato sindaco, d’intesa con il pd e con le forze del centro sinistra, apportare gli
ulteriori aggiustamenti programmatici su cui aprire il confronto con tutte quelle forze che vogliono il
cambiamento radicale nel governo della città e rompere con un passato che ci ha fatto precipitare
in uno stato di pauroso degrado ed abbandono. Nostro obbiettivo comune, di tutti i candidati, del
pd e del centro sinistra unito deve essere la sconfitta del centrodestra, responsabile del disastroso
stato attuale in cui versa la città, e del grillismo populista e inconcludente”.

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