Buon Giovedì
Bagna il Lemano di Chillon le mura: Mille piedi colà profondo il letto E de’ vasti suoi flutti; A tanto appunto La scandaglio calò dá bianchi merli Gettato del castel che d’ogni intorno da l’acqua è Cinto: acque e muraglie ha fatto Una doppia prigione, ed una tomba di viventi Simil: sotto il livello del lago è posta l’altra vôlta in Cui noi giacevam. (Traduzione di G. Nicolini) |
Lake Leman lies by Chillon’s walls: A thousand feet in depth below Its massy waters meet and flow; Thus much the fathom-line was sent From Chillon’s snow-white battlement, Which round about the wave enthrals: A double dungeon wall and wave Have made – and like a living grave Below the surface of the lake The dark vault lies wherein we lay . |
Queste sono le parole che Lord Byron usa per descrivere il Castello di Chillon, nei dintorni di Montreux (Cantone svizzero di Vaud o regione del Lago di Ginevra) e il suo triste compito di “tomba dei vivi” nel romanzo “Il Prigioniero di Chillon” nel quale si narra il destino di François Bonivard, patriota ginevrino, imprigionato nel castello per quattro anni nel XVI secolo per le sue posizioni anti Savoia. Nel XVIII secolo, mentre le cittadine circostanti come Vevey erano già considerevolmente sviluppate, Montreux era ancora un agglomerato di case di contadini e artigiani. Ma grazie al successo dei romanzi “La Nouvelle Héloïse” (1761) di Jean-Jacques Rousseau e “Il Prigioniero di Chillon” (1816) di Lord Byron, la riviera di Montreux cominciò ad attirare i suoi primi visitatori, infatti le vicende colpirono così tanto l’immaginario pubblico, da suscitare l’interesse di visitare i luoghi dei romanzi. È così che nacque la fama del Castello di Chillon come monumento storico, misteriosa fortezza medievale e antica residenza signorile da parte della nobiltà inglese che trovò in questi luoghi la serenità ai quali aspirava per riposarsi dalle rumorose e fuligginose città industriali.
Una volta all’anno, in occasione dei mercatini di Natale di Montreux, il Castello di Chillonprende vita e fa un salto indietro nel tempo nel Medioevo, con banchetti di artigiani e commercianti in costumi d’epoca. I visitatori vengono accolti da mangiatori di fuoco, giocolieri e trampolieri, degustazioni di vini d’annata saranno offerti da soldati in armatura accompagnati da musica medioevale suonata dal vivo. Nella sala grande sarà possibile gustare un’abbondante cena cotta negli immensi camini, mentre le prigioni si trasformano in un insolito locale notturno.
Per programmare una visita ecco il sito del castello con orari e tutte le informazioni utili:www.chillon.ch/en/. Il centro della bella cittadina di Montreux si trova a soli 3 km ed è a nostro avviso la base ideale per soggiornare in uno dei suoi alberghi. Raggiungere il castello è molto semplice, gli amanti delle passeggiate possono raggiungerlo in 40 minuti lungo la strada tracciata che costeggia il lago oppure in bicicletta, altrimenti, per chi non avesse voglia di camminare, può tranquillamente prendere il filobus numero 1 che collega Montreux a Vevey.
Se invece volete fare una piccola “escursione” più panoramica consigliamo di prendere il battello della linea CGN soprattutto perchè la vista del castello dal lago è impareggiabile!
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